“Respirare Coscienza”: di Giovanna Mulas
*Nel giro di poche settimane il seguente Manifesto ha superato, tra adesioni raccolte tramite social networks e ‘Giovanna Mulas, il Blog ufficiale’, le 1500 firme.
Il Manifesto verra’ inviato alla Presidenza della Repubblica nonche’ riportato nelle redazioni di competenza culturale nazionale ed internaz., come forma di protesta Non Violenta ma forte, costante.
Attendiamo anche la Tua adesione.
MANIFESTO PER LA DIGNITA’ DEI LAVORATORI
di Giovanna Mulas
Affinché l’ autentico intellettualismo etico, cultore di un moderno valore umanistico secondo cui l’agire morale è possibile soltanto in quanto si conosca e si razionalizzi il bene mediante l’intelletto; tramite il presente Manifesto di Resistenza della Cultura Per la Vita vada a testimoniare sostegno coerente, costante al fianco dei minatori, dei cassaintegrati, di Uomini e Donne in resistenza,
Cittadini provati nella loro dignità e privati della stessa, in un’Italia da allarme sociale dove undici milioni di persone vivono in vergognosa povertà. Una nazione che nel 2013, secondo la Banca d’Italia, supererà l’ undici per cento del tasso di disoccupazione stroncando, per lo più, l‘avvenire produttivo di giovani e donne. Un’ Italia dove cultura ed arte muoiono in silenzio, dove affonda la stessa identità. E mentre l’ indigenza mette in ginocchio una popolazione stordita, impreparata al peggio, nell’assenza di un’informazione libera da condizionamenti, Governo e partiti proseguono scandalosi, coesi, nel non privarsi di antichi privilegi, nel sostenere quella politica bancaria perversa, già scritta: ai poveri si aggiungono e si aggiungeranno nuovi poveri, i ricchi si fanno più ricchi ché le possibilità di guidare, governare dal politico, culturale e territoriale, rappresentano porta aperta per quelle istituzioni-Stato che vivono nella e della corruzione. E’
necessario pensare a modelli diversi di società rispetto a quella attuale, nemica dell’Uomo: partorisce guerre, individualismo, egoismo. Non è accettabile che, ad oggi, multinazionali e pochi paesi prevarichino sull’Umanità, tentando di conquistare l’egemonia sul mondo. L’Umanità deve e può lottare per cambiare la situazione sociale
ed ecologica del pianeta. La realtà stessa, la prevaricazione fisiologica e storica del potere, il dominio sul più debole hanno trasportato il popolo nelle vie della risposta spesso violenta, non sempre voluta. L’asfissiante situazione attuale deriva da una formattazione decennale inconscia sfociata in una generale tolleranza, nella rassegnazione, nel fatalismo acritico.
Da un modo perverso di esercitare proibizioni nell’essere umano, dal persuaderlo affinché durante tutta le sua vita non vada a rompere –e neppure ci pensi- gli schemi prestabiliti, imposti. Dalla mancanza di un’informazione libera dai condizionamenti dei singoli gruppi di potere.
La vittimizzazione di un popolo si costruisce col tempo e la storia.
E’ una cipolla coi suoi strati: il primo è rappresentato dall’impedire un lavoro e di conseguenza il cibo, quindi la dignità, fino ad arrivare al nucleo della cipolla: l’annullamento dell’uomo in quanto tale, la sua distruzione. TU SEI se consumi, in caso contrario lasci
di funzionare per il sistema. Se non consumi non esisti, o meglio: il sistema fa si che tu senta di non esistere. In base a questi crismi è inutile vivere senza esistere o almeno, esistere secondo il concetto imposto di esistenza. In Italia e nel mondo, oggi, ogni singolo è chiamato sul ring da personaggio, a ricostruire, modellare, migliorarsi e migliorare. E’ in questo contesto che urge la necessità
del ritorno alle piazze simbolo del risorgimento del popolo, il Popolo Mondo. Piazze che mai hanno smesso di appartenere al popolo se non quando il popolo stesso le ha dimenticate, distratto dal nichilismo, da tutto ciò che comporta l’imperialismo. Un cambio radicale è possibile con l’arte quindi la cultura, per una società dove la
Comunità sarà protagonista per un cambio nella coscienza sociale, per la rottura delle catene dei dogma. Non potremo e non dovremo dare riposo alla nostra coscienza, alla nostra intelligenza fino a quando sapremo un solo uomo nel sopruso, nel degrado iniquo e non voluto.Un
cambiamento è possibile; c’è da camminare e costruire un’
autocoscienza necessaria alla critica costante sulla e della realtà, che tenda la mano ai movimenti sociali in opposizione alla guerra, l’ingiustizia, alla disuguaglianza sociale. Fragile uomo che solo una goccia d’acqua basta ad ucciderlo…l’unica sua dignità sta nel pensiero, nella conoscenza, nel diritto di Essere.
Solo una ragione naturalmente libera, e vera, non è soggetta a nulla ché al Nulla è superiore: Qui, ora, un Manifesto di Resistenza per la
Cultura della Vita.
Il nostro Basta! per gli operai, i cassaintegrati e le loro famiglie, per i nostri figli, per i cervelli in fuga, per il domani: insieme è necessario, insieme è Futuro.
Abbiamo bisogno anche di Te.
Firma e fai firmare l’adesione al Manifesto ( nome, cognome, città di
provenienza, professione )
invia i tuoi dati a: mulasgiovanna@ymail.com
Ti aspettiamo.
*Comunicato ricevuto direttamente da Giovanna Mulas per Ufficio stampa Isola Nera
(seguono le Firme)
Info aggiornate su: http://giovannamulas.baab.it/ , il Blog
Quattro Pagine Ufficiali in Facebook Italia
Profilo ufficiale in Twitter
ANCHE TU CHE LEGGI SEI INVITATO AD AGGIUNGERE IL TUO PENSIERO DI RESISTENZA PER IL 2013, BASTA ACCEDERE ALLA sez. “COMMENTI” CHE TROVI ALLA FINE DI QUESTO POST E… SE TI VA … INVITA PURE I TUOI AMICI PERCHE’ NOI … ANTICIPATAMENTE, anche per questo motivo, TI RINGRAZIAMO!!!
Dalla pagina FB della Redazione di questo blog… parole in libertà con l’augurio di un 2013 di resistenza e (quindi) migliore.
**LA FINE DEL MONDO E’ STATA SCONGIURATA… ORA SCONGIURIAMO LA FINE DELL’UOMO!!!
resistere… all’odio.
resistere… all’invidia.
resistere… al razzismo.
resistere… alla superbia.
resistere… all’arroganza.
resistere… al denaro non sudato.
resistere… al potere gestito con avidità ed ignoranza.
IO RESISTO, TU RESISTI, NOI RESISTIAMO… QUESTO E’ L’AUGURIO!!!
*Resistere all’imbecillità?
Resistere al marchio a fuoco d’una laurea alla Bocconi?
Resistere alla tentazione di indossare un bel completino blu con camicia e cravatta?
Resistere alla seduzione dei cerchioni in lega d’oro-incenso e mirra di una Ferrari?
Resistere al tacco 20?
Resistere alle parole che mi si ficcano nelle frasi e riuscire a non mandarle a fanculo?
Resistere alla mezzanotte del 2012.
*In rosso la resistenza di Girolamo Melis
**In blu la resistenza di ZF
***Foto “tacco” tratta liberamente da: http://style.notizie.it/scarpe-col-tacco-di-mattina/
… prendendo in prestito, da questo link: http://girolamo.melis.it/2012/12/blog-post_23.html , le parole di un Amico:
*Foto dell’incendio del castello Estense di Ferrara, postata dalla Redazione del Dinanimismo e liberamente tratta da: http://www.capodannoaferrara.com/video-incendio-castello-estense-capodanno-ferrara.html
Io canto alla felicità furtiva
ai passi ritardati
ag…li errori
che diedero stimolo alla mia vita
canto anche ai cammini
alle barche oceaniche
ai porti senza ormeggi…[]
«In un movimento continuo fra trasognato verismo e lucido surrealismo Carlos Sánchez persegue impietoso la narrazione della sua gloriosa condanna: di vivere: di fare poesia: di inanellare versi di lotta e abbandono, di meraviglia e amara constatazione.» (Mario Quattrucci) • «La scrittura poetica di Carlos Sánchez ha sempre piú la natura di un animale onnivoro perennemente in caccia, che tenga gli occhi aperti anche nel sonno. Il giro della parola s’è fatto di libro in libro progressivamente piú stretto, fin quasi all’abolizione degli spazi di pausa inquieta che pure in qualche modo allentavano nelle prove pregresse una tensione altrimenti insostenibile.» (Mario Lunetta) • Carlos Sánchez è nato a Buenos Aires, in Argentina, nel dicembre del 1942. Ha viaggiato in molti paesi dell’America Latina e del Medio ed Estremo Oriente come consulente ed esperto in comunicazione sociale per diversi organismi delle Nazioni Unite e della cooperazione internazionale. È cittadino italiano e risiede a Folignano (Ascoli Piceno). Ha lavorato come lettore e professore di Lingua e Letteratura Ispanoamericana presso le Università di Cassino, “La Sapienza” di Roma, e “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Per i tipi di Lìbrati ha già pubblicato le raccolte di poesie “La poesia, le nuvole e l’aglio” (2009), e “Ricordati che non sai ricordare” (2010).
“Signora Mia, confesso che di questi tempi apprezzo particolarmente i nomi dei prodotti da Supermercato IN: Cerbiatto d’Oro, Vallelatente, Peppiniedelizia, Mega Panettone Galattico (dove mangi piu’ frutta candita che farina) e via narrando. Anche un semplice minestrone si
trasforma in quel delizioso Leggeresse che seduce tanto l’adolescente di famiglia, a dieta. E’ curioso, davvero buffo come i colori del vero mondo divengano veri soltanto quando uno li vede -o meglio, li guarda- sullo schermo della Tv: tutto talmente chiaro nel tenuto nascosto,
nell’omesso, nel taciuto. Dal vivo, invece, spiare la sfilata
consumista di carrelli in fila per tre col resto di due, all’assalto della cassa, ha un che di… voyeurista appunto, che invito il lettore a provare: orgasmo visivo, feticismo orgiastico: ecco il vecchio playboy incravattato e incappellato, che fa l’occhiolino alla sedicenne con le
mèches , il professore rigido, alla Monti, la lavandaia arricchita e sbraitante, in pellicciotto, alla Rosi Mauro. E nei dorati carrelli, assieme alla stella di natale puntualmente benefica, vedrete volare i cioccolatini d’oro e argento, quel colore di rossetto Made in United
States of America prima dell’ultima strage di bambini, i frizzi, i ghirigori e i lazzi, il CafonalQuotidiano con, in prima pagina, la foto di due assassini in divisa bianca, rilasciati per le Vacanze Romane a spese dello Stato, l’ultima fidanzata del Presidente, con la passione per il ghiacciolo alla fragola e champagne. Di tutt’altra
natura è il cliente dell’Hard Discount, l’Out, fedele…”
Continua la lettura dal Blog ufficiale di Giovanna Mulas:
http://giovannamulas.baab.it/2012/12/23/tanti-auguri-a-noi/
*Ricevuto direttamente da Ufficio stampa Isola Nera per Giovanna Mulas
**Foto postata dalla redazione del dinanimismo e liberamente tratta da: http://www.alimentipedia.it/natale-in-africa.html
“Oggi non canto”
di
Carlos Sanchez
Hoy no canto
No, hoy no canto
me pesa la ciega tecnocracia italiana
me muerde la justicialista Argentina
el fratricidio siriano
presenciado por la United Nations
me hace pedazos el holocausto de Gaza.
Se bien que es sólo
un pedazo pequeño de mundo.
Ni siquiera pienso
a los que no pueden
ganarse el pan
con el sudor de su frente
a las barcas que se hunden
en pos de un espejismo
a la educación desquiciada
a la sanidad malsana
a la justicia renga.
No hablo ni siquiera de la muerte
que no es la misma para todos
de la idea
de que los hombres son iguales
no se sabe bien a qué.
No, hoy no canto.
Noviembre, 2012
No, oggi non canto
mi pesa la ceca tecnocrazia italiana
mi morde la justicialista Argentina
il fratricidio siriano
presenziato da l’United Nations
mi fa a pezzi l’olocausto di Gaza.
So bene che è solo
un pezzo piccolo di mondo.
Neanche penso
a coloro che non possono
guadagnarsi il pane
col sudore della loro fronte
ai barconi che affondano
dietro un miraggio
all’educazione sgangherata
alla sanità malsana
alla giustizia zoppa.
Non parlo neanche della morte
che non è la stessa per tutti
dell’idea che gli uomini sono uguali
non si sa bene a cosa.
No, oggi non canto.
Novembre, 2012
*Versi e Traduzione ricevuti direttamente dal poeta Argentino, tramite social network.
**Foto di “Luigi Tenco” postata dalla Redazione del dinanimismo e liberamente tratta da: http://www.caffenews.it/avanguardie/28674/luigi-tenco-una-voce/
TRISTE MELODIA
Ho freddo
senza il tuo affetto.
Gocce infelici
bagnano il mio cuore
di una speranza bugiarda.
L’erba danza
alla melodia degli uccelli.
Il vento tace
alla sua bellezza.
CIGNO
Immagina: un cigno
sulla scia dorata di un lago.
L’acqua riflette
tutto ciò che la luna ha da nascondere.
Rende libero ogni sentimento.
Così anche il mio amore
potrà spezzare le catene
della notte, e sollevarsi
verso il cielo,
abbracciando tutto il mondo.
AUTOPRESENTAZIONE di OSCAR FRIGO: Sono nato sull’altopiano di Asiago il 5 settembre del 1984. Ho trascorso la mia infanzia in libertà in mezzo alla natura.
Dal 2008 vivo a Padova, una verde città d’arte che amo moltissimo. Sto frequentando un corso serale di economia aziendale e lavoro in una ditta di pulizie.
Ho iniziato a scrivere poesie all’età di 14 anni, ma all’inizio non era niente di serio. La mia poesia si serve degli elementi naturali per raccontare i sentimenti e le emozioni. Vedo il mondo con gli occhi della poesia, la quale ritengo il linguaggio universale, cioè il linguaggio dell’anima. Ogni cosa animata o inanimata, reale o immaginaria ha una sua personalità.
Sono un’artista: il mondo è uno specchio attraverso il quale dipingere l’anima.
*Versi e Biografia ricevuti direttamente dall’Autore.
**Foto quadro di Jose Malhoa “fado” (1910) postato dalla redazione del dinanimismo e liberamente tratto da: http://www.turismo.it/idee-weekend/europa/capitali-e-citta-d-arte/lisbona-weekend-musica-fado/