Riflessioni su “I MESTIERI IMMATERIALI DI SEBASTIANO DELGADO”

Riflessioni su “I MESTIERI IMMATERIALI DI SEBASTIANO DELGADO”

un libro di  Dario Franceschini ( ed. Bompiani 2013 )

articolo di Zairo Ferrante

contentCi sembra di possedere tutto, oggi, in questa società dell’apparire. In questa invenzione del mercato e delle sue leggi.

Una realtà fatta di oggetti, di poteri più o meno forti e di ricchezze che spasmodicamente desideriamo.

Fini ultimi del nostro necessitare, che spesso governano le nostre azioni, i nostri comportamenti e le nostre relazioni.

Tutti vogliamo un qualcosa di materiale e di “concreto” che ci possa davvero far sentire realizzati, in pace con noi stessi e con il mondo intero.

I più sfortunati desiderano la ricchezza, i fortunati bramano la gloria, ma in fondo tutti aneliamo un qualcosa che possa, in un certo senso, affermare la nostra supremazia sugli altri.

Ma una sera, nella penombra della tua stanza, da solo, ti sdrai sul letto, afferri tra le mani “I mestieri immateriali di Sebastiano Delgado”, cominci a leggerlo e tutto inizia ad assumere nuove sfumature.

Un breve romanzo carico di poesia che ti accompagna per mano nei meandri della tua anima.

Pagina dopo pagina scopri che in fondo il buon Sebastiano non ha poi tutti i torti, anche tu hai bisogno di silenti, lettori e dormitrici.

E mentre continui a leggere, con la mente salda e incollata sulle parole, l’inconscio, ovviamente a tua insaputa, inizia a vagare da solo nei labirinti del cuore, alla ricerca delle tue personali e necessarie immaterialità.

Chiudi il libro, spegni la luce e appoggi la testa sul cuscino, gli occhi restano ben aperti, ascolti il sangue scorrere nelle arterie, ti giri, ti rigiri e finalmente, dopo vari, faticosi e vani tentativi di addormentamento, decidi di porti la domanda delle domande: ” ma io di quale mestiere immateriale avrei bisogno?”.

A questo punto mentire a se stessi diventa impossibile, inevitabilmente sei costretto a darti una risposta, potrai rimanerne deluso o soddisfatto, ma quest’ultimo aspetto ha davvero poca importanza.

Quello che conta è che ti sarai reso conto che forse, fino al quel momento, avevi desiderato il falso, l’inutile e il superfluo.

Questo è il vero dono che ci proviene da Delgado.

Un libro al tempo stesso serio e divertente, dolce e amaro, amorevole e spietato.

Un’intuizione, a tratti geniale, che ti costringe inevitabilmente a guardare da vicino  la tua anima.

 

Zairo Ferrante ( http://zairoferrante.xoom.it/ )

LIBRO AL link:http://www.sebastianodelgado.com/

Riflessioni su “I MESTIERI IMMATERIALI DI SEBASTIANO DELGADO”ultima modifica: 2015-05-18T09:47:35+02:00da zairo-ferrante
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento