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Il dinanimismo Augura a tutti i Lettori un sereno Natale e uno splendido 2016… con Giuseppe Ungaretti e Cafiero Filippelli

6NATALE

di Giuseppe Ungaretti

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare

Napoli, il 26 dicembre 1916

**IMMAGINE QUADRO DI CAFIERO FILIPPELLI POSTATA DALLA REDAZIONE E LIBERAMENTE TRATTA DA: http://www.artealivorno.it/filippelli/

Nov 21, 2015 - NOTIZIE SU E DAL DINANIMISMO, RECENSIONI DEL DINANIMISMO, VETRINA D'ARTE DINANIMISTA    Commenti disabilitati su La poesia di Giancarlo Pontiggia: Un esempio di coerenza e di continua ricerca dell’essenziale.

La poesia di Giancarlo Pontiggia: Un esempio di coerenza e di continua ricerca dell’essenziale.

copDi seguito riportiamo alcuni versi ( tratti dal web ) del Prof. Giancarlo Pontiggia, una tra le “voci poetiche” più autorevoli del secondo novecento italiano. Parole che non cedono mai il passo al pessimismo, al lamento e all’autocommiserazione.

Una poesia limpida che accompagna  lettore tra i sentieri della propria anima. Un invito a godere dell’istante, dell’attimo irripetibile in grado di piegare e segnare l’inevitabile scorrere del tempo. Tempo che deve essere speso e non sprecato. Vita che deve essere vissuta e non rimpianta.

Un esempio di coerenza e di continua ricerca dell’essenziale. Tutto questo, e non solo, vive e si moltiplica nella poesia del Giancarlo Pontiggia, il “Maestro nascosto”.

Zairo Ferrante

 

Nella polvere di un noto confine

 

Scrivi celato

fra i rametti del cuore; serba

doni umili, suoni

sussurranti come una preghiera; dì

quello che devi, custode

dei nomi e dei semi, nelle estati

che verranno

(e negli autunni piovosi, nelle ruggini

del tempo)

– resta

nella polvere di un noto

confine.

Al lettore

 

Viandante, che trai il tuo passo

per caso presso questo

margo appartato,

tra i fichi, i peschi, le ombre

odorose della grande estate

pensa che qui sovrastano,

ai confini di un campo assediato,

cieli più intensi e profondi

del tempo che infierisce con

orrendi oh non più presagi, ma

con fionde, con ferite, clangori

e lenti affioramenti

di miasmi e di occhi

infelici, lesi, tra soglie invase

che nessuno più onora

perché il tempo non è che la metà

brutale, paurosa dei pensieri

che sfiorano in questo mese

di agosto che avanza le nere

capitali del mondo colpito

dove anche tu, già ormai oltre

il cancello mortale dei miei versi,

appari tra la fine di un secolo scuro

e un altro ancora ignoto, troppo, per noi

viventi e non viventi

nel legno minaccioso delle stanze

quando ancora premono le forze

della vita che chiama, chiama

e dice: resta, non fuggire,

guarda!

 

Lascia un segno nel celeste pomeriggio

 

Lascia un segno nel celeste pomeriggio,

brucia un’altra volta, passa

ombra di terra salvata dal fuoco,

da una forza più lenta, scura e sacra.

Niente è più arduo di cio che appare

semplice, affondato in un ginocchio

che sanguina, o nella polvere di un viottolo

che si curva per sempre, verso

un altro confine, quando

un fumo indiano sale, nell’aria

spessa e odorosa, e già diviene potenza

di una nuvola sposa. Ma chi cammina

con passi solitari, tra ombre, nel soffio

remoto di fruscianti mattine, e trova

spighe di nomi, nubi, splendori

di una vita lontana, pensa

alle api silenziose, erranti in una

personale arcadia,

e già forza

i cancelli di un buio più estremo.

Nomi stordenti e felici

di un cuore ormai severo, siete

alle soglie immemori, sul primo gradino,

in un tempo fisso, nel punto imo.

 

*VERSI POSTATI DALLA REDAZIONE DEL BLOG E LIBERAMENTE TRATTIDA: http://www.italian-poetry.org/Pontiggia.htm

 

**BIOGRAFIA DI GIANCARLO PONTIGGIA: https://it.wikipedia.org/wiki/Giancarlo_Pontiggia

 

***IMMAGINE TRATTA DA: http://www.ibs.it/code/9788868570231/pontiggia-giancarlo/origini-poesie-1998.html

ABBRACCIANDO PARIGI e LA FRANCIA… CONTINUIAMO A CREDERE NEL NOSTRO PRESEPE

ABBRACCIANDO PARIGI E LA FRANCIA… CONTINUIAMO A CREDERE NEL NOSTRO PRESEPE

di

Zairo Ferrante

parigi-attentati22-413x252Era solo questione di pochi giorni e poi la maggior parte di noi avrebbe iniziato a preparare, come sempre, il proprio Natale.

Un Natale fatto di speranze, di auguri e di fiducia nel futuro; un Natale costruito con simboli, religiosi e non, ormai millenari.

Tradizione consolidata negli anni che, inevitabilmente, ha contribuito a plasmare il nostro essere e sentirsi  italiani.

E invece no, quest’anno non sarà la stessa cosa, in questo momento è nostro obbligo mettere da parte il Natale e stringerci attorno alla Francia, vittima di uno degli attentati terroristici più atroci che la storia ricordi. E quando dico atroce non mi riferisco solo al numero di vittime, che pure ha il suo peso, ma mi riferisco anche e soprattutto alle modalità con il quale è stato ideato e consumato.

Un attacco organizzato, volutamente indirizzato contro uomini, donne e bambini, tutti innocenti.

Un’azione spietata condotta con lo scopo di veicolare un messaggio: ” in dieci possiamo terrorizzare e bloccare Parigi, in mille l’intera Francia, in un milione il Mondo”.

Ed ora cosa fare? Come reagire?

Beh, sicuramente mi auguro che le Autorità Italiane insieme a quelle Europee e Mondiali mettano da parte i loro dissapori e facciano tutto quello che deve essere fatto al fine di rendere questo Mondo più sicuro ( perché è inutile negarlo, siamo dinanzi ad uno scontro tra civiltà che mina l’intero Pianeta ), in nome della democrazia e nel rispetto delle molteplici culture che rappresentano le fondamenta di ogni singolo Popolo e Stato.

Invece noi? Cosa possiamo fare noi semplici Cittadini? Noi Popolo Italiano?

Innanzitutto essere fedeli a noi stessi e alla nostra storia. Prendere atto della nostra grandezza culturale e continuare a essere Italiani.

Quell’essere Italiano che il resto del mondo ci invidia. Quell’essere Italiano che ci ha fatto amare da tutti.

Un pesante dovere morale, ma anche il più grande dono, lasciatoci in eredità dalla nostra Cultura.

L’obbligo di non cedere alla tentazione di abbracciare stupidi luoghi comuni intrisi di razzismo, ma di continuare dritti per la nostra strada, quella dell’uguaglianza, dell’ostinata ricerca della Pace e della Speranza.

Una speranza che quest’anno, più di altri, dovremo riversare anche nei nostri Presepi, convinti e consapevoli di non essere soli.

Confidando che nel Mondo, tra brutture e atrocità, esistono ancora persone che pur non credendo nel Presepe la pensano come noi.

Creature, come la giovanissima poetessa pakistana *Tuba Sahaab, ancora capaci di alzarsi in piedi e con coraggio sbattere parole in faccia chi, in modo falso e meschino, non sta facendo nient’altro che celare i propri folli interessi dietro il nome di un Dio e dietro princìpi religiosi, distorcendone i contenuti.

Anche da questo occorre ripartire e anche in questo dobbiamo credere per continuare a essere Italiani:

*Minuscole gocce di lacrime, i loro visi come angeli/Lavati con sangue, loro dormono per sempre con rabbia.

Zairo Ferrante

Foto postata dalla redazione e liberamente tratta da: http://static.panorama.it/wp-content/uploads/2015/11/parigi-attentati22-413×252.jpg?f5d9be

“COME POLVERE DI CASSETTI Mentre gli Angeli danzano per l’universo” la nuova raccolta di Zairo Ferrante – David and Matthaus Ed. 2015

     

“COME POLVERE DI CASSETTI Mentre gli Angeli danzano per l’universo”

 

di Zairo Ferrante

FRONTE-Come-polvere-di-cassetti_Ferrante-Zairo-01-Mini-210x300FRONTE-Come-polvere-di-cassetti_Ferrante-Zairo-01-Mini-210x300DETTAGLI PRODOTTO

Titolo: Come polvere di cassetti

Autore: Ferrante Zairo

Prezzo: € 12,90

Rilegatura: BROSSURA

Pagine: 102

Editore: David and Matthaus

Divisione: ArteMuse

Lingua: Italiano

ISBN: 978-88-6984-054-8

 

Dal mese di Novembre 2015, in tutte le librerie e sui maggiori bookshop on-line, è possibile ordinare ” COME POLVERE DI CASSETI Mentre gli Angeli danzano per l’universo”, la nuova silloge di Zairo Ferrante edita da “ARTeMUSE” divisione di “David and Matthaus” editore. […]Ed è una sorta di volo in punta di piedi o un battere d’ali dentro versi, pensieri e speranze affidati con delicatezza agli angeli. Zairo avverte la necessità di riappropriarsi di se stesso e inizia il lungo percorso proprio dai cassetti impolverati della memoria e dell’anima, decide di rimettere mano ai ricordi, di riavvolgere il nastro di un vissuto intriso di gioie e sofferenze, di prendere consapevolezza che le scelte fatte a volte non sono state quelle giuste, perché commettere errori è umano e le nostre fragilità si fanno tangibili quando ci rendiamo conto che si poteva agire in altro modo, andare in una direzione diversa. E arriva il momento di ripulire il cuore, ci si affida alla preghiera, a un Dio che tutti assolve e perdona; ecco allora farsi scia luminosa la fede, che indica la strada per essere un uomo migliore, ecco gli Angeli, quelle presenze benevole che accompagnano il poeta nel suo cammino di vita, passo dopo passo, tra i Presenti e gli Assenti […] una dedica alla nonna Angela. Sono versi di una tale incisività che risulta difficile non emozionarsi al suono delle parole scelte con accuratezza: “… E non più parole/ ma sguardi e respiri/ artificiali e sospinti/ s’intrecciano alla vita…”. E si procede in una immersione di immagini dal significato ampio e dal valore universale […] la mimesi che possiede l’ispirazione del poeta e tramuta l’animale in un simbolo essenziale all’esistenza. Nella simbologia l’aquila incarna la potenza del cosmo, è sinonimo di grandezza, paragonabile allo stesso Dio. È quindi creatura a immagine e somiglianza divina, esattamente come l’essere umano. E l’uomo non è più uomo quando scruta il firmamento, ma si fa Vita. L’essenzialità e la purezza di linguaggio di Ferrante sono garanzia di per una scrittura autentica, limpida, come deve essere la “vera” poesia. È raro trovare queste qualità nella poesia contemporanea, Zairo Ferrante ha compreso qual è la giusta direzione, è protetto da una sensibilità raffinata, assistito da una sorta di aura poetica. […] E quando, finalmente, avviene l’incontro con Dio, il poeta si rende conto della Sua grandezza, Lui che si fa uomo in mille volti umani sparsi per il mondo, Lui che séguita/ a radersi la faccia/ ogni singola mattina/ in infiniti specchi”, Lui che è uomo tra di noi. […] Sono parole dettate da una sincera amicizia e questo manifesta la sensibilità del poeta che ad ogni gesto, ad ogni intenzione, dona una parte di se stesso non solo alle persone care, ma anche al lettore, che si fa partecipe del suo messaggio. […] Un grazie sincero e spontaneo, un grazie alla vita che il poeta ama, accoglie, onora ed elogia. Nel rispetto, nell’umiltà, con amore Zairo Ferrante si affida alla poesia e indossa ali che lo portano in alto, tra parole ben calibrate e di spessore, pronte a mettere radice nel DinAnimismo, il suo movimento poetico-artistico-rivoluzionario delle anime, ufficialmente riconosciuto come avanguardia da una parte della critica letteraria. … estratto dalla prefazione di Michela Zanarella

Zairo Ferrante è nato in provincia di Salerno nel 1983, ha vissuto ad Aquara, piccolo paese nel cuore del Cilento, fino all’età di 19 anni e, dopo aver conseguito la maturità scientifica, si è trasferito a Ferrara, dove ancora oggi vive e dove si è laureato in Medicina e Chirurgia. Autore di libri di Poesia e di prosa, nel 2009 ha fondato il “DinAnimismo”(Movimento Poetico/Artistico Rivoluzionario Delle Anime), ufficialmente riconosciuto come avanguardia da una parte della Critica letteraria. Attualmente, oltre a continuare la propria formazione in ambito medico, si occupa di gestire la rete e le collaborazioni artistiche del movimento Dinanimista, e di proseguire la sua attività letteraria. Suoi scritti e sue poesie si trovano su diverse autorevoli riviste, periodici culturali e raccolte antologiche, sia on-line che cartacee. Alcune liriche sono state tradotte in inglese, spagnolo e francese. Ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti.

Per info sul libro:  http://artemuse.it/?p=610

Per acquistare l’opera o per prenotarla: http://www.qplibrerie.it/prodotto/come-polvere-di-cassetti-ferrante-zairo/

Il dinanimismo saluta e rende omaggio al Poeta Naim Araidi (Maghar, 2 aprile 1950 – 2 ottobre 2015)

Ritorno al villaggio

eeeSono tornato al villaggio,
dove ho imparato a piangere per la prima volta.
Ho rivisto la montagna
paesaggio dove la natura
si genera senza la necessità della fotografia,
ho rivisto la mia casa in pietra,
pietre scolpite sulle rocce dagli antenati.
Sono tornato su me stesso
-questa era la ragione.

Sono tornato al villaggio.
Perché ho sognato un parto difficile
col zatar *, che si è aggiunto al mio dizionario poetico,
e un parto ancor più difficile
l’udito in un rocciosa, terra deserta,
perché lì ho sognato la nascita dell’amore.

Sono tornato al villaggio
dove ho trascorso la mia vita precedente,
radicalmente migliaia di vite
nella buona terra,
finché giunse il vento
mi spinse via riportandomi
a quel tempo quando ci si pente.

Ahimè, il mio secondo trentesimo sogno,
su strade che non esistono più
dove le case che crescono più alte come la torre
di Babele,
ahimè, i miei sogni pesanti
-Colpire le vostre radici dove più nulla crescerà!

Dove sono i figli della povertà,
dov’è il mio paese, il villaggio che conoscevo,
dove sono i nomi che indicavano i percorsi
sono adesso divenute strade asfaltate;

Ahimè, il mio piccolo paese, s’è trasformato in una città distesa.

Sono tornato al villaggio,
dove è morto l’abbaiare dei cani
e il piccione è diventato un semaforo.
Tutti i fellah che avevano voglia di cantare la canzone dell’usignolo fra mucchi di fieno,sono diventati operai

con lo smog in gola,
dove sono tutti quelli che più non vedo;

Ahimè, il mio sogno pesante,

Sono tornato al mio villaggio,
la cultura galoppante,
mi fa tornare al villaggio
come qualunque straniero che viene dall’estero.

VERSI E FOTO LIBERAMENTE TRATTI DA: http://beppe-costa.blogspot.it/2014/11/naim-araidi-quattro-poesie.html

Tela n° 70 di Mariangela Gallazzi e Maurizio Alberto Molinari con immagine di Mario Sesenna

Tela-70Ogni viso

 

Tanti volti,

tante situazioni…

 

una domanda

 

Sacrestana

 

ogni ricordo

 

Babysitter.

 

un’esperienza.

 

La gioia più grande

è stata la risposta dei bambini

al mio impegno…

 

Lo specchio dell’infanzia

 

Vedere la loro mano

staccarsi dalla mia…

 

è un palmo diverso

 

i loro primi passi,

le prime parole.

 

una voce leggera

 

Ogni volta

 

con ogni bambino

un volto riflesso

 

è rimasto un po’ di me…

 

dentro un cuore mai perplesso

 

il tempo sfoglia l’album

dei ricordi.

 

al ritmo di una semplice armonia.

*Immagine realizzata e concessa dall’artista Mario Sesenna per le tele di Mariangela Gallazzi e Maurizio Alberto Molinari… continua su: http://trudy1961.altervista.org/ecco-la-tela-numero-70-completa-di-ritessitura-tempo/

**Segnalazione ricevuta direttamente dall’Autrice tramite social network

“La vecchia del fiume” l’ultimo romanzo di Barbara Cannetti – ed. Il ciliegio –

la-vecchia-del-fiume-308241Fine degli anni ’60. Andrea, un giovane e affermato avvocato, ritorna al paese per vendere la casa ereditata dallo zio Luca. Al fiume incontra Virginia, una donna misteriosa e affascinante. Cerca informazioni su di lei ma fra gli abitanti regna un atteggiamento di omertà, anche se molti gli chiedono consigli legali. Svuotando la casa dai mobili, Andrea scopre delle lettere di zio Luca indirizzate a Virginia.

Virginia ricorda: innamoratasi di Luca, figlio dell’usuraio, resta incinta e viene allontanata dalla famiglia e dal paese. Trova rifugio tra le suore, dove apprende la coltivazione e l’utilizzo delle erbe medicinali. Una volta tornata in paese, abita in un capanno per la pesca. Molti la ritengono una strega ma usufruiscono dei suoi rimedi naturali. Quando il piccolo si ammala è costretta a chiedere aiuto all’usuraio, il quale accetta di occuparsi del nipote, purché non abbia più contatti con lei. E Andrea crescerà credendo i genitori morti in un incidente.

Il libro si può prenotare  in tutte le librerie; è acquistabile anche tramite internet sul sito della casa editrice (http://www.edizioniilciliegio.com) e sui principali siti di distribuzione libri (Ibs, LibreriaUniversitaria, Amazon, LaFeltrinelli, Bol, ecc…)

ZAIRO FERRANTE E IL DINANIMISMO IN DIRETTA SU “RADIO ITALIA 1 ADELAIDE Inc.” (Australia)

ZAIRO FERRANTE E IL DINANIMISMO IN DIRETTA  SU “RADIO ITALIA 1 ADELAIDE Inc.” (Australia)

 

pageDomenica 2 Agosto, alle ore 7:30, ora italiana ( ore 15:00 ad Adelaide – Australia), il poeta e scrittore Zairo Ferrante sarà ospite del programma radiofonico “Quelli della domenica”, condotto da Aurelio Monteleone su “Radio Italia 1 Adelaide Inc.”. Durante la trasmissione i due parleranno di poesia, dinanimismo, poeti ed artisti; il tutto, come sempre, arricchito da tanta buona musica.

“Quelli della domenica”, programma di musica e interviste ideato dallo stesso Conduttore, vanta ascoltatori, oltre che nel Sud dell’Australia e in Italia, anche in altri Paesi del mondo come ad esempio Canada, Stati Uniti, Argentina e Nigeria.

Per ascoltare la radio in diretta accedere ai seguenti link :

http://radiounoadelaide.com.au/italian/schedule/

http://radiounoadelaide.com.au/wp-content/themes/Radio-theme/popup-player.html

“*… La creazione di Radio Italia Uno nasce dopo un lungo periodo di riflessione di un gruppo di persone che hanno a cuore la comunità italo-australiana e guardano al futuro senza dover necessariamente mettere da parte il passato. La storia della comunità italiana di Adelaide rappresenta una delle più belle realtà dell’emigrazione italiana e per questo va sempre rappresentata nella sua complessità e ricchezza.

.. Un progetto d’informazione, un servizio e tanta buona musica, destinato a farvi compagnia ogni giorno…

…Radio Italia Uno non intende misurarsi con altre emittenti radio, ma vuole essere solamente uno strumento in più di arricchimento culturale della comunità italo-australiana e di sostegno alle mille battaglie che la comunità vorrà e dovrà combattere per assicurare il proprio futuro…

 Buon ascolto a tutti!

 Ted Iuliano President “

*Estratto dalla Home page di “Radio Italia 1 Adelaide Inc.” : http://radiounoadelaide.com.au/italian/home/

 

il 28 Giugno arriva numero Dodici della rivista BAU Contenitore di Cultura Contemporanea … ( Dal blog Arredo e Convivio di MG Cicala )

BIG_812_01Inizia il conto alla rovescia per la presentazione del numero Dodici della rivista BAU Contenitore di Cultura Contemporanea presso la GAMC di Viareggio, prevista per domenica 28 giugno. Il tema di quest’anno è “LEO EX MACHINA – nuove macchine leonardesche“. A questo numero del “Contenitore di Cultura Contemporanea”, realizzato in sinergia con la Collezione Carlo Palli (Prato) e il Museo Ideale Leonardo da Vinci (Vinci), partecipano un centinaio di autori internazionali. Il formato di questo numero di BAU, dopo 10 numeri in A4 e uno in A3, è l’UNIA5…….. Il contenitore Bau si inserisce nella vasta tradizione delle riviste d’artista e ad assemblaggio sviluppatasi fin dagli anni sessanta. Esso sperimenta nuovi linguaggi, tecnologie e materiali, operando in una peculiare dimensione di lavoro di gruppo, aperta anche a contributi di non addetti ai lavori: outsider, viaggiatori, collezionisti di bizzarrie, gastronomi creativi, scienziati anomali. Bau, in un’ottica relazionale e non competitiva, sensibile ai rapporti tra arte, scienza, politica e ambiente, è un punto d’incontro che stimola dialoghi, confronti e scambi tra le più varie discipline: grafica, collage, fotografia e arti visuali in genere, ma anche ricerche poetiche e narrative, esperienze acustiche e performative, documenti legati al mondo della moda e del design, ecc. La rete operativa si esprime anche nella progettazione di mostre, convegni, rassegne ed eventi, organizzati in spazi istituzionali (biblioteche, gallerie, musei) ed in luoghi atipici. Gumdesign ne cura la direzione artistica e la grafica…. leggi tutto su: http://arredoeconvivio.com/arredo-e-design/lieve-carezza-sulluniverso-per-bau-numero-dodici/

***IMMAGINE POSTATA DALLA REDAZIONE DEL BLOG E LIBERAMENTE TRATTA DA: https://www.leonardo3.net/leonardo/old-automobile.htm

 

Quando la cucina diventa poesia… un dolce tocco di Maria Grazia Cicala

torta-romana1Dolce di Antonini, rinomata pasticceria di Roma, che io ho sempre adorato per la sua semplicità! Non facendolo più ho provveduto a farlo in casa e devo dire con ottimi risultati! Ora la base della torta che ho scelto è molto semplice, quella che mi sembrava più vicina al mio dolce prediletto! Ecco la ricetta:

Ingredienti (per 8 persone) 4 uova -
8 cucchiai di zucchero -
10 cucchiai di farina
- 4 cucchiai di cacao amaro -
1/2 bicchiere di olio di semi -
1 bicchiere di latte
- 1 bustina di lievito per dolci – un pizzico di sale. (tortiera da 24 cm)

Per farcire e decorare: 400 ml di panna
- 250 gr di cioccolato fondente – fragole 1 cestino- menta romana

In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete poi il resto degli ingredienti… continua su: http://arredoeconvivio.com/ricette/torta-romana-cioccolato-fragole-e-foglie-di-menta/ ( foto tratta dal medesimo link ).

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