Il dinanimismo presenta Maria Grazia Cicala con la sua poetica del e nel design ( … e dissertazione sulle foto di Tokujin Yoshioka e dello studio “GumDesign” )

La poesia nel Design

(di Maria Grazia Cicala)

– Consigli per godersi appieno l’articolo : cliccare sulle foto e ingrandirle!!! –

 

“Sia compito dell’artista trovare il significato poetico delle cose” (Anish Kapoor)

 

Poesia visiva, progettazione fiabesca e barocca, dilatazione labirintica degli spazi e delle sensazioni

Designer che si distinguono per la dimensione organica, emozionale e individuale della propria ricerca, che privilegiano suggestioni psicologiche, materiche e sensoriali rispetto a un design e un’architettura più razionali. La razionalità colpisce la mente, i valori e le emozioni vere invece colpiscono il cuore. Le emozioni influenzano in ogni momento il nostro modo di agire e di pensare, condizionando il nostro comportamento. Qualunque cosa facciamo o pensiamo è permeata dalle emozioni, le quali sono inseparabili dal processo cognitivo. Le emozioni modificano anche il modo in cui ci occupiamo e ci relazioniamo con gli oggetti.

(FOTO01) Stupire ed emozionare per rendere eterno un progetto nel tempo: Tokujin Yoshioka è uno dei designer più abili nell’emozionare e lo fa manipolando la materia con una poetica che affonda le radici nella tradizione giapponese e nella sua collaborazione con Shiro Kuramata e Issey Miyake. Ha fatto parlare di sé per le sue installazioni evocative di fenomeni naturali. Valorizza i materiali sovvertendone l’uso riproducendo con capacità visionaria: nebbie, piogge, vento, aurore, acqua, nuvole e raggi di sole. Il suo lavoro è figurativo e simbolico, grande esploratore e reinventore della materia. Il suo è un lavoro iconografico, simile alla scrittura giapponese. (FOTO02) – (FOTO05)

FOTO01

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Crystalized pieces rappresenta una collezione onirica di oggetti in cristallo frutto di un’indagine sulla dipendenza reciproca che esiste tra i ricordi umani e i fenomeni naturali. Usando questo concetto come sua ispirazione creativa, cerca di creare un nuovo ritratto della natura, colpendo

 

FOTO02

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l’immaginazione dello spettatore. I pezzi assumono la casualità e l’imprevedibilità della natura ed esprimono un livello di bellezza che supera l’immaginazione umana. Le sue creazioni, solo in apparenza semplici, sono il risultato di un preciso fervore mentale teso a trasferire in un prodotto finito, una primordiale intuizione poetica. E’ così che le sue creazioni ci comunicano qualcosa di inatteso, seducente e meraviglioso. (FOTO03)

FOTO03

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Rainbow Church è un’installazione ad alto effetto scenografico che gioca con prismi di luce per creare uno spazio vuoto pervaso solo dai raggi di arcobaleno. L’effetto è realizzato grazie all’utilizzo di una vetrata di 8 metri, composta da 500 prismi di cristallo. Il visitatore è coinvolto in un sentimento di contemplazione profondo e meditativo. L’ispirazione ha come riferimento la Chapelle du Rosaire a Vence, progettata e decorata da Matisse, famosa per le sue vetrate, piene di luce e colore. (FOTO04)

FOTO04

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Tokujin Yoshioka con PRISM table cattura scorci del visibile trasformandoli in un nuovo sublime che accende la percezione dell’invisibile e scatena l’immaginazione. Con PRISM, fa sì che il visitatore-osservatore possa specchiarsi e nello stesso momento riflettere la sua immagine intorno. Quasi un’aprire una connessione specchio/anima! Lo specchio, incarna una valenza negativa o positiva secondo i casi: in esso ci si perde e ci si riconosce, si scopre ciò che è fugace (la bellezza) e si intuisce ciò che è eterno (l’essere), si distingue il dissimile dal simile. (FOTO06)

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Un mondo altamente poetico quello delle Trasparenze…e di atmosfere rarefatte… (FOTO07)

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Dinamicità, trasformabilità versatilità, ironia, gioco, sono le caratteristiche comuni a tutti i progetti dello studio GumDesign. La ricerca è sui nessi inusuali fra alto artigianato, cultura materiale e contemporaneità puntando, in particolare, su materiali di grande tradizione, ma superati: argento, rame, marmo, alabastro, ghisa, ceramica, cristallo.

“Il primo momento creativo, dipende dal sogno…il sogno, attraverso un disegno che possa essere coinvolgente e comprensibile; è molto importante saper coinvolgere emotivamente, progettare e sognare procedono insieme; immaginare ideare inventare creare qualcosa di nuovo implica una tensione emotiva che altro non è che sogno! e rimane il sogno di ogni designer ideare un oggetto che possa creare un rapporto privilegiato ed emozionale!” (Gumdesign)

 

OGGETTI AUTONOMI: paesaggi evanescenti inconsapevolmente sensibili. Gli oggetti, mettono in evidenza il loro lato poetico, in una condizione solo apparentemente inanimata. Sono “oggetti autonomi” che nascono in modo spontaneo, come idee e immagini che solo in un secondo tempo prendono forma, in una visione platonica del processo creativo. Quasi per magia escono da corpi e menti, raccontano storie di coinvolgimento ed emozione, ricercano il punto di contatto con l’umano. (FOTO08) – (FOTO09)

FOTO08

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Il tema del “sogno” viene affrontato osservando il processo onirico, la successione di strati ed episodi in Strati temporali. Il momento legato all’etereo e all’anima, leggero e lontano dalla materia, viene affrontato per successione di strati e di episodi scollegati tra loro in apparenza ma che sono rielaborati in modo da farne una storia: l’Oggetto.

FOTO09

FOTO09

Il Sogno è il legante la stratificazione le storie, l’atto costruttivo è dato dall’unione degli scarti di lavorazione del marmo: contrapporre alla leggerezza del sogno la pesantezza dell’Oggetto, un sasso. Esso è l’elemento costitutivo del fiume, arrotondato e levigato dal tempo e dall’azione dell’acqua; si collega formalmente a questa ricostruzione onirica per strati temporali e definisce la nuova serie di oggetti, da vaso a contenitore, da centro tavola a portafrutta e portaoggetti. (FOTO10)

FOTO10

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Il paesaggio della tavola come visione pittorica traslata nella terza dimensione che ritrae oggetti inanimati: SOGGETTI SMARRITI, bottiglie, ciotole, centro tavola che composti diventano i veri attori della scena. Un paesaggio che si trasforma fisicamente in figura umana, veicolo di analisi e comunicazione dell’interiorità. Una figura femminile, reinterpretazione delle “kokeshi”, bambole giapponesi che venivano donate come segno di buon auspicio. (FOTO11) – (FOTO12)

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Prodotti multisensoriali, che raccontano una storia e lavorano più sulla poetica delle cose che sull’estetica delle forme, questo il loro fascino questo il mondo di GumDesign! (FOTO13)

 

 

FOTO12

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FOTO13

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La vera nuova sfida di oggi, è riuscire a raccontare tanto con poco, lavorando di più sulla poetica delle cose che sull’estetica delle forme e ottenendo spazi che dialoghino con l’ospite. Penso dunque al Design come all’arte di comunicare attraverso gli oggetti. Comunicare un’emozione, attraverso quegli stimoli che insieme compongono il prodotto: la forma, il colore, le finiture, la funzione, il suono, il profumo e l’immagine.

 

Poesia e Sogno…la scelta di fondo creativa dei due Designer.

*Articolo e Foto ricevute direttamente da Maria Grazia Cicala tramite e-mail e pertanto tutti i diritti restano di proprietà degli Autori.

Il dinanimismo presenta Maria Grazia Cicala con la sua poetica del e nel design ( … e dissertazione sulle foto di Tokujin Yoshioka e dello studio “GumDesign” )ultima modifica: 2014-09-19T18:01:24+02:00da zairo-ferrante
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