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Versi a quattro mani: Matteo Bellusci e Giancarlo Fattori

0820198970A te affido il cuore,

ché sei rifugio,

compagna di dolore.

A te regalo, oh solitudine,

questo desiderio di errare,

di perdermi su strade

sempre ardite.

Nel tepore d’una stanza

sei la luce, la finestra

da cui osservo

il trascorrere del tempo.

Tu sei il mondo,

sei il silenzio,

sei il mio fiato

che si scioglie come pianto.

Nella tempesta

che distrugge l’esistenza

sei speranza,

sei amica,

sei la chiave

che rinchiude ogni clamore.

(Matteo Bellusci e Giancarlo Fattori, 2016)

*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori, già collaboratore del dinanimismo.

**Immagine postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.ionionotizie.it/notizia-13273.html

 

Il dianimismo presenta: Yuleisy Cruz Lezcano e i suoi versi

Naufragio di versi

di

Yuleisy Cruz Lezcano

 

Sento di fronte all’eternità del mare,

la donna che sono,

credo nel Pegaso naufrago

davanti all’immensa lentezza

dell’oceano di sangue delle mie vene.

E nel silenzio, l’azzurro che scrivo è il mare,

dove le mie barche sono i resti di un passaggio

rotto dai voli di gabbiani sbadati

e dalle tribolazioni dell’alta marea.

Sull’immensità della tenera sabbia,

la morte per immersione è la beffa

del piccolo pesce che sprofonda nella gola

di un pesce più grande, arenato,

che, nell’agonia della morte, lo ingoia.

Solo al pensare l’immagine desolata

del tempo finito,

solo affacciandomi al transito degli animali

che muoiono nei miei versi,

capisco la sofferenza dei fantasmi persi

fra la vita e la morte.

Capisco come la mia musa possa morire

di morte impensata perché  ammalata,

naufraga lungo vie folli, inarrivabili,

di veglia senza forma.

La mia musa è fatta di cupe pietre

che, al vento,

sequestrano le mie isole di sentimento.

La mia musa sembra il lamento

di echi di rughe velate

con il fluido inerte di dolorosa noia.

La mia musa si perde nella distanza

di inventate storie costellate

da ombre senza passo,

che non dicono chi sono.

 

11222890_914456191966088_1425617127116189357_nYuleisy Cruz Lezcano dottoressa in sc. Biologiche; dottoressa in laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetricia (titoli conseguiti nell’Università di Bologna) poetessa e scrittrice.

Dal 2012 ho cominciato a partecipare a diversi concorsi letterari in lingua italiana, a volte conseguendo ottimi risultati e apprezzamenti. Di seguito vi elenco alcuni di questi.

– Prima classificata nel Concorso IV Edizione del Premio Nazionale di poesie Tindari –Patti. A seguito editato con tale casa editrice una raccolta poetica. “Pensieri trasognati per

un sogno”.

-Finalista nel concorso Gaetano Cingari 2013 selezionata a seguito di questo concorso per la pubblicazione di un libro di 60 mie poesie dal nome: “Fra distruzione e rinascita: la vita”, con la Casa Editrice Leonida.

– Prima classificata nel concorso letterario Troskij Cafè sezione poesie, anno 2012

– Finalista e 4° classificata al Concorso “Amici L. Ron Hubbard Foundation”

– Finalista e 5° classificata al Premio letterario internazionale Città di Melegnano con un racconto breve; anno 2012

– Segnalata nel concorso “Ossi di Seppia”; anno 2013

– Finalista al Premio “Scriviamo insieme” terza edizione con una silloge di poesie; anno 2013

-Finalista e quarto posto nel premio letterario Casentino XXVIII Edizione, 2013

– Terza al Concorso Sveglia cittadina I Edizione, 2013, sezione poesia.

-Primo premio al concorso lettere d’amore nel Comune di Chieti, sezione Il bene nascosto, nel 2013

-Primo premio a pari meriti nella XII Edizione del Premio di narrativa essenziale Formiche Rosse, indetto da Arci Provinciale Senese,

-Finalista nel Concorso Letterario Internazionale Giuseppe Giochino Belli 2013

-Primo premio nel Concorso Andrea Vajola, IV edizione

-Premiata al quarto posto al Concorso letterario “Amici di L.R.Hubbard”, 2013 seconda edizione.

-Finalista del Concorso Libri di versi in diversi libri Terza edizione della libreria editrice Urso, a seguito del quale c’è stata la pubblicazione di una mia silloge poetica dal titolo: “Diario di una ipocrita”, nel mese di marzo 2014.

-Finalista nel Concorso Il Federdiciano, 2013

-Pubblicato un libro di 50 poesie del nome “Vita su un ponte di legno” con la Casa editrice Montag in seguito a un concorso nell’anno 2013

-Seconda classificata nel Concorso “Parliamo di amore” edizione 2013, promosso dall’Arcigay di Siena, nella sezione poesie.

– Selezionata nel Concorso “Voci di donna” “Comune di Ravenna”

-Terza classificata nella sezione racconti brevi nel Concorso letterario Internazionale Penna e calamaio promosso dall’associazione culturale savonese “Zacem” e quarta classificata nel medesimo concorso nella sezione silloge poetica.

-Terza classificata nel Concorso Nazionale unica Milano 2013 sezione scultura a tema libero.

-Seconda classificata nel Premio Napoli Cultural Classic 2013, sezione silloge poetica.

-Primo posto nel Concorso Nazionale Voci Verdi, edizione 2014, Regione Veneto.

-Finalista nel Concorso il 21 a Primavera dedicato ad Alda Merini.

-Finalista nel premio Iniziativa editoriale 2013 con l’associazione internazionale Il paese che non c’è.

-Primo posto con una silloge poetica rivolta a bambini e ragazzi e pubblicato un libro con la Casa Editrice Apollo Edizioni dal titolo “Cuori Attorno a una favola”

-Finalista nel concorso Gaetano Cingari 2014 e pubblicato la silloge “Sensi da sfogliare” con la Casa Editrice Leonida Edizioni.

-Finalista nel Concorso Letterario Nazionale Gatteo mare con un componimento poetico a tema Il gatto, anno 2014.

-Finalista nel concorso Autori per L’Europa indetto dalla Casa editrice Ibiskos Ulivieri

-Finalista nel concorso Federdiciano 2014,

-Quarta classificata nel Concorso Letterario Internazionale Montefiore di Catolica anno 2014

-Finalista nel concorso letterario Internazionale di poesia Altino Prima edizione, 2014

-Segnalata nel Concorso biennale di poesia Cantina di Valpantena 2014

– Vincitrice del Premio Letteratura Italiana 2014 Contemporanea. Sezione poesia. Con Laura Capone Editore (LCE)

-Finalista nel Concorso Letterario Internazionale di Città di Castello edizione 2014

-Finalista nel concorso Letterario Nazionale Cinquantesimo Marcelli, 2014

-Quarto Premio letterario Internazionale per libri editi con il libro di raccolta poetica “Vita su un ponte di legno” Concorso Letterario Biblioteca Guerrato di Rovigo, anno 2014.

In uscita il libro di racconti brevi dal titolo “I miei primi racconti” con la Casa editrice Edizioni Montag e il libro di raccolta poetica dal titolo Piccoli fermioni d’amore con Urso editore.

-Selezionata nel Concorso Letterario “Teorema del corpo” dell’associazione culturale Fusibilia.

-Segnalata nel Concorso Letterario Internazionale “La luna e il drago” con un racconto breve.

-Finalista nel concorso Premio Internazionale Juan Montalvo, 2014

-Seconda classificata nel Premio Letterario Internazionale Nabokov nella sezione libro edito di poesia con il libro “Tracce di semi sonori con i colori della vita”, anno 2014

-Terza nel premio letterario erotico italiano, sezione poesie, 2014.

-Finalista nel Concorso Letterario di letteratura erotica “Il sapore del peccato”, 2014

– Terza nel Premio Internazionale Ossi di seppia, 2015

-Segnalazione di merito per il libro “Sensi da sfogliare”; pubblicato con la Leonida Edizioni.

-Terza classificata nel Concorso Letterario Internazionale di poesia e narrativa “Un soffio di Energia I Edizioni”

-Finalista nel Concorso Gaetano Cingari 2015 con un libro di narrativa inedito il quale sarà a breve pubblicato.

-Finalista nel Concorso Internazionale La Pania III edizione, sia nella sezione libri editi con il libro Tracce di semi sonori con i colori della vita, sia nella sezione inediti, 2015.

-Secondo classificata nel Concorso Internazionale Gaetano Cingari, sezione silloge poetiche, a breve uscirà La silloge poetica Credibili incertezza, sarà pubblicata con Leonida Edizioni.

– Premio speciale della giuria nel Concorso Lettera d’amore XV Edizione, 2015

– Finalista nel Premio Letterario Giovane Holden IX edizione, 2015, sezione libro edito.

– Finalista nel Premio Internazionale Shelley e Byron, 2015.

-Quarta classificata nel Premio Il vino nella Teverina, 2015. Comune di Castiglione in Teverina.

-Finalista nel concorso Letterario Nazionale Pietro Iadeluca e amici, 2015.

-Selezionata dalla giuria Premio Nazionale di poesie Terre di Virgilio, 2015

-Selezionata nel Concorso Nazionale di poesia Premio “Città di Foligno”

-Menzione d’onore nel Concorso Melania Rea, 2015

-Finalista Concorso letterario Città di Castello, edizione 2015

-Prima classificata Concorso Letterario L’incontro, Golden Press, XX edizione, 2015.

-Finalista nel Concorso Letterario Guido Zucchi, 2015

-Segnalata nel Concorso Letterario San Martino, 2015.

– Menzione di onore al Concorso Mondiale di poesia Nosside, 2015.

-Segnalazione di merito nel Concorso Nazionale La mia terra ha buona voce con un racconto breve, 2015

-Pubblicato recentemente il libro Due amanti noi, in versione bilingue, con la Casa editrice Fusibilia.

-Premio speciale della giuria nel Premio Internazionale di Letteratura Targa Marcocci, 2015

-Finalista nel Premio Letterario Internazionale Dal Tirreno allo Jonio.

-Finalista nel Concorso Archeoclub Patti, 2015

-Finalista nel Concorso Letterario Patrizia Brunetti

 

**Versi e foto ricevuti direttamente dall’Autrice.

 

 

Il dinanimismo presenta i Versi della poetessa Rita Stanzione

Mappe

Rita Stanzione

 

11755834_10204750888682769_9006056066946061443_nDentro di noi

a cercare lo stormo del vento d’estate

l’impulso al volo

fra terra e cielo, acqua e sale

 

Settimo tocco: (quasi)

nella bontà della roccia si ripara

la cantilena dal mare,

si abbraccia

 

Ottava della sera – aria bruna –

tremoliamo nei nostri contorni di carne

 

dei gabbiani abbiamo appena le mappe
ci metteremmo in fila

ad aspettare

 

Nota biografica

 

L’autrice Rita Stanzione è nata e vive attualmente nella provincia di Salerno. Lavora nel settore dell’istruzione, dopo una formazione pedagogica, completata da studi nell’ambito delle scienze.
Si dedica alla poesia da pochi anni e trova nel segno scritto un canale espressivo molto gratificante. La sua scrittura cerca di sondare il mondo interiore, così come la natura che “ci attraversa” e ci plasma, non trascurando elementi fantastici, onirici e visionari. Le piace osare e sperimentare nuove forme per dare spazio al pensiero. Trova che la poesia sia presente ovunque: basta solo saperla tradurre.
Si diletta anche a comporre haiku e qualche aforisma. Pubblica le poesie in più siti letterari.

Ha ricevuto più riconoscimenti in concorsi letterari, esperienze che l’hanno ulteriormente incoraggiata nel suo percorso d’autrice.
Ha all’attivo alcune pubblicazioni, sillogi di poesie, dal 2012 ad oggi. Sue poesie sono presenti in raccolte di AA.VV. Alcune, tradotte  in altre lingue, in riviste e siti letterari di altri Paesi.

*Versi e biografia ricevuti dirrettamente dall’Autrice.

**Immagine postata dalla Redazione del blog e liberamente tratta dal profilo FB dell’Autrice

Eppure, mentre la tua ombra sorge… di Giancarlo Fattori

spice-paintings-550x439Eppure, mentre la tua ombra sorge,

 

io mi scocco dal tuo arco, e trafiggo

 

la terra, nel silenzio di rami intrecciati.

 

Il magma ti scorre sottopelle, fluisce

 

tracciando nel mio tempo petali di cenere.

 

Struggimento. Finestre a forma di volto.

 

Riflessi, sulla superficie calma delle cose.

 

Tu sei un’immagine austera, oltre quella porta,

 

un paesaggio di acque e pietra in cui rimango

 

a scrutare le scogliere, gli orizzonti,

 

sospirando con la pelle percossa da un brivido.

 

Un suono sei tu, la sorgente dipinta sui vetri.

 

**Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori: https://www.facebook.com/Giardini-Profumati-percorsi-rock-tra-luci-e-penombre-543502942466928/

**Quadro: “Spicy night by Kelly McCollam” ottenuto con le spezie, postato dalla redazione e liberamente tratto da: http://vitadaspezie.blogspot.it/2015/03/dipinti-fatti-di-spezie.html

Somiglianze…. versi del “cantore della natura umana”, Carlos Sanchez.

Somiglianze

di Carlos Sanchez

OLYMPUS DIGITAL CAMERAVa e viene 
sfidando quella legge 
che conosciamo 
resiste 
con suo corpo senza ali 
con la sua gialla certezza.
con suo destino marcato. 
Magari il vento 
gli diede coraggio 
magari il calendario 
che ignora.
Non sa 
che compie il suo destino 
che lancia un segnale silenzioso 
a noi 
che siamo foglie 
di un albero simile
appena più resistente
a un cambiamento di stagione.

Novembre, 2015

Semejanzas

Va y viene
desafiando esa ley 
que conocemos
resiste
con su cuerpo sin alas
con su amarilla certeza.
con su destino marcado
Quizás el viento
le dio coraje
quizás el calendario
que ignora.
No sabe 
que cumple su destino
que lanza una señal silenciosa
a nosotros
que somos hojas
de un árbol parecido
apenas más resistente
a un cambio de estación.

Noviembre, 2015

*Versi ricevuti direttamente da Carlos Sanchez tramite social network.

**Foto farfalla-foglia postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.casadellefarfalle.unict.it/ita/lepidotteri/charaxinae/consulfabius.htm

Nov 21, 2015 - NOTIZIE SU E DAL DINANIMISMO, RECENSIONI DEL DINANIMISMO, VETRINA D'ARTE DINANIMISTA    Commenti disabilitati su La poesia di Giancarlo Pontiggia: Un esempio di coerenza e di continua ricerca dell’essenziale.

La poesia di Giancarlo Pontiggia: Un esempio di coerenza e di continua ricerca dell’essenziale.

copDi seguito riportiamo alcuni versi ( tratti dal web ) del Prof. Giancarlo Pontiggia, una tra le “voci poetiche” più autorevoli del secondo novecento italiano. Parole che non cedono mai il passo al pessimismo, al lamento e all’autocommiserazione.

Una poesia limpida che accompagna  lettore tra i sentieri della propria anima. Un invito a godere dell’istante, dell’attimo irripetibile in grado di piegare e segnare l’inevitabile scorrere del tempo. Tempo che deve essere speso e non sprecato. Vita che deve essere vissuta e non rimpianta.

Un esempio di coerenza e di continua ricerca dell’essenziale. Tutto questo, e non solo, vive e si moltiplica nella poesia del Giancarlo Pontiggia, il “Maestro nascosto”.

Zairo Ferrante

 

Nella polvere di un noto confine

 

Scrivi celato

fra i rametti del cuore; serba

doni umili, suoni

sussurranti come una preghiera; dì

quello che devi, custode

dei nomi e dei semi, nelle estati

che verranno

(e negli autunni piovosi, nelle ruggini

del tempo)

– resta

nella polvere di un noto

confine.

Al lettore

 

Viandante, che trai il tuo passo

per caso presso questo

margo appartato,

tra i fichi, i peschi, le ombre

odorose della grande estate

pensa che qui sovrastano,

ai confini di un campo assediato,

cieli più intensi e profondi

del tempo che infierisce con

orrendi oh non più presagi, ma

con fionde, con ferite, clangori

e lenti affioramenti

di miasmi e di occhi

infelici, lesi, tra soglie invase

che nessuno più onora

perché il tempo non è che la metà

brutale, paurosa dei pensieri

che sfiorano in questo mese

di agosto che avanza le nere

capitali del mondo colpito

dove anche tu, già ormai oltre

il cancello mortale dei miei versi,

appari tra la fine di un secolo scuro

e un altro ancora ignoto, troppo, per noi

viventi e non viventi

nel legno minaccioso delle stanze

quando ancora premono le forze

della vita che chiama, chiama

e dice: resta, non fuggire,

guarda!

 

Lascia un segno nel celeste pomeriggio

 

Lascia un segno nel celeste pomeriggio,

brucia un’altra volta, passa

ombra di terra salvata dal fuoco,

da una forza più lenta, scura e sacra.

Niente è più arduo di cio che appare

semplice, affondato in un ginocchio

che sanguina, o nella polvere di un viottolo

che si curva per sempre, verso

un altro confine, quando

un fumo indiano sale, nell’aria

spessa e odorosa, e già diviene potenza

di una nuvola sposa. Ma chi cammina

con passi solitari, tra ombre, nel soffio

remoto di fruscianti mattine, e trova

spighe di nomi, nubi, splendori

di una vita lontana, pensa

alle api silenziose, erranti in una

personale arcadia,

e già forza

i cancelli di un buio più estremo.

Nomi stordenti e felici

di un cuore ormai severo, siete

alle soglie immemori, sul primo gradino,

in un tempo fisso, nel punto imo.

 

*VERSI POSTATI DALLA REDAZIONE DEL BLOG E LIBERAMENTE TRATTIDA: http://www.italian-poetry.org/Pontiggia.htm

 

**BIOGRAFIA DI GIANCARLO PONTIGGIA: https://it.wikipedia.org/wiki/Giancarlo_Pontiggia

 

***IMMAGINE TRATTA DA: http://www.ibs.it/code/9788868570231/pontiggia-giancarlo/origini-poesie-1998.html

Tu sei come lo sciabordio delle onde:… di Giancarlo Fattori.

12111959_704105069723620_8128466426676308927_nVoce poetica, sensibile, attiva e soprattutto umile. Non ama vendersi o, peggio ancora, svendersi. Questo è Giancarlo Fattori. Un Poeta rimasto sempre fedele a sé stesso. Un Uomo che ha ricevuto il dono del sapersi ascoltare e del sapersi spiegare.

Leggete i suoi versi e sarà un po’ come guardarsi allo specchio.

ZF

  • Tu sei come lo sciabordio delle onde:

ti propaghi su terrazze sonore,

su visioni d’un immoto imbrunire.

Smesse le stagioni, subentrano gli anni.

Un bordone tu sei,

e velluto è il cielo,

cristallo è la luce,

refoli di vento è il tempo,

roccia è il buio.

Sopra te lo scorrere dei giorni si solidifica.

Sotto è sabbia nera, un’era fa fu vulcano,

di scorze di fuoco che ancora scorrono, imprigionate.

Di fronte il sonno: che tuttavia fa d’ogni sogno una magia,

 ruscello che si fa avviluppare da antichi tappeti di ghiaccio.

Mare, ma dalla forma di pietra alla deriva,

la cui armonia è immutabile nello spazio.

C’è ancora tempo, per destarsi.

Non ce n’è abbastanza, per completare la musica.

Essa, come te, freme, inesausta.

 

*Versi ricevuti direttamente (giancarlo fattori, 2015)

Tela n° 70 di Mariangela Gallazzi e Maurizio Alberto Molinari con immagine di Mario Sesenna

Tela-70Ogni viso

 

Tanti volti,

tante situazioni…

 

una domanda

 

Sacrestana

 

ogni ricordo

 

Babysitter.

 

un’esperienza.

 

La gioia più grande

è stata la risposta dei bambini

al mio impegno…

 

Lo specchio dell’infanzia

 

Vedere la loro mano

staccarsi dalla mia…

 

è un palmo diverso

 

i loro primi passi,

le prime parole.

 

una voce leggera

 

Ogni volta

 

con ogni bambino

un volto riflesso

 

è rimasto un po’ di me…

 

dentro un cuore mai perplesso

 

il tempo sfoglia l’album

dei ricordi.

 

al ritmo di una semplice armonia.

*Immagine realizzata e concessa dall’artista Mario Sesenna per le tele di Mariangela Gallazzi e Maurizio Alberto Molinari… continua su: http://trudy1961.altervista.org/ecco-la-tela-numero-70-completa-di-ritessitura-tempo/

**Segnalazione ricevuta direttamente dall’Autrice tramite social network

Di ritorno dall’estate i versi di Carlos Sanchez

Quando Lei ritorna

di

Carlos Sanchez

31 Segantini - ritorno dal bosco (1)E si lascia possedere 
col suo grande amore.
All’improvviso si lascia.
Nella casa tutto è uguale 
la polvere nel suolo si accumula 
la chiave pende dalla porta.
Se può entrare, si può uscire 
ma Lei decide di rimanere 
si posa sulle mie spalle 
e mi accarezza le labbra 
mi spettina con le sue mani 
gioca con la cagna addormentata 
balla al ritmo della mia musica 
fumiamo la stessa sigaretta 
insieme aspiriamo la stessa aria.
Lei sta qui nuovamente 
e si lascia teneramente possedere.
La vita è tornata.

Di “L’effimera dolcezza di vivere” 
Editore Búho, Santo Domingo, 1997

Cuando Ella regresa

Y se deja poseer
con su gran amor.
Al improviso se deja.
En la casa todo está igual
el polvo en el piso se acumula
la llave cuelga de la puerta.
Se puede entrar, se puede salir
pero Ella decide quedarse
se posa sobre mis hombros
y me acaricia los labios
me despeina con sus manos
juega con la perra dormida
baila al compás de mi música
fumamos el mismo cigarrillo
juntos aspiramos el mismo aire.
Ella está aquí nuevamente
y se deja tiernamente poseer.
La vida ha vuelto.

De “La efímera dulzura de vivir” 
Editora Búho, SantoDomingo, 1997

*Versi ricevuti direttamente dall’autore tramite social network

**Immagine postata dalla redazione e liberamente tratta da: http://www.frammentiarte.it/dall’Impressionismo/Segantini%20opere/31%20ritorno%20dal%20bosco.htm Ritorno dal bosco o L’inverno a Savognino è un dipinto autografo di Giovanni Segantini realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1890, misura 64,5 x 95,5 cm. ed è custodito da un proprietario privato a San Gallo (notizia del 1970, circa).

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