Apr 2, 2011 - AZIONI DINANIMISTE    1 Comment

QUANDO LA CULTURA E’ DIETRO L’ANGOLO E NOI NON LA VEDIAMO.

Peter_Russell_17.jpgE’ da qualche giorno che in rete circola una lettera della Scrittrice ed amica del Dinanimismo Giovanna Mulas. Lo scritto, molto lungo e ben dettaglaito, descrive perfettamente una condizione purtroppo comune a molti Scrittori ed Artisti che, in assoluta dignità, hanno deciso di fare della propria Arte ( come è giusto che sia) il proprio mestiere.

Nella fattispecie, leggendo la lettera aperta, si scopre che la Scrittrice, pluripremiata a livello Internazionale e candidata – udite udite – addirittura al Nobel, non è mai riuscita ad organizzare un evento – ovviamente culturale – nel piccolo Comune dove vive, con Suo marito (Poeta Argentino) ed i suoi quattro figli, da ormai diversi anni. Eppure, chi segue questo blog, è ben a conoscenza di quanto la nostra Scrittrice abbia dato, all’Italia ed all’Italia nel Mondo, in termini di cultura, arte ed umana solidarietà. 

Prendo nuovamente atto, con enorme rammarico, che i precedenti errori, compiuti nei confronti di Artisti poi diventati un orgoglio per il nostro Paese ( vedere Alda Merini), a nulla son serviti se non ad indignarci per qualche secondo.

Potrei farvi i nomi di centinai e centinai di Poeti, Scrittori ed Artisti che – vissuti nell’indifferenza più totale da parte delle istituzioni – sono stati poi osannati – dalle stesse -con corone d’alloro ed in nome della cultura, il giorno successivo alla loro morte.

Beh, nulla in contrario! E’ ovvio. Se non stessimo parlando di ipocrisia allo stato puro.

Insomma, perchè omaggiare un Artista quando ormai non si può più beneficiare della sua viva Arte e della sua Presenza?

Perché riconoscere un talento solo quando viene a mancare e, per di più, quando fino al giorno prima lo si snobbava?

Non è forse questo il seme, la pianta ed il frutto di quella che, comunemente, chiamiamo ipocrisia?

Non è forse più semplice, dignitoso, economico ed umano rendersi conto che la cultura è spesso dietro l’angolo e le Istituzioni – forse anche con la nostra complicità – quotidianamente  la lasciano in disparte?

Zairo Ferrante                                                                                                                                                         

LETTERA APERTA DELLA SCRITTRICE GIOVANNA MULAS

 

Ne parlavo proprio ieri con un’amica giornalista, per un pezzo che riporterò anche su queste mie pagine durante i prossimi giorni.

-…e a Lanusei come vivi?-, mi ha domandato Ilaria

-Tante persone col cuore puro, veri sardi. E questo fa un paese-

-Si ma…come vivi?-

 

È dal 2005 che vivo in Lanusei con mio marito e i miei quattro figli. La gente è semplice e cordiale quanto basta (potrei dire il contrario della mia gente?), dedita in linea di massima ad agricoltura e pastorizia, pettegolezzi da paese, vicoli stretti e strade da rifare. Per le vie, vecchie da rosario, odore di minestrina calda. Il mare sardo, con le sue rocce rosse, lo vedo dalla finestra della mia cucina. Pochi veri amici, gli stessi sacrifici di troppe famiglie in questa Italia che piange a sangue la bardatura a festa e gl’ interessi puntuali dei malati di ‘cholulismo’, come chiama mio marito lo smaniare di qualcuno per apparire ‘in foto con’ o ‘amico di’.

Disturbi fisiologici nel mio mestiere, un pò come il mal di stomaco legato all’influenza di stagione: ci si abitua col passare del tempo.

Spesso ripenso a Peter Russell, un caro amico scomparso per il quale, a lungo, mi sono battuta con amici giornalisti al fine di fargli ottenere la cittadinanza italiana e relativi favoritismi socio-economici che tale condizione comporta o dovrebbe comportare.

Grande poeta inglese di nascita ma, in realtà e come tutti i grandi, di appartenenza del mondo, pluripremiato, più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura. 

Ci penso anche quando leggo della giovane Fondazione a lui dedicata in Pian di Scò, luogo che l’ha visto attraversare i suoi ultimi anni in disperazione, miseria e quasi cecità, nell’indifferenza generale.

Penso a quante cose potrebbero realizzarsi grazie ad una cultura della cultura e a chi vive per la cultura in dignità e purezza, a quanto si può crescere e far crescere grazie alla e nella cultura, quanto si può diventare ciò per cui si è chiamati al mondo: uomini. Perché uomini si diventa, non si nasce.” …continua sulla pagina ufficiale della Scrittrice: http://www.facebook.com/#!/notes/dialogo-con-giovanna-mulas/comune-di-lanusei-e-lomertosa-coltura-della-non-cultura-giovanna-mulas/10150155458793521

**Foto del Poeta Peter Russel che la Redazione ha liberamente tratto da:  http://www.peterrussell.info/ilpoeta_home.htm

QUANDO LA CULTURA E’ DIETRO L’ANGOLO E NOI NON LA VEDIAMO.ultima modifica: 2011-04-02T12:36:00+02:00da zairo-ferrante
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1 Commento

  • In punta di piedi da piccolo appassionato di teatro e basta…,rifletto sull’articolo di c. s. ,che per certi versi condivido ,poichè la libertà di stampa di opinione ,sociale ,di divulgazione ,di presenza di scrittori di vaglio, non dovrebbe costare molto , in un Paese dalle innumerevoli e stupende tradizioni in ogni senso…, ‘mortificata’-Il Governo stesso dovrebbe dar lo spazio ,il giusto peso, perchè in ogni Istituzione scolastica di ogni ordine e grado,possa esserci la stupenda presenza delle ‘grandi firme’ ,senza giocare con promesse mai mantenute o peggio, senza che il grande scrittore ” elemosini” la sua bel presenza. La Giovannella ,che merita tantissimo ,lo dice il mondo ‘vivo’,necessita lo spazio che merita…senza dover ,se è il caso, portarsi overseas. Il nostro Patrimonio,non solo letterario, dev’esser ben tutelato e difeso con disposizioni legislative nuove, elastiche ben misurate per soddisfare le molteplice esigenze generali di Gente felicissima e ben disposta a condividere critiche costruttive e confronti duraturi nell’arco dell’anno ed in città diverse. Ci auguriamo che i nostri suggerimenti,possono toccar un tantino l’attenzione di chi ‘dovrebbe ben guidare’,dinamiche operative quoli-quantitative,rivolte fortemente alla : Cultura, Arte e Spettacolo per la crescita vera e lo sviluppo sociale,soprattutto dei giovani…-Roberto da Messina-

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