Riflettiamo con Guccini e De Gregori affinché questa sia realmente la nostra Buona Pasqua!!!

VENERDI’ SANTO di F. Guccini

Titian Risen ChristVenerdì Santo, prima di sera, c’era l’odore di primavera; 
Venerdì Santo, le chiese aperte mostrano in viola che Cristo è morto; 
Venerdì Santo, piene d’incenso sono le vecchie strade del centro 
o forse è polvere che in primavera sembra bruciare come la cera. 

Venerdì Santo, stanchi di gente, siamo in un buio fatto di niente 
Venerdì Santo, anche l’amore sembra languore di penitenza 
Venerdì Santo, muore il Signore, tu muori amore fra le mie braccia, 
poi viene sera resta soltanto dolce un ricordo: Venerdì Santo… 

Venerdì Santo, prima di sera, c’era l’odore di primavera; 
Venerdì Santo, le chiese aperte mostrano in viola che Cristo è morto; 
Venerdì Santo, piene d’incenso sono le vecchie strade del centro 
o forse è polvere che in primavera sembra bruciare come la cera. 

Venerdì Santo, stanchi di gente, siamo in un buio fatto di niente 
Venerdì Santo, anche l’amore sembra languore di penitenza 
Venerdì Santo, muore il Signore, tu muori amore fra le mie braccia, 
poi viene sera resta soltanto dolce un ricordo: Venerdì Santo…

L’AGNELLO DI DIO di F. De Gregori

Ecco l’agnello di Dio
che toglie peccati del mondo.
Disse la ragazza slava
venuta allo sprofondo.
Disse la ragazza africana sul raccordo anulare.
Ecco l’agnello di Dio
che viene a pascolare.
E scende dall’automobile
per contrattare.
Ecco l’agnello di Dio
all’uscita dalla scuola.
Ha gli occhi come due monete,
il sorriso come una tagliola.
Ti dice che cosa ti costa,
ti dice che cosa ti piace.
Prima ancora della tua risposta ti dà un segno di pace.
E intanto due poliziotti
fanno finta di non vedere.
Oh, aiutami a fare come si può,
prenditi tutto quello che ho.
Insegnami le cose che ancora non so, non so.
E dimmi quanto maschere avrai
e quanto maschere avrò.

Ecco l’agnello di Dio
vestito da soldato,
con le gambe fracassate,
con il naso insaguinato.
Si nasconde dentro la terra,
tra le mani ha la testa di un uomo.
Ecco l’agnello di Dio
venuto a chiedere perdono.
Si ferma ad annusare il vento
ma nel vento sente odore di piombo.
Percosso e benedetto
ai piedi di una montagna.
Chiuso dentro una prigione,
braccato per la campagna.
Nascosto dentro a un treno,
legato sopra un altare.
Ecco l’agnello che nessuno lo può salvare.
Perduto nel deserto,
che nessuno lo può trovare.
Ecco l’agnello di Dio senza un posto dove stare.
Ecco l’agnello di Dio senza un posto dove stare.
Oh, aiutami a stare dove si può
e prenditi tutto quello che ho.
Insegnami le cose che ancora non so, non so.
E dimmi quanto maschere avrai,
regalami i trucchi che fai,
insegnami ad andare dovunque sarai, sarò.
E dimmi quanto maschere avrò.
Se mi riconoscerai,
dovunque sarò,
sarai.

*Testi liberamente tratti da: http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_francesco_guccini_1655/testo_canzone_venerdi_santo_42545.html

http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_francesco_de_gregori_125/testo_canzone_lagnello_di_dio_7256.html

*FOTO QUADRO DI TIZIANO ” IL CRISTO RISORTO” liberamente postata dalla redazione del blog e tratta da: http://storiedellarte.com/2013/09/the-burlington-magazine-il-nuovo-cristo-risorto-di-tiziano.html

Riflettiamo con Guccini e De Gregori affinché questa sia realmente la nostra Buona Pasqua!!!ultima modifica: 2015-04-03T15:20:44+02:00da zairo-ferrante
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