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Uno stravagante Carlos Sanchez… inedito!!!

Stravagante
di
Carlos Sanchez

m1d86kcfpHo visto per la strada
una donna anziana
accompagnata dal suo bastone
un albero di mimosa
che stava timidamente fiorendo.
Tuo mi dirai
che c’entra questo
con la crisi
col cattivo governo
con la gente
che si è riempita
di povertà
con la metafora
che guadagnerai il pane
col sudore della tua fronte
con la ricchezza
che è sempre più ricca
con l’idea democratica
di essere prigioniero
di questo sistema putrefatto.
È certo
hai ragione
ma io credo di sentirmi vivo
perché quella mimosa
sta fiorendo.

Inedito, 2014

Extravagante

He visto por el camino
una mujer anciana
acompañada de su bastón
un árbol de aromo
que estaba
tímidamente floreciendo.
Tu me dirás
que tiene que ver esto
con la crisis
con el mal gobierno
con la gente
que se ha llenado
de pobreza
con la metáfora
de que ganarás el pan
con el sudor de tu frente
con la riqueza
que es cada vez más rica
con la idea democrática
de ser prisionero
de este sistema putrefacto.
Es cierto
tienes razón
pero yo creo de sentirme vivo
por que ese aromo
está floreciendo.

Inédito, 2014

**Foto postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.wantedinrome.com/news/2002083/international-womens-day-in-rome.html
Gen 31, 2014 - Senza categoria    No Comments

Leggere in poesia con Carlos Sanchez…

Le mie letture

di

Carlos Sanchez

untitledL’unico confine che riconosco

di lì parte le barche

dell’infinito viaggio.

Compagne leali

di cosmica umanità

alimentano i miei dubbi

e la mia resurrezione.

A volte parole, solo parole

sangue secca e reseca

altre volte mistero

alimento primordiale.

Le mie letture, le mie ancore

i miei porti liberati

l’unico reale superamento

della mia dura materia.

 

Di “L’effimera dolcezza di vivere”

Búho, Santo Domingo, 1997

*Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network.

**Foto quadro del 1656, di Nicolaes Maes (1634-1693), postato dalla redazione del blog e liberamente tratto da: http://www.scrivolo.it/category/pinax/page/2/

 

Mis lecturas

 

El único confín que reconozco

de allí parte los barcos

del infinito viaje.

Compañeras leales

de cósmica humanidad

alimentan mis dudas

y mi resurrección.

A veces palabras, sólo palabras

sangre seca y reseca

otras veces misterio

alimento primordial.

Mis lecturas, mis anclas

mis puertos liberados

la única real superación

de mi dura materia.

 

De “La efímera dulzura de vivir”

Búho, Santo Domingo, 1997

Carlos Sanchez… sguardi sognati!!!

Lo sguardo

di

Carlos Sanchez

GLI_AMANTIHo visto un’illusione che volava

tra le radici di un albero

una luna sommersa

nella profondità di un lago

un paesaggio divorato per la cecità

un bosco di fiori

senza odore né colore

ho visto morire la notte

e rinascere il giorno

la tua forma dissolversi nel vento

la tua fede sospesa

in un’aria vuota

una caravella alla deriva

che non scopriva niente

una musica muta

una parola ferita

le voci del silenzio.

Ho visto senza vedere

tanta intelligenza persa

nelle fauci di un lupo.

Aprii le mie palpebre

e continuai a guardare.

 

La mirada

He visto una ilusión que volaba

entre las raíces de un árbol

una luna sumergida

en la profundidad de un lago

un paisaje devorado por la ceguera

un bosque de flores

sin olor ni color

he visto morir la noche

y renacer el día

tu forma disolverse en el viento

tu fe suspendida

en un aire vacío

una carabela a la deriva

que no descubría nada

una música muda

una palabra herida

las voces del silencio.

He visto sin ver

tanta inteligencia perdida

en las fauces de un lobo.

Abrí mis parpados

y continué a mirar.

*Versi tratti da GUERRA E PACE e ricevuti direttamente da Carlos Sanchez tramite social network

**Foto quadro gli “amanti” di Magritte postato dalla redaione e liberamente tratto da: http://www.tuttomagritte.altervista.org/?page_id=6..&pid=15

 

Nuovi orizzonti di Rosanna Affronte

ORIZZONTI SBIADITI

Di Rosanna Affronte

 

luna_g mareNelle sere di luna piena

ho dipinto le pareti

con i riflessi di un sogno,

ho camminato

per le strade del mondo

con le memorie del cuore,

nelle albe di bruma

ho piantato un seme

per un futuro di pace

poi in una straripante magia

di echi sommessi

ho allietato con le mie preghiere

le gelide notti di un invisibile.

Percorsi di orizzonti sbiaditi

flebili voci nel soffio del vento

pianti di bimbi in un mare in tempesta

un mondo in bilico

adagiato come gocce di rugiada

su petali di silenzi d’Amore.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice

**Foto quadro “Luna nascente sul mare” postato dalla redazione e liberamente tratta da: http://albatros.blog.kataweb.it/2007/01/28/

 

“Tango notturno” d’inverno… by ZF

TANGO NOTTURNO

di

Zairo Ferrante

super_luna-71Giallo limone nel cielo
s’alza silente
come specchio
al mio balcone.
Tonda è la luna
come la mia faccia.
Come gli occhi
della civetta.
Che gira la sua testa
come giostra di cavalli
senza musica e
senza festa
in cerca di sorrisi.
Di là sul cornicione
vive la sua vita
e mirando e rimirando
svolazza sulla notte
in cerca del suo nido.
Sorvola la mia testa
di qua sul mio balcone.
Sorride la civetta
e non mi degna di
uno sguardo.
Così, soli nel silenzio,
pensiamo a com’è buffo
aver la pelle d’oca.
Io la fisso e finalmente
lei mi vede… e poi subito
di colpo ci perdiamo,
distratti entrambi della vita.
E zitti
per non romper l’emozione,
un po’ come morire,
nel mare della luna ci anneghiamo.

*Versi di Zairo Ferrante tratti dal libro “I bisbigli di un’anima muta” ( CSA-editrice 2011) http://www.inmondadori.it/I-bisbigli-di-un-anima-muta-Zairo-Ferrante/eai978889670352/

**Foto postata dala redazione e liberamente tratta da: http://www.classmeteo.it/web/portale/news/sguardi-rivolti-al-cielo-arriva-la-super-luna-ma-non-sara-rosa/

Versi… di Giancarlo Fattori… nella categoria coll. e sosten. del dinanimismo

PARTENOPE

di

Giancarlo Fattori

 

donna-di-fuoco1Tu non muori, nei riflessi dorati del tramonto,

ché t’aggrappi al nutrimento delle fiamme,

a scintille, ai barocchi splendori delle gemme

nella cui ombra, fievolmente, m’addormento.

 

Di fuoco, terra, acqua, è il corpo tuo sublime,

le radici abbarbicate tra le rocce, sotto il sole,

capelli come foglie, sguardi come fumarole,

la passione che sprigioni, e che l’anima m’opprime.

 

L’amore diviene amaro, è sconforto e poi schiuma

d’un mare antico sul quale è fatica navigare,

le vele rattoppate, avvolte ai nostri corpi come bare,

si gonfiano al vento, mentre tutt’attorno si fa bruma.

 

Passione mia che attrae, passione che respinge,

di languide occhiate, di scaltri tuoi veleni,

ché morte t’accompagna, pallore che ti tinge

 

del pianto della cetra, in un sonno senza tomba:

il mare già ti accoglie, ti veste di licheni,

t’accarezza col suo vento, come ali di colomba.

 

Ed io, che al tuo abbraccio non ho forza di fuggire,

lascio l’amore morire dell’amore, il fuoco dentro

languire di bellezza, del bagliore un po’ rossastro

del vulcano, che la notte s’appresta a illividire.

 

Avvinta mollemente alla pelle eccitata del Vesuvio,

a greco amante, al labbro seducente di Odisseo,

mi plasmi di una triste, angusta morte da museo:

petraia della storia, ghiaia, polvere, e declivio.

 

E alla mia mestizia dai la forma di conchiglia,

di strada lastricata per la mia anima viandante,

con gli occhi furibondi di bella cartomante

che imprigiona il cuore come dentro una muraglia.

 

Lacrima di mare, lacrima di raminga luce,

lacrima di terra ridotta a zolle aspre, dure,

sontuosa carne che all’amplesso mi seduce

 

ascolto senza fiato la tua voce di nudo scoglio,

le ferite tue antiche, il tuo pianto, le cuciture

del tuo ventre su cui stendo, silenzioso, un giaciglio.

 

 

*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori ©2013

**Foto pubblicata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://viadellebelledonne.wordpress.com/2012/11/17/fammi-giocare-col-fuoco-di-francesco-de-girolamo/

IL DINANIMISMO PRESENTA SARA RODOLAO ( nuova amica nella categoria ” collaboratori e sostenitori del dinanimismo” )

LATTE DI MANDORLE

di

Sara Rodolao

sara-rodolaoEra il tempo

delle mandorle pestate nel lino,

dei giorni colorati dalle cose umili,

dell’infanzia inviolata,

il tempo buono

delle speranze intatte.

Era il tempo del galoppo,

scalzi in riva al mare,

dei mandarini affacciati negli orti,

dei pomodori nei vicoli a seccare,

del pane spigolato tra le stoppie,

il tempo serio,

delle strette di mano senza inganni.

Era il tempo

delle danze al ritmo del tamburo,

delle favole davanti al focolare,

delle partenze senza ritorno,

del muschio intorno al Presepe,

il tempo sacro,

delle zampogne nelle notti di Vigilia.

Era il tempo

del ruscello bevuto nelle mani,

della terra calpestata con garbo,

dei vecchi scaldati al sole sui gradini,

di mamme ricurve sul telaio.

Il tempo romantico

del latte di mandorle nella brocca d’argilla.

*Versi e foto ricevuti direttamente dall’Autrice

Sara Rodolao, Poetessa e Scrittrice, vive a Imperia.

Ha pubblicato 11 raccolte di poesie, quattro romanzi e tre libri di racconti, ha scritto e messo in scena con successo tre monologhi per voce femminile .

Ha iniziato a scrivere poesie negli anni 80 in un momento di profonda crisi esistenziale e nel tempo per lei è diventata una vera e propria passione, irrinunciabile come il respiro.

Dice :

” Non sono io a cercare la Poesia, è la Poesia che mi cerca. Seguo soltanto il Mare dell’Ispirazione e mi lascio cullare dall’onda del Verso…”

Al suo attivo più di 150 premi di Poesia conferitole in ogni parte d’Italia, tra gli ultimi il 1°Premio SpoletofestivalArt- Letteratura 2012, 1° La Pulce Letteraria 2013, 1° Premio Nestore a Savona e il 1° Premio città di Diano Marina, 1° Premio San Leonardo- Città di Imperia 2013 (Onorificenza al Merito di cittadini che onorano Imperia in Italia e nel Mondo); è Medaglia D’Oro dell’Operosità nell’Arte per meriti Culturali e Premio Donna in Opera 2009/ 2011.

 

 

Giancarlo Fattori… tra amore, odio e poesia

SIA MALEDETTA L’OMBRA…
di
Giancarlo Fattori

nebbia_clima-300x238Sia maledetta l’ombra, la tua figura

spoglia che si dissolve nella nebbia,

a intrecciar una gotica architettura

di lacrime, e ricordi chiusi in gabbia;

 

mentre i lampioni ricamano la pioggia,

anelli d’acqua in argentea miniatura,

in una lingua di fuoco che dardeggia

io respiro parole, dal tempo congelate.

 

E il canto dell’upupa, ai margini d’un campo,

con il suo dedalo di atmosfere accorate,

solingo tinge la mia tenebra d’un lampo.

 

 

*Versi ricevuti direttamente da giancarlo fattori 2013

** Foto postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.vip.it/clima-scomparsa-nebbia/

Carlos Sanchez… pensiero invernale

untitledNieva
Dejé de mirar por la ventana por el tercer ojo de la casa derretí la tanta nieve sobre las llamas del hogar encendí la luz en pleno día y me puse a dibujar en el papel extrañas palabras. El ruido del quitanieves que despejaba la calle me distrajo de este otoño de invierno repentino. Conté los años con los dedos del pie para hacer más lento el resultado. Sonreí a la vida vivida sin dolor sin añoranzas en esta soledad que es casi un pecado original. Pensé en vos porqué me sobraba tiempo y volví a garabatear en el papel que parecía nieve.
Folignano City, noviembre 2013
Nevica
Smisi di guardare per la finestra per il terzo occhio della casa sciolsi la tanta neve sulle fiamme del camino accesi la luce in pieno giorno e mi misi a disegnare nella carta strane parole. Il rumore dello spazzaneve che sgombrava la strada mi distrasse di questo autunno di inverno repentino. Contai gli anni sulle dita del piede per fare più lento il risultato. Sorrisi alla vita vissuta senza dolore senza nostalgie in questa solitudine che è quasi un peccato originale. Pensai a te perché mi avanzava tempo e tornai a scarabocchiare nella carta che sembrava neve.
GUERRA E PACE di: Carlos Sanchez
**Scritto e foto ricevuti direttamente dall’Autore tramite social-network

Nuovi versi di Giancarlo Fattori

CHE TU SIA LA PIOGGIA
di
Giancarlo Fattori

imagesChe tu sia la pioggia, in cosmico fluire

t’accolgo, come pensiero che si muove lento,

sulla mia pelle, in un tiepido sgualcire

di emozioni intrecciate a guisa di vitigno,

di onde d’un mare intrepido e sgomento

ove riposa il mio cuore dentro a un sogno.

 

*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori©2013

**Foto postata dalla Redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.cadoinpiedi.it/2012/01
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