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L’UOMO GLACIALE …. testo di Fausta Dumano!!! Parte II

download (1)L’ UOMO GLACIALE ….Carla apre facebook , un tuffo al cuore, lui, proprio lui le ha chiesto l’ amicizia ,migliaia di ricordi si scatenano nel suo dentro , per anni è corsa all’ altro capo della città per ascoltare le sue conferenze culturali .per anni da bambina a casa della nonna lo immaginava come il ragazzo che squadernava i libri , lo sentiva sempre parlare di un libro .Crescendo lo aveva sempre inseguito , ma sentiva la fragilità di un dialogo, più masticava libri , più non si sentiva all’ altezza , ma adesso il passo l’ aveva fatto lui….e così  Carla nell’ accettare amicizia le aveva raccontato tutto…Lui ”mi dispiace deludere le tue attese…Non ricordo nulla della tua presenza alle mie conversazioni , non saperi come identificarti(ALZHEIMERincipiente???)Sono inciampato nel tuo nome semplicemente seguendo il suggerimento che ogni tanto compare,vi ho dato seguito seguito dal richiamo dell’ omonimia  CARLO CARLA e incuriosito dall’ immagine del profilo.Ma ora che mi hai raccontato della famiglia di tua nonna, che certamente negli anni passati ha avuto rapporti con mio padre, la casualità del mio gesto sembra acquisire a posteriori  i tratti di una scelta destinata ”LEI ”Nella  mia vita nulla succede per caso ,sei l’ uomo che squaderna i libri , la biblioteca della mia nonna mi è arrivata in eredità, ci sono tutte le tue note, i tuoi appunti, hai condizionato per anni le mie letture, portandomi a riflettere su cosa sottolineavi ”LUI”L’uomo che squaderna i libri e non se lo ricorda,perché affetto da ALZHEIMER ha un senso nella realtà superiore a qualsiasi fantasia Un saluto da mister Glaciale ,che con queste temperature è proprio quello che ci vuole .A domani per l’ incontro nella piazza reale , dopo una meticolosa ricerca nella rete e negli album familiari l’ unica tua immagine è con le treccine e i calzettoni , nonostante l’ alzheimer non  corro il rischio di perdermi nella piazza del piccolo paese.Piuttosto c’è un altro mistero che mi inquieta  nel mondo virtuale ,ogni volta che provo a mandarti un sms , sul mio cellulare  compare una strana icona  che dice ”impossibile inviare e ricevere messaggi , controllare il serverposta . Questo mi accade solo con te, quasi che il tuo numero fosse protetto o colpito da un sortilegio. Premetto che sono spinozianamente alieno da ogni  forma di superstizione , mi spieghi l’ arcano di questa singolare coincidenza ??e poi nel sogno nell’ attesa una formula chimica  con una scritta ”ritrovarsi come dietro l’ angolo dopo 20 anni …diventerai la donna che  squaderna i libri ???

*Scritto ricevuto direttamente dall’Autrice tramite e-mail.

**Immagine postata dalla Redazione e liberamente tratta da: https://it.wikipedia.org/wiki/Cascata_di_ghiaccio

 

Di ritorno dall’estate i versi di Carlos Sanchez

Quando Lei ritorna

di

Carlos Sanchez

31 Segantini - ritorno dal bosco (1)E si lascia possedere 
col suo grande amore.
All’improvviso si lascia.
Nella casa tutto è uguale 
la polvere nel suolo si accumula 
la chiave pende dalla porta.
Se può entrare, si può uscire 
ma Lei decide di rimanere 
si posa sulle mie spalle 
e mi accarezza le labbra 
mi spettina con le sue mani 
gioca con la cagna addormentata 
balla al ritmo della mia musica 
fumiamo la stessa sigaretta 
insieme aspiriamo la stessa aria.
Lei sta qui nuovamente 
e si lascia teneramente possedere.
La vita è tornata.

Di “L’effimera dolcezza di vivere” 
Editore Búho, Santo Domingo, 1997

Cuando Ella regresa

Y se deja poseer
con su gran amor.
Al improviso se deja.
En la casa todo está igual
el polvo en el piso se acumula
la llave cuelga de la puerta.
Se puede entrar, se puede salir
pero Ella decide quedarse
se posa sobre mis hombros
y me acaricia los labios
me despeina con sus manos
juega con la perra dormida
baila al compás de mi música
fumamos el mismo cigarrillo
juntos aspiramos el mismo aire.
Ella está aquí nuevamente
y se deja tiernamente poseer.
La vida ha vuelto.

De “La efímera dulzura de vivir” 
Editora Búho, SantoDomingo, 1997

*Versi ricevuti direttamente dall’autore tramite social network

**Immagine postata dalla redazione e liberamente tratta da: http://www.frammentiarte.it/dall’Impressionismo/Segantini%20opere/31%20ritorno%20dal%20bosco.htm Ritorno dal bosco o L’inverno a Savognino è un dipinto autografo di Giovanni Segantini realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1890, misura 64,5 x 95,5 cm. ed è custodito da un proprietario privato a San Gallo (notizia del 1970, circa).

Ago 12, 2015 - Senza categoria    No Comments

Ci vediamo a Settembre… dopo un Agosto “presso un rovente muro d’orto” in compagnia di Eugenio Montale

timthumbMeriggiare pallido e assorto

presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe dei suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

*Foto di Montale postata dalla redazione e liberamente tratta da: http://www.fareletteratura.it/2014/02/10/video-intervista-a-eugenio-montale/

Carlos Sanchez il Poeta della semplicità: “Continuerò a cantare” – l’ultimo suo libro – recensione di Z. Ferrante

11350528_10204256279942429_7896820520720753055_nHo avuto il piacere di riceverlo in dono l’ultimo libro di Carlos Sanchez, con all’interno una piccola dedica: “Caro Zairo: tra colline, montagne e boschi, sempre la stessa passione. Un abbraccio”.

Leggendolo immediatamente mi sono accorto che Carlos aveva ragione, nei suoi versi, nelle sue parole e nelle sue pagine c’è sempre la stessa passione.

La passione di un grande Poeta che, con cuore di bambino, ancora si sforza di cercare l’introvabile e di frugare nella sua anima che, come per miracolo, pagina dopo pagina, diventa l’Anima di tutti, l’Anima del mondo.

Diviene la lente d’ingrandimento con la quale il lettore può guardarsi dentro.

E di colpo, magicamente, chi legge scopre la felicità e si rende conto che l’aveva avuta sempre lì, a portata mano, solo che non riusciva a vederla.

Con “continuerò a cantare” Sanchez ci insegna dove si nasconde quella felicità, alza il suo braccio, distende il suo secondo dito e ci indica la strada da percorrere; sorridendo ci dice: “andate e cercate tra la semplicità”, mentre lui, abile Maestro, semplicemente continua a cantare e ad incantare.

Zairo Ferrante

La Ballerina ( Tratta da “Continuerò a cantare” di Carlos Sanchez – Lìbrati edizione 2015-)

Ho scelto

con tutto il pudore del vocabolo

questo posto desolato

dove vivo

abbaiano i cani

crescono gli orti

e gli uomini camminano.

Non ci sono luci che accecano

né grandi vanità

girando per le strade 

si vive ridotti

stretti

quasi senza parole.

Si sa che più in là

c’è il mondo

che ancora ricordo 

nel suo terribile sgomento.

Non si sta male qui

l’aria è buona

e ogni tanto

entra nella casa

la poesia

dalla finestra aperta

una ballerina russa

in punta di piedi.

Il libro lo trovate su: http://www.ibs.it/ebook/S%C3%A1nchez-Carlos/Continuer%C3%B2-a-cantare/9788866455288.html

 

 

Il dinanimismo vi regala Nicole Stella

Il sonno della ragione

gx8_2300-copia1IL SONNO DELLA RAGIONE.

SORDITÀ.

 La pioggia muove i fianchi

Dell’aurora.

I fianchi generosi della terra,

che sovrastano i campi

della follia.

FOLLIA.

 IL SONNO DELLA RAGIONE.

 

Amor Aeternus

Sconveniente, 

misto all’odio,

dirompente, 

e insensibilmente dolce.

La ricchezza e il potere si dissolveranno.

Le parole e le idee si dissolveranno

(così come pronunciate dalla mia mano

finalmente ancora ispirata),

ma l’amore è tra le cose che sono immortali

e che superano quella fragile materia

che noi siamo.

(Liberamente ispirata ad una poesia di Percy Bysshe Shelley) 

 

Il cielo sopra di noi

Il cielo sopra di noi

Era urlante di pioggia

Scrosciava di gelo

E annaspava 

Negli oscuri raggi della notte

(insonne).

Non chiedeva di comprendere

Le sue poesie improvvise

Né di attingere 

Evocazioni dal futuro. 

Evocazioni dal passato

Lo serravano nella morsa

Di un doloroso abbandono

Sentito nel gelo di un abbraccio

Stanco. 

Nel cupo cammino di chi 

Si arrende. 

E tornava a piangere in un talamo

Scolpito nella pietra

E scolpito nel vento. 

 

Non ho mai scritto così tanto. 

NICOLE STELLA (nata a Verbania il 25 Novembre 1991)

Fin da piccola si dedica alla musica, in particolare al pianoforte e al canto. Ancora adolescente inizia a scrivere canzoni, poesie e racconti. 

Nel 2013, dopo aver conseguito la Laurea in “Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali” presso l’Università degli Studi di Pavia, si trasferisce a Londra. Qui Nicole concilia la propria carriera musicale alla gestione di un blog di poesia, arte e musica (www.nicolestella.com). 

*VERSI E BIOGRAFIA RICEVUTI DIRETTAMENTE DA Nicole Stella TRAMITE E-MAIL

**Foto di Nicole Stella ( copyright Giorgia Carena ) liberamente postata dalla redazione e tratta da: http://nicolestella.com/

Nuovi sonetti di Giancarlo Fattori… e il suo nuovo blog “Scenari Passivi”

cropped-solitudeSONETTO N° 6
 

Apriti un varco al canto stralunato

dello sciamano ai bordi del deserto,

dipingi il labbro di bruma e di sconforto,

lucida specchi di un buio strascicato.

 

Le strade in fiamme, contorte di lamiere,

i vetri rotti, i corpi abbandonati

tra le lenzuola come tra le bufere,

 

le prospettive di cieli rossi e prati:

l’aurora che dipinge le brughiere

nell’assentarsi di occhi già arrossati.

 

©giancarlo fattori 2014

 

SONETTO N° 7

S’è ormai consunta, senza una fioritura,

questa mia nube nel grigio cielo estinto,

questo dolore che ha chiuso in un recinto

la sacra semina, la sacra trebbiatura.

 

E giace freddo, nel buio, il carbone,

cenere il fuoco, il cuore una fucina

dove si forgiano silenzio e afflizione:

 

e se mi stendo la notte mi destina,

forse per vizio, per noia, per visione,

 

una narcosi amara come una tossina.

 

giancarlo fattori ©2014

*NUOVO BLOG DELL’AUTORE: http://scenaripassivi.blogspot.it/

Anche gli Angeli ascoltano… ( piccolo omaggio a Rilke ).

L’UMILTA’
 
 di Zairo Ferrante
(Inedito)
 
225px-GabrieleAngelo bianco che vesti
 
gli abiti degli umili.
 
E – coll’ali fulminee
 
color di nebbia
 
e lacrime neve
 
di brina, celanti
 
diamanti eptagonali –
 
spargi per il mondo
 
il tuo splendore.
 
 
 
Io ti prego.
 
 
 
Dona a me le briciole
 
della tua candida Umiltà.
 
 
 
Fa che la mia bocca non si riempia d’oro e alloro
 
quando celebra il mio percorso.
 
 
 
Donami la semplicità
 
nel narrare la mia vita.
 
 
 
E che mai possa io parlar
 
con ghigno spavaldo
 
all’uomo mio compagno.
 
 
 
Questo io ti chiedo.
 
 
 
E con queste poche
 
e semplici parole,
 
secche come rami
 
ma di nuove rose,
 
mi nascondo, tacito
 
e furtivo, nell’ infinita
 
ed umil Tua Bontà.
**Foto quadro: Arcangelo Gabriele. Josè Camaròn Bononat. Sec XVIII, liberamente tratta da http://it.m.wikipedia.org/wiki/Arcangelo_Gabriele

 

Giu 21, 2014 - Senza categoria    No Comments

L’arte dell’evitare per salvarsi… di Girolamo Melis

download1 Èvita chi ti dà la precedenza.

2 Èvita chi non ti dà la precedenza.

3 Èvita chi pretende la precedenza.

4 Èvita chi rinuncia alla precedenza.

5 Èvita chi ha diritto di precedenza.

6 Èvita chi non ha visto il cartello del “dare la precedenza”, ti ha danneggiato, ti urla che “non l’ha mica fatto apposta!!!”, tu lo mandi a fanculo, lui s’incazza e ti contro-urla che “ti ha chiesto scusa!!!”.

7 Èvita l’Umanità

Girolamo Melis

*Tratto da: http://www.girolamomelis.it/2014/06/anche-oggi-se-ti-e-possibile-evita.html

Il dinanimismo segnala: Costantino Kavafis, Il sole del pomeriggio, traduzione di Tino Sangiglio e Paolo Ruffilli, Introduzione di Paolo Ruffilli, Biblioteca dei Leoni-LCE Edizioni

725562122014Kavafis_xISBNCostantino Kavafis, Il sole del pomeriggio, traduzione di Tino Sangiglio e Paolo Ruffilli, Introduzione di Paolo Ruffilli, Biblioteca dei Leoni-LCE Edizioni, € 12

Costantino Kavafis si è ispirato al mondo ellenistico pagano che ad Alessandria, sua città natale e in quegli anni ombelico del mondo, celebrava gli ultimi fasti. I motivi ricorrenti della sua poesia sono: l’amore (vissuto tra sensualità violenta e accorata nostalgia), l’inafferrabilità della bellezza (specchio del desiderio che non si placa), la storia (vista come terreno di scontro tra l’uomo e la sorte).

Per acquistare il libro: http://www.lceedizioni.com/Prodotti/Vedi/22/Il_sole_del_pomeriggio

Gen 31, 2014 - Senza categoria    No Comments

Leggere in poesia con Carlos Sanchez…

Le mie letture

di

Carlos Sanchez

untitledL’unico confine che riconosco

di lì parte le barche

dell’infinito viaggio.

Compagne leali

di cosmica umanità

alimentano i miei dubbi

e la mia resurrezione.

A volte parole, solo parole

sangue secca e reseca

altre volte mistero

alimento primordiale.

Le mie letture, le mie ancore

i miei porti liberati

l’unico reale superamento

della mia dura materia.

 

Di “L’effimera dolcezza di vivere”

Búho, Santo Domingo, 1997

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network.

**Foto quadro del 1656, di Nicolaes Maes (1634-1693), postato dalla redazione del blog e liberamente tratto da: http://www.scrivolo.it/category/pinax/page/2/

 

Mis lecturas

 

El único confín que reconozco

de allí parte los barcos

del infinito viaje.

Compañeras leales

de cósmica humanidad

alimentan mis dudas

y mi resurrección.

A veces palabras, sólo palabras

sangre seca y reseca

otras veces misterio

alimento primordial.

Mis lecturas, mis anclas

mis puertos liberados

la única real superación

de mi dura materia.

 

De “La efímera dulzura de vivir”

Búho, Santo Domingo, 1997

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