IL SENSO DEL CAMMINO Di Rosanna Affronte ( Tutti i diritti riservati )
E mentre cala l’ombra avida di sole aleggia nell’attesa il senso del cammino, stanca la bianca luna ondeggia sulla neve scavando rughe nel vento, altalenanti tormenti ingarbugliati nella rete, la pioggia non tintinna più si sbriciolano i dettagli, si leva frammentata la speranza chiudono lentamente gli orizzonti e alla luce di una fievole lanterna mi adagio sugli affanni degli anni.
Raccolgo essenze di ogni granello e poi vagabondo negli abissi porto memorie negli occhi della luna e la malinconia nel profumo di una rosa appassita, solchi ineluttabili nei giorni di risacca velano i versi del tramonto e dentro l’anima si annida la foschia. Io che di quei vuoti nutro la speranza Io che nell’invisibile mi adagio Io che al disincanto mi disseto Io che nel buio della notte scavalco confini di un paese oltre lì, dove un mondo lontano tace e nulla sente.
E’ con immenso piacere che nella sezione ” Collaboratori e Sostenitori del Dinanimismo” pubblichiamo ( pienamente in linea con il movimento dinanimista e per la prima volta ) due Poesie della scrittrice messinese Rosanna Affronte.
Riecheggia in lontananza il pianto di una madre, tempeste di ghiaccio strattonano la mente nella memoria di un brivido, orme di pietre frantumate tra le righe di un bianco foglio, ho perso ormai la rotta di deserti abissali e navigo sulle onde di una stella, aride terre inghiottite da un vortice di nuove visioni. Oggi sorride il mio pezzo di cielo e canto anche nelle notti senza luna veleggiando per strade innevate.
Andrò lontano a ricamare foglie ingiallite a dipingere i sospiri del mare e leggerò poesie al mondo ascolterò sermoni di un saggio viandante mi siederò all’ombra di un albero secolare e dormirò sulle ali di una farfalla, e a te che nelle mie tenebre il cuore affondavi ti giunga oggi questo mio splendido sole.
Se… la poesia si stanca di andare nei sotterfugi dell’amore ed esce alla strada per comprovare che l’amore non è personale non è unidirezionale e meno ancora eterno in questa assoluta mancanza di eternità che ci circonda. Se la poesia si prende un caffé seduta col suo complice col suo intermediario se comprova che nella finitezza della sua esistenza in copia sarà una vedova di carta e non avrà più alito solo cantori sconosciuti che continueranno il suo mestiere. Se smetterà di essere l’alimento primordiale gli occhi di una mente-cuore la ragione di tanto dubbio la felicità di tanto dolore. Se la poesia si stanca e va.
Cierto que puede suceder
Si la poesía se cansa de andar en los subterfugios del amor y sale a la calle para comprobar que el amor no es personal no es unidireccional y menos aún eterno en esta absoluta falta de eternidad que nos rodea. Si la poesía se toma un café sentado con su cómplice con su intermediario si comprueba que en la finitud de su existencia en pareja será una viuda de papel y no tendrá más aliento sólo cantores desconocidos que continuaran su oficio. Si dejará de ser el alimento primordial los ojos de una mente-corazón la razón de tanta duda la felicidad de tanto dolor. Si la poesía se cansa y va.Visualizza altro
*Tratta da GUERRA E PACE di Carlos Sanchez e ricevuta dallo stesso autore tramite social-network.
ma di seguito puoi scoprire qualcosa in più su di Lei…
Curriculum
Dizione e recitazione a Vicenza con Renato Stanisci.
Seminari, laboratori, teatro amatoriale a Vicenza e Torino.
Lavori realizzati
Conduzione radiofonica per dieci anni – quattro ore in diretta – cinque giorni la settimana. Redazione e lettura notiziari, rubriche, programmi con ospiti, realizzazione spot pubblicitari, intrattenimento.
Collaborazioni
Spot e comunicati radiofonici. Voce narrante in documentari, doppiaggio.
Reading di poesia. Presentazione eventi, figurazioni speciali.
Ho preparato un paio di giornalisti migliorando l’efficacia della loro comunicazione.
*Versi liberamente ispirati da “ Ti scrivo”, brano composto dal Maestro Giovanni Allevi – album: No Concept ( 2005, Ricordi ) – di seguito ascolta brano –
Nacqui un 24 di dicembre del quale conservo poca memoria piansi il necessario mi raccontarono era migliore risparmiare forze non drammatizzare per essere in questo mondo. Faceva caldo appena cominciato l’estate cantavano le cicale. Antonio disegno un poema in quel quaderno adesso giallastro che conservo. Fu un Natale speciale per la casa dei Sánchez eravamo molto lontani da Betlemme molto vicino alla stazione del treno di Villa Pueyrredón a Buenos Aires.
Ningún parecido
Nací un 24 de diciembre del cual guardo poca memoria lloré lo necesario me contaron era mejor ahorrar quizás no dramatizar por estar en este mundo. Hacía calor apenas comenzado el verano cantaban las cigarras. Antonio dibujo un poema en ese cuaderno ahora amarillento que conservo. Fue una Navidad especial para la casa de los Sánchez estábamos muy lejos de Belén muy cerca de la estación del tren de Villa Pueyrredón en Buenos Aires.
*Versi, foto e traduzione ricevuti direttamente dall’Autore tramite Social Network.
Una corda senza nodo un deserto senza sabbia un duplicato una palla da biliardo che batte una carezza senza mano una resurrezione senza morte. Così gli amici nuotano nel mio bicchiere di vino.
Una copa de vino
Una cuerda sin nudo un desierto sin arena un duplicado una bola de billar que golpea una caricia sin mano una resurrección sin muerte. Así los amigos nadan en mi copa de vino.
*Versi ricevuti direttamente dall’autore tramite social network.