LETTERA PERSONALE DI ZAIRO FERRANTE

 

LETTERA PERSONALE AI FALSI RE-CENSORI

DI ZAIRO FERRANTE

MARGHERITA HACK 004[1].jpgMai e poi mai avrei pensato di dover scrivere queste parole, però purtroppo la buona fede , l’impegno ed i fatti, spesso non bastano ad azzittire i detrattori.

Spesso in questi mesi sono arrivate censure, accuse e critiche di ogni genere, ovviamente se le parole sono mirate a criticare la mia produzione artistica o i miei scritti le accetto volentieri e cerco di farne tesoro.

Cosa diversa è quando le critiche sono attacchi personali volti a manipolare ed in qualche modo a screditare quello che viene fatto con passione, amore ed impegno.

Ancora peggio è il cercare di “azzittire” il lavoro di una persona o di un gruppo di persone semplicemente perchè questi soggetti dicono il vero risultando così, come molte verità, scomodi.

Ma la cosa più orripilante è che questi attacchi vengono portati non sul piano artistico, ma sul piano politico, si è partiti dal dire che con i miei versi facevo politica (e questa è una cosa ancora accettabile ed in un certo senso gratificante ma comunque falsa ) fino ad arrivare a collocarmi tra le frange di estrema destra perchè vicino all’avanguardia letteraria artistica futurista.

A parte sorridere di questo luogo comune ormai rivisitato anche a livello storico, sento il dovere di riprecisare per l’ennesima volta un paio di cose, con la viva speranza che sia davvero l’ultima.

Io scrivo versi, espongo idee e pubblico notizie, non seguendo uno schema politico (rosso o nero per intenderci), ma secondo un criterio soggettivo di giusto o sbagliato.

Insomma dico e difendo quello che ritengo giusto e critico quello che ritengo sbagliato, indipendentemente dal colore politico.

Collaboro con persone non in base alla tessera che portano nel portafoglio, ma in base a quello che dicono e fanno.

Io ed, ovviamente, il mio lavoro accettiamo qualunque idea che venga manifestata nel rispetto degli altri, sempre secondo il sopracitato criterio di giusto o sbagliato.

Io, i miei collaboratori ed i miei amici facciamo, perlomeno in questa sede, arte e non ci sogniamo minimamente di mischiare una cosa tanto nobile con una tanto lurida (purtroppo è così che ultimamente è diventata), come la politica.

Però, credo anche che al di fuori di questo ambito ognuno è libero di manifestare la propria idea socio-politica, senza per questo essere emarginato o screditato sul piano artistico e credo, soprattutto, che questo debba valere anche per tutti gli illustrissimi critici che dicono di fare arte, ma che poi si ritrovano ad attaccare il colore politico!!!

Insomma mi sono letteralmente rotto “la scatola” (ed ho usato il singolare volutamente, così potete tranquillamente scegliere voi tra la destra ed la sinistra) di questi mezzucci da quattro soldi, usati per attaccare chi esprime liberamente la propria idea, tra l’altro, artistica e non politica.

Ripeto, io sono libero, giudico da uomo libero e classifico in tutta libertà le idee come giuste e sbagliate, quindi con me possono lavorare, collaborare (ovviamente sul piano artistico) e pranzare sia rossi che neri, sia milanisti che interisti, sia gialli che bianchi, senza che le loro personali idee sociali e politiche (purchè legali e rispettose dell’uomo e della società) influiscano sul nostro rapporto.

Ora per chiudere in bellezza, vi chiedo: ma secondo voi Graziano Cecchini, futurista del terzo millennio, nel suo blitz al 1°Maggio ha chiesto la tessera di un partito ai giovani presenti?

Ed inoltre, per semplificare il lavoro ai miei carissimi re-censori, in modo da evitare loro falsi voli pindarici, di seguito aggiungo un paio di informazioni su di me con la speranza che, una volta per tutte, capiscano che ogni cosa ha un suo tempo ed una sua sede e che nella vita bisogna anche arrendersi all’evidenza, se non per amore della società quanto meno per amor proprio.


Zairo Ferrante oltre ad essere: scrittore, poeta, ideatore del dinanimismo (movimento poetico artistico), simpatizzante/collaboratore del movimento (sempre artistico) futurista, studente di medicina e grande tifoso interista; è anche un ragazzo con una propria idea politica che ha sempre manifestato (ovviamente nelle sedi e nei luoghi opportuni) senza, per questo, perdere le proprie capacità critiche e la propria dignità.

A conferma di quanto detto viene di seguito riportato un pezzo di qualche anno fa, tratto dal sito ufficiale del pdci (sezione fgci) di cui lo stesso Ferrante era membro effettivo, sia  del direttivo cittadino che provinciale, della sezione di Ferrara:

MARGHERITA HACK INAUGURA LA MOSTRA SU CHE GUEVARA

(ndr. vedere foto)

La Federazione Giovanile Comunisti Italiani ha inaugurato la mostra “Il Che per immagini e parole. Rassegna su Ernesto Che Guevara” presso la sede del PdCI di Via del Turco 22/A a Ferrara. L’esposizione, che resterà aperta fino al 30 aprile prossimo (visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18), è stata illustrata da Francesca Ricci, Ferrante Zairo, Massimiliano Marzola, i quali hanno a più riprese richiamato il valore dell’impegno civile e morale di Che Guevara nella lotta contro le ingiustizie e le prevaricazioni, evidenziando al contempo l’attualità della tenacia per la difesa e la liberazione dei popoli oppressi.
Ospite d’onore del pomeriggio è stata Margherita Hack, candidata alla Camera dei Deputati per il Partito dei Comunisti Italiani, la quale ha approfittato dell’occasione per richiamare lo stato di sofferenza nel quale versa la ricerca in Italia, con una marginalità ed un precariato che aggravano una situazione, profondamente indebolita dal governo dal governo degli ultimi cinque anni. “E’ necessario – ha concluso la Hack – dare nuovo impulso alla ricerca scientifica, per far ripartire il nostro Paese, per essere competitivi, per ridare fiducia nel futuro ai nostri giovani”.


TRATTO DA: http://www.pdci-ibarruri.it/fgci1.htm

LETTERA PERSONALE DI ZAIRO FERRANTEultima modifica: 2010-05-01T19:42:00+02:00da zairo-ferrante
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