Versi di fine estate: “Il consumarsi del giorno” di Giancarlo Fattori

IL CONSUMARSI DEL GIORNO

(Dedicata a Elena S.)

di Giancarlo Fattori

RENOIR-In-summerNel consumarsi del giorno

l’eterno ritorno dolcemente sfuma:

vestigia dei blu più oscuri,

dei respiri più puri,

vertigine di noi più nera,

lo stordimento,

ai margini della sera.

Sei tu che mi svesti di fulgore,

quel turgido tremore

incatenato al nostro buio,

brughiera d’emozioni,

il ponte fra me e te

in un cercar di mani

 

e sguardi, lontani

nello svolgersi del tutto,

un eterno lutto che è

un susseguir di palpiti,

battiti d’ali nel vento,

mentre quel che sento

non è ancora un dolore nuovo.

L’onda si frange sullo scoglio

chiamandoci per nome,

e io che mi chiedo

come tu possa volgerti

e guardare, e poi salir le scale

lasciando vana questa tetra

 

stanza,

osservando il pianto

che adesso m’imprigiona

a tendere le redini del tempo,

cogliendo tra i sospiri le erbe amare,

il sottile amore che inciampa,

che ancora si stupisce

della morte d’una stella,

dell’implodere del cuore.

 

**Versi ricevuti direttamente dall’Autore.

**Quadro “In Summer” di Renoir, postato dalla redazione e liberamente tratto da: http://www.pausacaffeblog.it/wp/2015/07/estate-arte.html

Versi di fine estate: “Il consumarsi del giorno” di Giancarlo Fattoriultima modifica: 2019-09-06T14:26:30+02:00da zairo-ferrante
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