Carlos Sanchez il Poeta della semplicità: “Continuerò a cantare” – l’ultimo suo libro – recensione di Z. Ferrante
Ho avuto il piacere di riceverlo in dono l’ultimo libro di Carlos Sanchez, con all’interno una piccola dedica: “Caro Zairo: tra colline, montagne e boschi, sempre la stessa passione. Un abbraccio”.
Leggendolo immediatamente mi sono accorto che Carlos aveva ragione, nei suoi versi, nelle sue parole e nelle sue pagine c’è sempre la stessa passione.
La passione di un grande Poeta che, con cuore di bambino, ancora si sforza di cercare l’introvabile e di frugare nella sua anima che, come per miracolo, pagina dopo pagina, diventa l’Anima di tutti, l’Anima del mondo.
Diviene la lente d’ingrandimento con la quale il lettore può guardarsi dentro.
E di colpo, magicamente, chi legge scopre la felicità e si rende conto che l’aveva avuta sempre lì, a portata mano, solo che non riusciva a vederla.
Con “continuerò a cantare” Sanchez ci insegna dove si nasconde quella felicità, alza il suo braccio, distende il suo secondo dito e ci indica la strada da percorrere; sorridendo ci dice: “andate e cercate tra la semplicità”, mentre lui, abile Maestro, semplicemente continua a cantare e ad incantare.
Zairo Ferrante
La Ballerina ( Tratta da “Continuerò a cantare” di Carlos Sanchez – Lìbrati edizione 2015-)
Ho scelto
con tutto il pudore del vocabolo
questo posto desolato
dove vivo
abbaiano i cani
crescono gli orti
e gli uomini camminano.
Non ci sono luci che accecano
né grandi vanità
girando per le strade
si vive ridotti
stretti
quasi senza parole.
Si sa che più in là
c’è il mondo
che ancora ricordo
nel suo terribile sgomento.
Non si sta male qui
l’aria è buona
e ogni tanto
entra nella casa
la poesia
dalla finestra aperta
una ballerina russa
in punta di piedi.