SIGNORI, OGGI HO PERSO IL FILO
SIGNORI, OGGI HO PERSO IL FILO
di
Zairo Ferrante
Signori oggi, senza motivo, nel silenzio,
a voce alta, io vi dico: “ho perso il filo!”.
Sopra una nuvola color di rugiada
la strada ha trovato uno gnomo ghanese.
Uno scoiattolo rosa ha mangiato un’anguria
con un solo boccone ne ha staccato tre chili.
La parata è passata sotto la pianta di arance,
una scimmia e sbucata dal campo di prugne
sorridendo e strillando, come una mosca
ronzante, nel cielo turchino s’è tuffata spanciando.
Dalla sequoia gigante un lombrico è fuggito
quando sotto una panca una capra belante
s’è messa a gridare “viva le mamme, viva le nonne,
viva l’Italia bella come tutte le donne”.
Una talpa ruggente, avendola vista,
innervosita e infastidita, in piscina s’è buttata.
Nel frattempo, zitto zitto, un eschimese
venuto a vender cocco con gli schizzi
verdi e rossi di quell’acqua
il costume s’è inzuppato
e io disteso e senza fiato
tutto questo, per un poco, ho osservato
perdendo il filo, proprio quando,
vestito da pagliaccio come al circo con gli acrobati,
– a mio agio e pure arzillo, sembrando una bugia –
in questa vasca vera e pazza mi son catapultato.
ZF ( luglio 2013 )
*Foto quadro “La Porta” di Magritte postato liberamente dalla Radazione del blog.
**Video canzone: “Ahi Maria” di Rino Gaetano.
Ho sorriso come quando guardavo un film di Fellini…il filo magico del Verbo che rimbalza poeticamente sull’essenza dell’effimero cosi’ immenso….gioia e consapevolezza serena in questi splendidi versi…Grazie Zairo…per l’Anima nel movimento della Vita….Laura