Riflessioni Natalizie di: Adriana Scanferla
C’era una zingarella di 17 anni vagava per le strade di Busto Arsizio in questo periodo natalizio , sporca e malvestita chiedeva la carità con in braccio il suo piccolo bimbo tremante di freddo.
Il pensiero mi corre alla “Piccola Fiammiferaia”.
Degli angeli travestiti da Vigili urbani le si sono avvicinati per recarle quella carità che lei cercava, un posto sereno e caldo dove poter allevare il suo piccino.
C’era un povero bambino appena nato, forse strappato alla madre e gettato come uno straccio in un cassonetto in mezzo agli abiti usati raccolti per farne carità ai poveri.
Miracolosamente, due angeli sudamericani, giunti in Italia ,chissà come, chissà perché,quel giorno di buon mattino hanno deciso che quel cassonetto andava vuotato.
E ancora una volta il Bambino è rinato.
A volte però, anche in questo periodo di bontà gli angeli sono distratti, si incantano a guardare le vetrine e dimenticano i retrobottega, dove si lavora sodo altrimenti….quella è la porta.
Purtroppo non per tutti sarà un Natale sereno, troppi i morti sul lavoro, tanti i morti sulle strade.
In molte famiglie al pranzo di Natale ci saranno posti vuoti a tavola, non ci sono abbastanza angeli per occuparli tutti.
A chi ha bisogno d’aiuto e a chi è capace di donarlo
Buon Natale
Adriana Scanferla
*Scritto ricevuto direttamente dall’Autrice.
**Foto: “la piccola fiammiferaia” postata liberamente dalla redazione e tratta da: http://christmas4ever.altervista.org/favole.htm
PICCOLA FAVOLA NATALIZIA…
IL MIO NATALE PRIMA DELLA CRISI.
piccola favola vecchia
di
Zairo Ferrante
E’ arrivata l’ora e… occorre, rigorosamente, scrivere e parlare del Natale.
Dovrei parlarvi della famosa bontà natalizia. A Natale lo si sa. Si è tutti più buoni.
Dovrei scrivere che tutta questa bontà è solo falsa ipocrisia e, per essere davvero cool, dovrei rinnegare questo gioioso stato d’animo e dire che io preferisco essere un grande “stronzo”, guerrafondaio, privo di qualsiasi ideale.
Così facendo, sicuramente, sarei uno “scrittore” alternativo, degno di tale nome e non uniformato alla massa.
E invece no.
Io amo il Natale. A Natale mi sento più bbbuono ( rigorosamente con la tripla “b” per risvegliare il mio essere campano ). E sono fierissimo di questo mio buonismo.
Mi ricordo del mio Natale, quando la crisi non esisteva o – almeno – non la si sentiva per strada. L’aria dicembrina era pervasa da un odore agro-dolce. Il dolce era dato dal fuoco di camini mescolato a carne e castagne abbrustolite. L’acro – invece – era dato dalla polvere da sparo scoppiata.
No, non la polvere da sparo di fucili, mitra e cannoni!
Erano i petardi ad esplodere. E io ero davvero felice quando sentivo il botto.
Con 500 lire riuscivo a comprare dieci raudi o – in alternatava – venti mini ciccioli.
Con dieci raudi riempivo – ma piena zeppa – una delle due tasche del mio giaccone.
Un giaccone rigorosamente verde, con colletto di velluto blu.
L’altra tasca serviva per la “miccetta”. La miccetta costava 150 lire e durava almeno tre/quattro giorni.
Erano davvero dispettose quelle miccette. Alle volte ti rosicchiavano completamente la fodera della tasca. Altre volte, invece, gli svedesi si staccavano dalla stecca di legno e s’accendevano da soli.
Morale della favola: la tasca si bucava, le Mamme lo scoprivano, ed ecco che erano “mazzate”.
Certo, erano mazzate d’amore e… alla fine si era lo stesso felici.
In fondo, cosa desiderare di più.
Avevi i petardi, sentivi i botti, la scuola era chiusa e, soprattutto, arrivava Natale e, se “avevi fatto il bravo” ( ma poi mi chiedo quale bambino all’epoca era realmente cattivo? ), potevi sperare in un regalo che giungeva direttamente da – udite!!! udite!!! – Babbo Natale.
Perché si. Babbo Natale esisteva eccome.
Oggi, invece, c’è la crisi.
E la crisi va esorcizzata come si deve.
Ecco che: i petardi sono stati sostituiti dagli smartphone, al posto delle miccette ci sono gli ipood, le tasche non si bucano più, i botti sono stati sostituiti dai bassi, sparati rigorosamente a palla, degli happy hour e nella tasca di dietro si è aggiunto un bel portafogli carico di biglietti rossi e con una carta d’identità che ci ricorda una data.
Nato il: 25 – 12 – 1996.
Ma non importa, tanto il prosecco glielo daranno ugualmente e senza sperare in Babbo Natale.
Bastano i soldi.
Insomma, forse i tempi son cambiati, ma io per fortuna il mio presepio l’ho fatto anche quest’anno.
E ora mi godo Benino, quel poverissimo pastore che dorme beato, ignaro di tutto.
Mi commuovo.
Mi fermo a pensare.
Concludo che, alla fine, le crisi ci sono sempre state e, in un modo o in altro, si sono sempre risolte. In fondo pure Benino… mica era ricco!
M’interrogo.
E la domanda non è più “chissà se ne usciremo” ma “ chissà come ne usciremo e, soprattutto, cosa diventeremo”… ma intanto, chissenefrega.
Tra meno di un mese è Natale e… Benino, lo stesso continua a dormire beato.
ZF
4-12-2011
* Foto liberamente tratta da: http://www.angolodonne.it/5719/scusa%E2%80%A6%E2%80%A6-una-parola-cosi-piccola-ma-difficile-nel-dirla/
LA CLESSIDRA di Adriana Scanferla
Selezionata per pubblicazione antologia VERBA AGRESTIA 2011 ediz. Lieto Colle
LA CLESSIDRA (di Adriana Scanferla)
Su attonito fondale denso
di declinanti nuvole
più su dei marosi spiccano
piccoli scafi.
Superflui gemiti e prolungate angosce
stipano la barca tana ormai incerta
dal chiarore dei fulmini irradiata
inondata dalla pioggia e scossa al vento.
Ora che trabocca già la notte
il troppo sopportare è disumano
poiché è del male l’attesa inquieta
il peggiore degli affanni.
Libra un gabbiano sopra alla battigia
dove il bimbo frugando nella rena
fantastica castelli inespugnati
che il perenne flusso di marea
spietato distoglie.
Così io volando sull’onda
invento l’istante trascorso
e dai fantasmi assorta trascuro
di rimandare la clessidra al tempo
così che sabbia di vita resta al fondo
racchiusa e inerte sotto vetro.
1 Dicembre 2010
THE HOURGLASS (by Adriana Scanferla) Translate Adriana Scanferla Superfluous moans and prolonged anguish Now that the night is overflowing A seagull hovers above the water’s edge So flying on the waves
**Versi e Immagine ricevuti direttamente dalla Poetessa. |
“DINANIMISMO COME TRAIT D’UNION TRA PENSIERO ROMANTICO-UMANISTA E FUTURISTA” nel nuovo dizionario dei “futurismi e dintorni”.
*NOTA IMPORTANTE PER TUTTI I COLLABORATORI E SOSTENITORI ATTIVI DEL DINANIMISMO INTERESSATI AD ADERIRE ALL’INIZIATIVA: ALL’INTERNO DEL DIZIONARIO SARà INSERITO UN SOTTOMENù ( IN CUI POTRETE auto-INCLUDERVI SEMPLICEMENTE SPECIFICANDOLO NELLA VOSTRA E-MAIL ALL’ATTO D’INVIO DELLA BIOGRAFIA ) DAL TITOLO “DINANIMISMO COME TRAIT D’UNION TRA PENSIERO ROMANTICO-UMANISTA E FUTURISTA”.
nel 2009 con questo editing on line, attualmente attività ufficiale del Laboratorio di Letteratura Futurista, da chi scrive coordinato, Futurist Editions on line, WORD e PDF normale primitivo- con il gruppo futuristico di Ferrara in sinergia diretta con Graziano Cecchini, abbiamo edito questo dizionario nazionale dei futuristi contemporanei. Con i futuristi suddivisi anche in sottoetichette più precise quantunque molto relative a volte.
Bene: viste anche certe sollecitazioni che -al di là di certe polemiche- condivido eccome propongo a tutti gli interessati di completare questo dizionario aggiungendo sé stessi a tale raccolta. Inviando essi stessi al sottoscritto i propri dati biografici. Per ampliare il prodotto in forme finalmente relativamente complete sull’esistente attuale.
Pe questioni di mero ordine stilistico- abbiate la semplicità di optare per uno dei sottomenu indicati, oppure di indicarne di nuovi che saranno altrettanto semplicemente aggiunti. Obiettivo successivo è poi nel 2012 un editing anche cartaceo in demand -almeno in prima istanza- attraverso il network editoriale IL MIO LIBRO- , 20/30 copie iniziali, produzione -lo dico fin d’ora- a carico del sottoscritto. Poi in demand son fattibili tutte le copie che saranno richieste a carico dei richiedenti.
Questa operazione cartacea avrà ovviamente il logo virtuale ma nei fatti mediaticamente concreto e di interessante- se ne converrà- valenza nazionale- del LLF- Laboratorio Letteratura Futurista per l’Associazione Italiana Transumanista. Questo, non significa alcuna adesione al movimento transumanista (peraltro in Italia parallelamente uno dei gruppi anche neofuturisti più autorevoli).Semplicemente un logo appunto culturalmente notevole per dare potenza e autorevolezza all’operazione in questione.
*Gli interessati nuovi futuristi inviino i dati a questa mail: guerra.roby@gmail.com e una photo- personale o affine- vedi l’ebook – libro on line che allego oltre al link.
Ciao e grazie.
Roby Guerra futurista
*NOTA IMPORTANTE PER TUTTI I COLLABORATORI E SOSTENITORI ATTIVI DEL DINANIMISMO INTERESSATI AD ADERIRE ALL’INIZIATIVA: ALL’INTERNO DEL DIZIONARIO SARà INSERITO UN SOTTOMENù ( IN CUI POTRETE auto-INCLUDERVI SEMPLICEMENTE SPECIFICANDOLO NELLA VOSTRA E-MAIL ALL’ATTO D’INVIO DELLA BIOGRAFIA )DAL TITOLO “DINANIMISMO COME TRAIT D’UNION TRA PENSIERO ROMANTICO-UMANISTA E FUTURISTA”.
FUTURIST EDITIONS ON LINE
http://www.myspace.com/edizionifuturiste * vetrina Archivio fino al giugno 2011
http://edizionifuturiste2000.myblog.it sito blog vedi collane dal menu/Categorie
DIZIONARIO DEI FUTURISTI CONTEMPORANEI eBook
http://futurismo2009.myblog.it/archive/2009/03/07/futurismo-100-e.html
WORD version- PDF -interno vedi OPPURE:
http://www.megaupload.com/?d=X87ZF32D
RASSEGNA STAMPA minima sull’eBook.
http://www.transumanisti.it/6.asp?idNews=48
*vedi PDF
LLF Laboratorio Letteratura Futurista
http://www.transumanisti.it/laboratori.asp vedi 4
PUBBLICATA IN VENEZUELA NUOVA SILLOGE POETICA DI GABRIEL IMPAGLIONE
PUBBLICATA IN VENEZUELA NUOVA SILLOGE POETICA DI GABRIEL IMPAGLIONE
La casa editrice SUReditores, diretta da Rey Linares, ha pubblicato in Venezuela “Parte de guerra”, nuova silloge poetica dell’ argentino Gabriel Impaglione.
Il quaderno di poesia include un testo finale del poeta argentino Martín Poni Micharvegas.
Le pagine dell’opera cercano uno sguardo sui processi di resistenza e liberazione dei popoli dell’America latina, Patria Grande, il cui canto sempre presente ci rende fratelli.
Parte de guerra
Poesia
Gabriel Impaglione
edizioni: SUReditores, Venezuela – 2011
“…i temi affrontati, i mitici soggetti eroici, queste donne e uomini pragmatici tanto nella prosa quanto nella loro decadenza…”
http://sureditoresvenezuela.blogspot.com/
Informazioni/ordini: Rey Linares, sociedaddepoetas2004@hotmail.com
*SEGNALAZIONE RICEVUTA DA: Ufficio Stampa Isola Nera
Giancarlo Fattori in versi e immagine.
«IO SONO LA’»
di Giancarlo Fattori
Io, che non sono più me stesso,
sono là, altro luogo, altra persona,
differente stagno, e limpido ruscello.
Se l’anima è in frantumi
la colla mi diviene sorriso,
spiana gli occhi, e le rughe,
pur se è poco più d’una fiamma,
nel buio.
Niente altro rimane,
e niente ha più importanza.
In questo antro s’è perso
il pensiero mio più caro,
pregno della melanconica scia
d’un fiore estinto:
è il tuo sguardo,
che nel vento si libra,
detergendo il pianto,
come ampia vela che il vento scuote,
nel nostro cielo che fa da strada,
e da fugace turbamento.
Io sono là: basta che osservi
lo scorrere delle notti,
perché sono il luogo, la persona,
lo stagno, e il ruscello che,
nel chiarore di un giardino,
s’impregna di aurora, e di te:
pallida tinta di mani lontane
a indicare il sole nuovo,
l’ultima morente stella,
e l’erba umida, su un lucor di lacrime.
Maggio 2011
*Versi ricevuti direttamente dall’Autore.
**Immagine digitale “La danza della luce” elaborata dallo stesso Autore.
L’IMPEGNO INTELLETTUALE DEI BUONTEMPONI DELLA FELICITA’ -Giovanna Mulas –
Con buona pace del sano berlusconismo e dopo l’arricchimento
intellettuale fornito a suo tempo dal ‘Corso sull’idiozia’ ecco, di rimbalzo tra un quotidiano e l’altro, ciò che tutti noi poveri mortali attendevamo trepidanti da anni, senza avere il coraggio di chiederlo:
l’Università della felicità, in Sardegna.
Simpatici buontemponi miei, incattedrati per la voglia di privatizzare anche la felicità (a 190 Euro, questo il costo d’iscrizione) facciamo un esercizio di memoria, sempre utile agli alunni più ingenui: ricordiamo, a noi e a loro, che
proprio nella nostra isola, durante gli ultimi sette mesi, sono stati
registrati 10 suicidi per mancanza di lavoro e debiti, ché la felicità
ultimamente va via…come l’acqua, per rimanere in tema privatizzazione.
Insegnateci, coraggio: serve procurare ‘felicità’ o consapevolezza,
tra i lettori? Facciamo alcuni nomi dei buontemponi felici costi quel che costi?:
il felicissimuS Vittorio Sgarbi, il felicione Benito Urgu e la
feliciotta Michela Murgia, l’incomprensibile felice -due volte- (sarà
stato il tête-à-tête con Briatore?) Felice Floris, i felici Giorgio
Pisano con Francesco Abate. E altri buontemponi ancora.
Bontà nostra, compagni miei di resistenza intellettuale: abbiamo
sempre avuto il Sacro Graal in casa e non ce ne siamo mai accorti.
Che gran coglioni.
“E adesso siam pronti alla morte?” per ‘Il dialogo’ di Giovanni Sarubbi:
http://www.ildialogo.org/ poesia/IsolaNera_1321368905. htm
*Articolo ricevuto dalla Scrittrice: Giovanna Mulas
GRAZIANO CECCHINI (12-11-2011): FONTANA DI TREVI BLINDATA E IO….CON UNA SCORTA INASPETTATA!
PER LE 19,00 DI OGGI ( 12 NOVEMBRE 2011 ) E’ PREVISTA UNA RI-EVOCAZIONE DELLA MITICA “FONTANA ROSSA DI TREVI” (2007).
AD ANTICIPARLO E’ STATO LO STESSO GRAZIANO CECCHINI (ROSSOTREVI).
L’EVENTO PUO’ ESSERE SEGUITO SU: http://www.mirorenzaglia.org/ .
PER IL MOMENTO LA SITUAZIONE E’ DAVVERO “CURIOSA” O – SE VOGLIAMO – DIVERTENTE…
…Dalle 15.47 di oggi in poi, Fontana di Trevi è diventata pian piano una piazza blindata.
Una ventina di polizia municipale, 4 o 5 carabinieri e un numero imprecisato della Digos sono gli unici che riescono a transitare tranquillamente intorno alla Fontana.
Chiunque, turisti di tutte le età compresi, viene tenuto lontano dalla vasca.
Ed io, in compenso, che volevo fare una bella passeggiata per il centro, ho scoperto che, forse, mi è stata assegnata una scorta: cinque poliziotti che discretamente seguono ogni mio passo.
Ormai l’Arte fa veramente paura e la nano politica pensa di fermare le grandi idee con blocchi arbitrari delle manifestazioni e con blocchi preventivi al limite della legalità.
Roma, 12.11.2011 ore 16.10
Graziano Cecchini
L’ARTICOLO CONTINUA SU:
http://www.mirorenzaglia.org/2011/11/graziano-cecchini-in-cronaca-diretta-da-fontan-di-trevi/
QUANDO LA LETTERATURA “SI FA” IMPEGNO SOCIALE
Vi segnaliamo l’uscita dell’ antologia ‘Mosaico di Emozioni’ (Aliberti Editore 2011) dove, oltre ad una favola inedita della scrittrice Giovanna Mulas – pluricandidata al Premio Nobel e amica di questo blog – , è possibile leggere scritti di Carlo Azeglio Ciampi, Tania Cagnotto, Don Antonio Mazzi, Aldo Montano, Valeria Collevecchio, Antonio Rossi e altri personaggi della cultura, politica, sport.
I fondi raccolti dalla vendita dell’antologia sono destinati alla realizzazione di Casa Zizzi, Centro per l’accoglienza ed il recupero di bambini e ragazzi con problematiche familiari e sociali:
*Per aquistare il libro: http://www.ibs.it/code/ 9788874248360/mosaico- emozioni.html
**Per avere maggiori informazioni sull’Antologia e sull’Editore: http://www.alibertieditore.it/?pubblicazione=mosaico-di-emozioni