“MORTE PER INDIFFERENZA” – Saggio semi-para-poetico di un indifferente – di Zairo Ferrante ( “Al di là della destra e della sinistra” la Carmelina edizioni 2013 )

 

 

“MORTE PER INDIFFERENZA”

Saggio semi-para-poetico di un indifferente

di

Zairo Ferrante


Saggio estratto dal libro: “Al di là della destra e della sinistra” a cura di Sandro Giovannini e Roberto Guerra – la Carmelina ed. 2013 ( ved. sotto per acquisto )

 

 

zairo ferrante,saggio,gramsci,indifferenza,al di là della destra e della sinistra,la carmelina edizione,aa.vv.,guerra roberto,giovannini,graziano cecchini,dinanimismoCosì scriveva Gramsci nel 1917:

 

 “*…Odio gli indifferenti. […] Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il novatore, è la

zairo ferrante,saggio,gramsci,indifferenza,al di là della destra e della sinistra,la carmelina edizione,aa.vv.,guerra roberto,giovannini,graziano cecchini,dinanimismomateria inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica.
L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E’ la fatalità; e ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all’intelligenza e la strozza…”

 

Ed oggi, più attuali che mai, riprendo queste parole e ti racconto di questa malattia che s’attacca addosso come peste bubbonica a deformare il volto, e il cuore, e lo spirito dell’uomo.

Ti dico che quando incroci l’indifferenza per strada te ne accorgi,  la senti sulla pelle che s’increspa e nell’anima che s’incupisce.

Perché l’indifferenza può ammazzare due volte.

Ammazza certamente l’uomo indifferente che s’appiattisce, che smette di sognare , che s’arrende all’accidia e cessa, lentamente e inesorabilmente, di vivere in modo attivo e  può ammazzare anche l’uomo che parteggia, il quale tutto d’un tratto  si ritrova solo a disperdere semi in piccoli orti circondati da aride distese polverose.

E nel sentirsi solo può decidere d’arrendersi,  può essere persuaso dalla voglia e dal bisogno di sedersi sul ciglio del sentiero, ai margini del campo di lavoro, e vedere il suo lavoro sgretolarsi sotto il peso della propria e dell’altrui indifferenza.

Perché, e forse ne converrai con me, l’indifferenza è una malattia  contagiosa.

S’appiccica all’anima quando meno te l’aspetti.

E, come per effetto di uno sconosciuto e indicibile sortilegio, ti ritrovi a camminare tra la gente senza riconoscerti in loro.

Osservi il mondo da dietro il tuo piccolo oblò pensando finalmente di essere un uomo arrivato, perché, in fondo, non è certo colpa tua se fuori tutto crolla e tutto muore. Anzi, è tutto normale.

Fa parte del normale corso della vita: “ tutto cambia, tutto scorre, panta rhei ”.

E poi! Cosa vogliono da te!

Hai già mille problemi da risolvere.

Milioni di cose a cui badare.

Un figlio, una moglie, un marito, un cane, un giardino e una casa.

Tante spese eccessive, cento impegni in un giorno e poco tempo da dedicare a te stesso.

Perciò, è molto più facile coltivare il proprio orto e nascondersi dietro, anzi dentro, l’indifferenza e pian piano morire nell’illusione di un tentato e stentato vivere.

E si finisce così, per spegnersi come una candela a corto d’ossigeno che preferisce risparmiarsi anziché illuminare, senza rendersi conto che così facendo si viene meno al compito assegnatoci e si diventa inutili.

Tutto questo e ancor di più può fare l’indifferenza.

Ed ecco perché, ragionando, non si può non odiare gli indifferenti e ancora di più coloro i quali fanno finta di non vederla, l’indifferenza.                                                                            

*Antonio Gramsci “Odio gli indifferenti” chiarelettere ed. ( 2011 )

**Le immagini correlate al post sono state scelte dalla Redazione del blog e liberamente tratte da:

1- http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/rapunicef/rapunicef/rapunicef.html

2- http://en.wikipedia.org/wiki/Antonio_Gramsci

 

 

Al di là della Destra e della Sinistra.

 

( per l’Italia del XXI secolo )

 

Dopo il Libro Manifesto Nuova Oggettività

 

“ AA.VV. La Carmelina, edizioni 2013”

 

A cura di Sandro Giovannini e Roby Guerra

 

Note di: Giovanni Sessa, Luigi Tallarico, Stefano Vaj, Graziano Cecchini, Antonio Saccoccio, Zairo Ferrante***

 

INTERVISTE A:

 

Luigi Tallarico ,Roby Guerra, Sandro Giovannini, Antonio Saccoccio, Luigi Sgroi, Giovanni Sessa, Francesco Sacconi, Paolo Melandri, Vitaldo Conte, Giuseppe Casale, Stefano Vaj, Marcello Francolini, Antonio Fiore, Alberto Ferretti, Emilio Diedo, *Pierluigi Casalino (*by Alessia Mocci), Graziano Cecchini, Alessio Brugnoli, Zairo Ferrante, Sylvia Forty, Maurizio Ganzaroli, Riccardo Roversi, Luca Siniscalco, Fabio Scorza, Maria Antonietta Pinna, Giuseppe Manias, Giovanna Guardiani, Francesca De Carolis, Daco, Seconda Carta, Mauro Biuzzi

 

**UN LIBRO CONTRO QUALSIASI IDEOLOGISMO

 

**Dichiarazione di Roberto Guerra ( anche tra i Curatori del volume), durante la presentazione del medesimo libro tenutasi Giovedì 20 giugno, a Ferrara, presso il Bar Tiffany di piazza Municipale.

 

 

IL LIBRO Può ESSERE ACQUISTATO IN LIBRERIA O PRENOTATO DIRETTAMENTE PRESSO IL SITO DELLA CARMELINA EDIZIONI, ACCEDENDO AL SEGUENTE LINK: http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613

 

Immagine in copertina: “Viva l’Italia” di Graziano Cecchini

 

“MORTE PER INDIFFERENZA” – Saggio semi-para-poetico di un indifferente – di Zairo Ferrante ( “Al di là della destra e della sinistra” la Carmelina edizioni 2013 )ultima modifica: 2013-06-22T12:17:00+02:00da zairo-ferrante
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