Alessia D’Errigo in versi con Ena Selena in quadro
di Alessia D’Errigo
si assaporano i fumi tossici
di una deriva d’anime
che colleziona morte
e nevrastenie di luna
ammucchiati nel grande cimitero
giacciono ancora i sogni
in bare d’amianto sigillate dal tempo
a sbrinare per un po’ il ricordo del reale
e affastellando cenere e derive
fino a creare un campanile d’ombra
su questa terra
e così
mentre il petrolio lava le mani
e pulisce i peccati
come una grande mamma
dalle mammelle generose
e impudiche
come un dio
che lecca nel profondo
le briciole dell’ultimo pane
spezzato in una sola razione
razziale e raziocinante
come solo l’uomo
sa essere
mentre tutto si fa smacco
in queste libagioni moderne
tra l’immondizia generale
generata dalle generazioni
di ogni genere e gene
io
alzo gli occhi verso il cielo
credendo
che al di là di quella finistra
si possa trovare
ancora
una luna nuova