Gen 15, 2012 - AZIONI DINANIMISTE    No Comments

DINANIMISMO, PER UN FUTURO LIBERO DA TUTTE LE MAFIE: SOSTENIAMO IL GIORNALISTA GIOVANNI TIZIAN!!!

imagesCA0WZWV7.jpgIn un articolo di Carmen Vogani, tratto da Mediapolitika.com, è possibile leggere tristemente quanto segue:

È un Paese malato il nostro. Un posto dove se fai il tuo mestiere, e se lo fai bene, rischi. Anche al Nord e perfino nella civilissima Emilia Romagna. Così Giovanni Tizian, giornalista precarico di 29 anni, paga pegno. Gli hanno assegnato la scorta perché le sue inchieste sulle mafie al Nord sono scomode. Alla mafia non piace quello che scrive e l’ha minacciato di morte. Quella stessa mafia che per anni al Nord ha camminato su un muro di gomma. E ci cammina ancora. Giovanni l’ha fatta vacillare, con la professionalità che pochi giornalisti mettono in campo.

Si è laureato in Criminologia con una tesi sulle ramificazioni internazionali della ’ndrangheta, e dal 2006 scrive sulla Gazzetta di Modena. Collabora anche con i quotidiani online Linkiesta.it e Lettera43.it e con il mensile Narcomafie. Fa parte di “daSud”, associazione antimafia con sede a Roma costituita nel 2005 da giovani emigranti meridionali che non hanno intenzione di lasciare le loro terre in mano alle cosche.

Giovanni ce l’ha nel sangue l’onestà. Suo padre, Peppe Tizian, è stato ucciso dalla ’ndrangheta il 23 ottobre del 1989. Era nato a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, ed era un funzionario di banca integerrimo. Uno che faceva bene il suo mestiere. Per questo l’hanno ammazzato a colpi di lupara quando aveva 36 anni. Nessuna giustizia per il suo omicidio, come troppo spesso accade quando sono le mafie a decidere chi resta e chi deve andare via per sempre.

Il fatto è che le mafie decidono pure al Nord. Proprio lì, dove il tessuto economico è miele, fanno gli affari più appetitosi. Giovanni ha il vizio di dire la verità e così ha deciso di raccontare come stanno le cose. Lo ha fatto con un libro: Gotica. ’Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea, e ha deciso di pubblicarlo con Round Robin, una casa editrice indipendente. “Non penso che un giornalista possa cambiare il mondo, ma credo nell’utilità sociale del mestiere di giornalista” dice Giovanni Tizian. E che ci crede veramente lo si capisce leggendo Gotica, pagina dopo pagina. Voto di scambio, corruzione, usura, pizzo, droga, incendi e minacce. Il suo libro è uno straordinario contributo per chi ha voglia di sapere, senza filtri, che le mafie hanno fagocitato interi settori dell’economia settentrionale.

Ma Giovanni Tizian non è solo. Con lui c’è l’Italia più bella. Una scorta popolare e civile che in poche ore ha aderito alla campagna “Io mi chiamo Giovanni Tizian” (per aderire: iogiovannitizian@dasud.it) lanciata dall’associazione daSud: “Insieme non indietreggeremo di un solo passo” scrive l’associazione antimafia, perché “la sfida che i clan hanno lanciato a Giovanni è una sfida lanciata all’Italia che resiste e che vuole cambiare”. Giovedì la vicenda di Giovanni è stato il quarto argomento più discusso a livello nazionale su Twitter: #Giovanni Tizian, #nonlasciamolosolo e #iomichiamogiovannitizian hanno viaggiato alla velocità della luce.

“La politica ha cancellato la parola mafia dal vocabolario pubblico, l’informazione ha finto di non vedere, le associazioni e i movimenti hanno sottovalutato” dice Danilo Chirico, presidente di daSud (e autore insieme ad Alessio Magro del libro ‘Dimenticati. Vittime della ‘ndrangheta’). Così Giovanni ha scritto spesso “in solitudine”, “una solitudine doppia, inaccettabile: quella di chi racconta una verità che nessuno ha la voglia o l’onestà intellettuale di sentire – continua Chirico – e la solitudine di chi fa il giornalista con passione, rigore, professionalità. Ma lo fa da precario”. ( Continua: su: http://www.mediapolitika.com/?p=1376 )

Pertanto, alla luce di tutto questo e in qualità di Movimento che si prefigge di sostenere e di parlare all’Uomo per mezzo dell’Arte e della Poesia, abbiamo deciso di manifestare, sia moralmente e sia mediaticamente, tutto il nostro sostegno al giornalista Tizian e a chi come Lui, ogni giorno, si batte in difesa della giustizia e della libertà.

Quindi, preghiamo tutti i nostri Lettori di dare massima diffusione a questa notizia e, di seguito, rilanciamo un’azione del dinanimismo che risale al 26-12-2009 e che, purtroppo, risulta essere ancora molto attuale.

*ZF

*per La redazione del dinanimismo

 

PRIMA AZIONE DINANIMISTA

 


 

*PIANGE IL CIELO

 

Remix di Zairo Ferrante de “La pioggia nel pineto” di Gabriele D’annunzio

*Versi inseriti nel libro del medesimo Autore: “I bisbigli di un’anima muta” CSA-editrice (2011)

 

Taci. Su l’uscio

 

de la porta non odo

 

rumori che dici

 

naturali; ma odo

 

suoni nuovi

 

che parlano gocciole e tinniti

 

lontani.

 

Ascolta. Piove

 

dalle nuvole grigiastre.

 

Piove sulle lamiere

 

secche e rossastre,

 

piove sui palazzi

 

metallici ed irti,

 

piove sui mirti

 

dell’insegna del bar,

 

sulle catene fulgenti

 

d’anelli accolti,

 

su i fusti folti

 

di liquidi aulenti,

 

piove su i nostri volti

 

stanchi,

 

piove su le nostre mani

 

ruvide,

 

su i nostri vestimenti

 

ingrassati,

 

su i tristi pensieri

 

che l’anima annega

 

serena,

 

su la favola bella

 

che ieri

 

t’illuse, che oggi m’illude

 

o padrone.

 


 

Odi? La pioggia cade

 

sul solitario

 

asfalto

 

con clippettio che dura

 

e varia nella nebbia

 

secondo le pozze

 

più alte, men alte. (vv. 39)

 

Ascolta. Risponde

 

al canto il pianto

 

delle Madri

 

che la piovra silenziosa

 

ricatta,

 

né il ciel cinerino.

 

E il mitra

 

ha un suono, e il fucile

 

altro suono, e il pugnale

 

altro ancora, stromenti

 

diversi

 

per innumerevoli morti.

 

E immersi

 

noi siamo nell’aria

 

malvagia,

 

di giuste genti morenti;

 

e il tuo volto austero

 

è molle di lacrime

 

come quelle mamme,

 

e i tuoi capelli

 

brillano come

 

i laghi ghiacciati,

 

o creatura risorta

 

che hai nome

 

Falcone.

 


 

Ascolta, ascolta. L’accordo

 

della vile politica

 

a poco a poco

 

più sporco

 

si fa sotto il pianto

 

che cresce;

 

ma un canto vi si mesce

 

più roco

 

che di laggiù sale,

 

dall’umida strada remota.

 

Più sordo e più fioco

 

s’allenta, si spegne.

 

Solo una nota

 

ancor trema, si spegne,

 

risorge, trema, si spegne.

 

Riparte e s’ode la voce dal mare.

 

Or s’ode su tutta la terra

 

crosciare

 

l’argentea pioggia

 

che spegne

 

l’ira tramandata

 

secondo la progenie

 

più triste, men triste.

 

Ascolta.

 

La figlia della piovra

 

è muta; ma i figli

 

dell’uomo ricattato,

 

il futuro,

 

cantano in unanime gruppo

 

mai con voi, mai con voi!

 

E piove sulla tua tomba

 

Falcone.

 


 

Piove sulla tua ultima strada

 

si che par il ciel pianga

 

per il dolore; non morto

 

ma d’un tratto fatto vivente

 

par dal ciel tu esca.

 

E tutto il tuo canto è in noi fresco

 

aulente,

 

ed il cuor nel petto è come spada

 

intatta,

 

tra le palpebre gli occhi

 

son come proiettili in canna,

 

i denti negli alvèoli

 

son scintillanti luci di rabbia.

 

E andiam di strada in strada,

 

or congiunti or disciolti

 

(e il tuo ricordo prende vigor

 

ci allaccia i malleoli

 

c’intrica i ginocchi)

 

mai con voi, mai con voi!

 

E piove sui nostri volti

 

arrabbiati,

 

piove sulle nostre mani

 

serrate,

 

su i nostri vestimenti

 

puliti,

 

su i futuri pensieri

 

che l’anima schiude

 

novella,

 

su la favola bella

 

che ieri

 

t’illuse, che oggi m’illude

 

e continua

 

o Falcone.

 

AZIONE DINANIMISTA PER UN 2010-3010 LIBERO DA OGNI SFRUTTAMENTO E DA TUTTE LE MAFIE:

“Come D’annunzio e Ermione si ritrovarono di colpo immersi in una natura viva e nascosta che li avvolgeva e che prendeva forza da ogni loro passo, così noi ci ritroviamo immersi in una società carica e satura di soprusi e di crimini che prendono forza da ogni nostra azione illegale, anche la più banale.
Ecco che il DinAnimismo invoca la forza della Poesia (Noi non abbiamo armi, ma solo parole e anima da scagliare contro i nostri nemici) per risvegliare le Anime assopite e ferite dalla superficialità, con la speranza che questo risveglio possa portare gli uomini a unirsi e opporsi, unanimemente, alla deriva societaria di cui siamo sicuramente tutti spettatori e, probabilmente, anche fautori. Auspicando, così, un’era (2010-3010) libera da ogni sfruttamento e da tutte le mafie.”

Zairo Ferrante (26/12/2009)

Versi dalla Francia di Laura Mucelli, Traduzione di Betti Castagnoli, Quadro di Maurizio Cesarini

 

untitled.pngLa Cité des songes cristallins
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La nuit
la glace cède l’espace
à la Cité séculaire
qui se réveille
au cœur de l’Esprit
libérant le Temps
qui l’opprime
Le Voyage s’amorce
sous les roulements de l’âme
qui résonne
dans les profondeurs océanes
Derrière le miroir fragile
l’Amour danse
dans l’Allégorie
La lumière est ciselée
de Bleu intense
et la Voix respire
dense d’émoi
L’instant est éternel
car il se reNouvelle.

La Città dei sogni cristallini

La notte
il ghiaccio cede lo spazio
alla Città secolare
che si risveglia
nel cuore dello Spirito
liberando il Tempo
che l’opprime
Il Viaggio s’avvia
sotto i rullii dell’anima
che risuona
nelle profondità oceaniche
Dietro lo specchio fragile
l’Amore danza
nell’Allegoria
La luce è cesellata
di Blu intenso
e la Voce respira
densa di emozione
L’istante è eterno
perché egli si rinNovella.

– Laura Mucelli Klemm, Provvidenza 27-12-2011

– Dédié à l’œuvre de Maurizio Cesarini, Atempora,un tableau qui m’a émue dès le premier regard.

-Tradotta da Betty Castagnoli, la mia Umiltà, dolce Poetessa sorella, in dono.

Tutti i diritti riservati agli autori.

*Versi, traduzione e foto del quadro ricevuti direttamente dalla poetessa Mucelli.

VERSI DI GIANCARLO FATTORI

p044_1_01.jpgRAMO SECCO

di Giancarlo Fattori


“Vieni a tendermi la mano,

ascoltami  nel vuoto che m’è di fronte:

sei sordo al lamento, al baratro.

 

Dorato risplende il sospiro del buio,

luce di lampione nella nebbia,

la tua mano: un tumulo arcaico.

 

Scompare il ruscello nel volto di pietra,

e la mia pelle antica, scolorita al sole,

sgocciola sangue e seme, fecondando il terreno.

 

Di nuovo il sonno, l’erba selvatica tra i sassi,

lo sguardo esangue che mi cattura

lontano dal fuoco, immenso nel tempo.

 

La paralisi tesse il mio cammino

ornato dei mattini lamentosi:

una guglia che svetta sola tra le nubi.

 

Mi denudi i sensi ad ogni risveglio,

fino a sciogliersi in pianto

il tocco delle dita dentro l’anima.”


*VERSI RICEVUTI DIRETTAMENTE DALL’AUTORE


**QUADRO: “Il mattino” di Antonio Fontanesi, postato dalla Redazione e tratto liberamente da: http://www.donmilanicolombo.com/colombo/appunti%20per%20il%20sito/il_mattino_.html

LA PRO-LOCO FERRARA/ESTENSE.COM: UN BINOMIO DA SOSTENERE.

panoramica-oratorio2.jpgCon questo comunicato il Movimento dinanimista intende sostenere l’Iniziativa “Adotta un monumento”, promossa dalla Pro-loco Ferrara e dal quotidiano on-line, libero e sempre attento, Estense.com.

“Questo progetto nel 2011 si è dedicato all’Oratorio dell’Annunziata, scrigno di estrema bellezza e di grande importanza storica.
Ora la Pro Loco si rivolge a Estense.com e ai suoi lettori per lanciare un sondaggio tra i ferraresi per scegliere quale monumento della nostra città ha più bisogno di essere valorizzato. E in che modo la Pro loco adotta un monumento? “Principalmente ogni qual volta organizziamo una manifestazione, una rassegna o qualsiasi attività – continua Susanna Tartari -, la sensibilizzazione al monumento viene attuata attraverso comunicati stampa o con citazioni nel materiale prodotto per la promozione dell’evento stesso. In secondo luogo, attraverso Pro Loco Ferrara, si cerca di raggiungere quelle istituzioni o quelle realtà, che con le loro offerte potrebbero contribuire al restauro del sito, dando la possibilità di aprirlo al pubblico. Terzo, ma non meno importante, viene pubblicato un comunicato sul sito www.prolocoferrara.it. Per il 2012 vorremmo condividere con voi, attraverso lo spazio concesso da questa testata, la scelta del monumento da adottare”.
Molti sono i siti d’interesse storico che impreziosiscono Ferrara. Tra questi il consiglio direttivo dell’associazione ne suggerisce cinque, tutti papabili per l’adozione 2012: Palazzina ex Mof; Campanile del Duomo; Chiesa di San Giuliano; Chiesa di San Paolo e Torre dei Leuti; Basilica e Organo di San Francesco.”… CONTINUA SU http://www.estense.com/?p=189482

E’ POSSIBILE RICHIEDERE IL SECONDO NUMERO DE “IL MULO DINANIMISTA” RIVISTA UFFICIALE DEL DINAMISMO

Nel 2° numero (gennaio 2012) de “IL MULO logo new 2.jpgDINANIMISTA” è possibile leggere gli scritti di: Giovanna Mulas, Beppe Costa, Girolamo Melis, Carlos Sanchez, Giustina Bellucci, Adriana Scanferla, Maria Teresa Sica, Marco Nuzzo, Gioia Lomasti, Francesca Lulleri, Marino Lombardi.

Redazione della rivista “Il mulo dinanimista”:


Direttore Editoriale
Roberta Murroni


Coordinatore poetico-letterario
Zairo Ferrante


Grafica e impaginazione
Simone Amorino


– PROSSIMO NUMERO luglio 2012 –

Buona lettura e, nel caso in cui approviate l’iniziativa, Vi chiediamo solo un minuto del Vostro tempo per inviare questo messaggio ai Vostri amici.

Prima ed unica rivista ufficiale del Dinanimismo.
sito web http://ilmulodinanimista.wordpress.com/

scrivici a mulodinanimista@gmail.com se vuoi riceverla

…scopri come scrivere per il 3° numero!
http://ilmulodinanimista.wordpress.com/scrivi-nella-rivista/

BUON 2012… AUSPICANDO UNA “POESIA” SEMPRE PIU’ AL SERVIZIO DELLA COLLETTIVITA’ E SEMPRE MENO SFRUTTATA DAI SINGOLI UOMINI.

carlos sanchez,buon 2012,enrique molina,Nell’augurarvi buon 2012 vi regaliamo una spledida riflessione di Enrique Molina, segnalataci dall’Amico e Poeta argentino Carlos Sanchez, auspicando, per il prossimo futuro, UNA “POESIA” SEMPRE PIU’ AL SERVIZIO DELLA COLLETTIVITA’ E SEMPRE MENO SFRUTTATA DAI SINGOLI UOMINI.

La Redazione del Dinanimismo

“Se la poesia smette di essere un atteggiamento totale, una formula di cacciatori di teste confabulati nel pericoloso compito di recuperare la purezza essenziale della vita, se non rinchiude nel suo seno tutte le potenze dell’amore, della rivoluzione, e non è assolutamente incompatibile con quanto significhi servitù, dimestichezza, convivenza, arrivismo, finisce per essere ridotta a semplice manipolazione liturgica di resti fossili retorici, alla composizione di eleganti sonetti o di qualsiasi altra di quelle banalità decorative elaborate per l’ozio e la vigliaccheria.”

Enrique Molina (Buenos Aires, 1910  – 1997).

“Si la poesía deja de ser una actitud total, una fórmula de cazadores de cabezas confabulados en la peligrosa tarea de recuperar la pureza esencial de la vida, si no encierra en su seno todas las potencias del amor, de la revolución, y no es absolutamente incompatible con cuanto signifique servidumbre, domesticidad, convivencia, arribismo, acaba por verse reducida al simple manipuleo litúrgico de restos fósiles retóricos, a la composición de elegantes sonetos o de cualquiera otra de esas banalidades decorativas elaboradas por el ocio y la cobardía.”

Enrique Molina (Buenos Aires 1910 – 1997)


**FOTO “Maya 2012” postata dalla Redazione e liberamente tratta da: http://www.2012dayafter.com/2012DayAfterItaly/2012LaProfeziadeiMaya/tabid/490/Default.aspx


IL DINANIMISMO AUGURA A TUTTI UN BUON NATALE E UN 2012 SPLEDENTE E CORAGGIOSO!!!

normal_460OperaiManifattura.jpgBUON NATALE… BUON ANNO!!!

A VOI, CARI LETTORI, OFFRIAMO DELLE VECCHIE PAROLE, SEMPRE ATTUALI, CON IL SINCERO AUGURIO CHE LA FELICITA’, LA FORZA, LA GIUSTIZIA, L’AMORE E IL CORAGGIO; ACCOMPAGNINO SEMPRE LA VOSTRA VITA.

LA REDAZIONE DEL DINANIMISMO

*FOTO POSTATA DALLA REDAZIONE E LIBERAMENTE TRATTA DA: https://www.halleyweb.com/c002016/oc/oc_p_elenco_nofoto.php?x=2a7ed465e68a896d3747ccf6d4d8d448

GIROLAMO… TI RICORDI DI BEPPE (VIOLA)?

beppe viola,girolamo melis,jannacci,dinanimismoIL DINANIMISMO RENDE OMAGGIO A BEPPE VIOLA… tanta poesia ma… anche tanta sostanza!!!

Un giorno disse: Era uno che per sembrare un genio avrebbe dovuto essere completamente diverso.”

http://youtu.be/zeVwlu88b1w

RIDO
Autori: Enzo Jannacci, Girolamo Melis, Giuseppe Viola Edizioni: Impala , RCA

http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=994

http://youtu.be/7hG131zr4XA

Per il libro ” Quelli che… ” Dalai Editore, clicca qui: http://www.amazon.it/Quelli-che-boe-Beppe-Viola/dp/8860736153/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1324332706&sr=1-1

… PER LA SERIE: MICA VOGLIAMO MORIRE PROPRIO A NATALE??? di Girolamo Melis

TELETHONIZZATI DELL’ITALIA TELEVISIVA, RIBELLATEVI. DIVENTIAMO UNA FORZA!

di Girolamo Melis

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Per esempio, ti è venuto in mente che l’altroieri – quando scrivevo di M’erda e di Torta al Cioccolato – stavo dicendo qualcosa di grosso?
E che alludendo a “ottimismo” e “pessimismo”, intendevo parlare della Chiacchiera?
E che dunque il dilemma “M’erda-TortaAlCioccolato” riguardava qualcosa somigliante a questa malafedosa e vergognosa offesa al Natale Cristiano, chiamata
“Bontà” col Timer Telethon.
E riguardava l’ipocrisia
della cosiddetta “Ricerca Scientifica”.
E riguardava l’indicibile business
dell’Associazionismo sulle spalle dei Deboli.
Insomma, amici, parlavo di Andicap.
Parlavo – dopo le lotte e i fallimenti degli anni scorsi, con Vincere!, con Dài!, con Tuttinpiedi!, e con “Io mi prendo cura di te” – parlavo, per fare solo un esempio, dell’indifferenza di questo nostro ex-Popolo verso l’immenso Popolo di Paraplegici e dei Tetraplegici. Le cui schiere, ogni anno, si infoltiscono di almeno 1500 nuovi deboli grazie alle Lesioni Spinali che né la Ricerca “scientifica” né la mitica OMS né la criminale Industria Farmaceutica hanno INTERESSE a studiare, curare, riparare, guarire.
Di questo parlavo.
E, dopo sei-sette anni perduti, voglio tornare a parlare di Fare Politica. Fare Politica della Cura e della Guarigione. Del diventare una Forza. Dell’uscire dalla solitudine dell’isolamento delle case, dei “lavori” assegnati per quote sociali, del non contare niente e dell’arrendersi.
Dobbiamo diventare una Forza.
Venire eletti in Parlamento.
Conquistare il Diritto di legiferare.
Imporre scelte Economiche, Imprenditoriali, Mediche.
Non venire a patti con i “Partiti” delle svergognate ideologie.
Non chiedere più a nessuno.
Non scendere a patti ma far pesare Forza Contrattuale.
Contare.
Come si fa? Ma scherziamo?!
Ci si incontra tra persone non chiacchierone, non burocratiche, non arriviste, non segaiuole. Si stanano i ricchi che hanno un andicap in casa, in famiglia, negli affetti, e si incoraggiamo a battersi insieme agli altri deboli, che sono, siamo, tuttinpiedi, fortissimi.
E mai, mai più “separati” da quelli che camminano, da quelli con altri andicap, dai tanti altri “deboli”, dai tanti altri emarginati e, sì, dalle Famiglie.
Si forma un Gruppo Dirigente per un Primo Programma.
Si fa un Organigramma dei Ruoli, delle Responsabilità e degli Impegni, Un Board d’Impresa.
Si incomincia a creare Lavoro. E si comincia a lavorare.
Si incomincia a fare Politica. E si comincia a imporre la nostra Potenza, le nostre Idee, con i nostri grandi Compagni di Viaggio.
E, da subito, mettiamo le carte in chiaro sulla menzogna della “Ricerca Scientifica” e sulla verità di ciò che è possibile fare.

(alla prossima puntata)…

… SCRITTO POSTATO DALLA REDAZIONE E LIBERAMENTE TRATTO DA: http://girolamo.melis.it/2011/12/telethonizzati-dellitalia-televisiva.html

JANIS JOPLIN… secondo Giancarlo Fattori

janis_joplin.jpgJANIS
 
Appoggia i braccialetti sul comodino,
lasciali tintinnare nel buio,
lascia che siano loro a parlare di te:
 
non la bottiglia vuota,
non le tue suppliche d’amore, cadute nel vuoto,
non la carta vetrata della tua voce, un lamento,
 
e non di certo quella lacrima, che nessuno vede.
 
Come uno straccio sporco cadesti,
le tue labbra baciarono la polvere.
 
Avrei voluto trascorrere con te quella notte,
mi avresti cantato quella canzone, sai,
soltanto per me, usando come strumenti musicali
le tue collane, i tuoi anelli di pietra colorata,
le mie mani, i miei piedi, la mia pelle calda di te.
 
T’avrei presa per mano e,
correndo a piedi nudi nella notte,
t’avrei fatta volare, come in un dipinto di Chagall.
 
Non è quella siringa che parla di te,
non c’entra nulla con te, non ha suono né poesia.
Non è nemmeno una canzone d’amore,
da urlare a quell’uomo che non ti ascolta.
 
Cantala a me, quella canzone.
Sempre ti sento, e sempre attendo:
che tu giunga al mio letto,
che tu mi prenda per mano,
che tu mi faccia volare con te,
come aquilone.
 
Senza quella lacrima, che nessuno vedrà mai.
 
 
Giancarlo Fattori.

**Versi e foto di Janis Joplin ricevuti direttamente dall’Autore.
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