Archive from febbraio, 2015

IL DINANIMISMO vi regala FATIMA MUTARELLI

ArtX0009Con immenso piacere pubblichiamo sul nostro blog uno scritto inedito di Fatima Mutarelli. Versi carichi di realtà e amore. Spaccati di vita vissuta immortalati come quadri. Parole decise, sapientemente adoperate a mo’ di pennellate che, cariche di colore, vanno a riempire la tela bianca della memoria.

ZF

Alzheimer

di

Fatima Mutarelli

– Voglio darti un bacio. Mamma! Voglio darti un bacio.
Grida mia nonna.
Entro nella sua stanza.
La bacio.
– Posso darti un bacio?
– Si

Ora.

Tutto toglie e ti toglie, questa malattia.
Il tempo.
Le notti.
Il riposo.
I no. Anche i no. Perché a volte vorresti dire “no”.
Non puoi.
I giorni di festa.
Il silenzio

“Vuless truva’ pace”

Tutto stravolge.
I ritmi.
L’Amore che si confonde con la rabbia.
L’ansia che diventa coraggio.
Una nipote che diventa mamma.

– Mamma … vorrei darti un bacio.
Mi chino.
Il bacio.

Nulla sarà restituito.
E non guariremo da queste ferite.
Le mie.
Le tue.

Ma oggi ho rivoluzionato ogni cosa.
Sono la madre di mia nonna.
Ho avuto un bacio d’Amore.

————————————————————–

Nota biografica:

Nata a Salerno nel giugno del 1979.
A Salerno vive, nel cuore storico della città coi suoi e con la nonna.
Lavora e quando non lo fa, scrive o tenta di farlo.
Appassionata di lettura e letteratura, partecipa agli “scriptpad” (oltreleden.it/contenuti/scriptpad) dove si approfondiscono i lati meno conosciuti di personaggi letterari e non.
Non sa scrivere biografie.

*VERSI E NOTA BIOGRAFICA RICEVUTI DIRETTAMENTE DALL’AUTRICE TRAMITE E-MAIL

*QUADRO ” Ragazza alla Finestra” di DALì postato dalla redazione del blog e liberamento tratto da: http://www.gruclubadb.it/ArtCrossing/ArtX0009.htm

Daniela Schiarini… già collaboratrice del Dinanimismo … conduce “Ho voglia di volare”

10003378_10200679659354338_691274676_nHa iniziato dalle pagine di questo blog qualche anno fa ( ndr. tra le prime collaboratrici del Dinanimismo ) e oggi continua a volare.

La poetessa Daniela Schiarini conduce in studio “HO VOGLIA DI ……VOLARE”.

La trasmissione è una novità esclusiva di  “Rainbow – Diversamente RADIO” TUTTI I GIOVEDI ALLE 22.30 su : www.rainboweb.blogspot.it

Ascolta il promo su: https://soundcloud.com/diversamenteradio/hovogliadivolare

RIFLESSIONI A MARGINE di “Inno alla Vita” il libro in memoria dei suicidi di stato di Loris Facchinetti e Girolamo Melis. di Zairo Ferrante

RIFLESSIONI A MARGINE di “Inno alla Vita”

 il libro in memoria dei suicidi di stato di Loris Facchinetti e Girolamo Melis.

di

Zairo Ferrante

Schermata 2015-01-09 alle 10.46.18L’ho ricevuto per posta, l’ho aperto e l’ho letto.

Un piccolo libro, con una copertina semplice, che racconta la storia di oltre 100 uomini che si sono suicidati.

Circa duecento pagine che ricordano i vari Mario, Giuseppe, Giancarlo, Arcangelo etc. etc., tutti accomunati da un medesimo destino: il suicidio!

Un atto compiuto non per pene d’amore o per delusioni familiari ma per motivi lavorativi, in alcuni casi per debiti o, in altri, per fallimenti di aziende o di imprese.

Un gesto dettato dalla nostra economia che, sempre più spietatamente, ci ordina di essere o tutto o nulla.

E questi uomini ( anche loro padri, nonni o figli di famiglia ) han provato con forza ad essere quel tutto, forse hanno commesso qualche errore… è vero! Chi lo può sapere!

Fatto sta che son finiti per essere “nulla” agli occhi di un sistema che fino a qualche tempo prima li aveva foraggiati, incoraggiati, spinti e finanziati e, come spesso accade in questi casi, quando chi dovrebbe proteggerti ti volta le spalle facendo finta di non vederti, è ovvio che lo sconforto finisce per prendere il sopravvento.

Così m’immagino tutte queste storie, uomini che hanno lottato e fatto di tutto per restare a galla, gente disposta a tutto pur di non vedere svanire nel silenzio tutti i sacrifici di una vita.

Sì, proprio disposti a tutto, perfino ad accollarsi mutui trentennali ma ( e come dargli torto ) assolutamente non disposti a perdere la propria dignità.

Certo, qualcuno mi potrà dire che la sola dignità non riempie la pancia e non riscalda nelle sere d’inverno,

qualcun altro obietterà dicendo che di sola dignità non si vive ed io dico che quel qualcuno e quel qualcun altro hanno effettivamente ragione.

Di dignità non si può vivere perché la dignità è essa stessa la Vita.

Immaginiamo di togliere ad un fiore la dignità dei fiori e poi chiediamoci: che scopo avrebbe mai un fiore senza la dignità che gli compete e che da sempre lo contraddistingue?

Beh, la risposta mi sembra ovvia: nessuna.

E allora mi pongo un’altra domanda: si può vivere senza uno scopo?

Ed anche in questo caso la risposta è semplice: no!

Quindi mi fermo, respiro e muoio, solo per un attimo, quel tanto che basta per convincermi ancor di più del fatto che nessuno dovrebbe mai arrogarsi il diritto di sottrarre la dignità e lo scopo agli Uomini.

Proprio nessuno.

Specie quando questo nessuno si chiama “stato civile”.

Ecco che a partire da oggi, per non diventare anche io un ladro di dignità, nel mio piccolo mondo abbraccerò i miei amici e cercherò di combattere un’altra silenziosa e personale battaglia, quella che proprio l’amico Girolamo Melis e Loris Facchinetti, forse inconsapevolmente, mi hanno suggerito tramite il loro libro “Porgeremo la nostra mano prima che la mano dell’Altro si levi verso di noi per chiedere. Non avremo nemmeno bisogno di tendere l’orecchio per ascoltare il pianto e il grido del nostro vicino. Ce ne saremo accorti prima. Ce ne stiamo accorgendo ora*. ( * dalla quarta di copertina di Inno alla vita ) “

ZF

Il libro lo trovi su: http://www.amazon.it/Inno-vita-memoria-suicidi-Stato/dp/8826707006/ref=sr_1_1/279-4041953-6664540?s=books&ie=UTF8&qid=1424185712&sr=1-1

Il San Valentino sui generis di Carlos Sanchez… anche questo è Amore

Parto

di

Carlos Sanchez

10974176_10203685502513350_8968145051077876731_oDal tuo ventre
dalla parte del tuo essere
che ha un ventre
concepisti in una notte
con piena colpevolezza
un nuovo essere
e la vita continuò
in quei mesi
mobilitando nomi
sentendo con le tue mani
con il tuo sguardo
e le tue suppliche
quella metamorfosi
gestita nel nostro ventre.
Ci sono stati attacchi di malinconia
timori ancestrali
veglie tra sogni
e il ventre ci crebbe
con dolori disuguali
ed una notte come altre
appena incominciato l’autunno
avvisò che ci lasciava
per essere finalmente tra noi.
A partire d’allora
il tuo cognome si distese
in questa città del nome breve
e tutte le strade
mi portarono lì
dietro una parola
del suono dolce
Cecilia.

Dal libro “L’inquilino scomodo” Gemina, Roma, 1991

Parto

De tu vientre
de la parte de tu ser 
que tiene un vientre
concebiste en una noche
con plena culpabilidad
un nuevo ser
y la vida continuó
en esos meses
movilizando nombres
sintiendo con tus manos
con tus miradas
y tus ruegos
esa metamorfosis
gestada en nuestro vientre.
Hubo accesos de melancolía
temores ancestrales
desvelos entre sueños
el vientre nos creció
con dolores desiguales
y una noche como otra
apenas comenzado el otoño
avisó que nos dejaba
para estar entre nosotros.
A partir de ese entonces
tu apellido se extendió
en esa ciudad del nombre breve
y todos los caminos
me llevaron allí
en pos de una palabra
del sonido dulce
Cecilia.

Del libro “L’inquilino scomodo” Gemina, Roma, 1991

*Versi e foto ricevuti direttamente dall’Autore tramite Social Network.

Arte Contemporanea oggi…. secondo Graziano Cecchini – da AsinoRosso.it –

6-anniversario-fontana-trevi-rossa-graziano-cecchini-466x450Prima si dovrebbe tentare di capire cosa vuole essere l’Arte Contemporanea oggi…. Ormai sembra che “arte contemporanea” debba coincidere per forza con “provocazione”. Purtroppo però assistiamo solo ad una provocazione fine a se stessa, senza contenuti e senza Vera provocazione. Esibire porno star e corpi nudi oggi, non significa provocare. Significa copiare la provocazione di ieri. Oggi la vera provocazione sarebbe mettere in mostra una vergine! Altro che pornostar! La gente è stanca di assistere a questi spettacoli, non la coinvolge e non vuole più sentirsi presa in giro. Ecco i miei artisti contemporanei, dopo e con Marinetti!: Giotto, Mantegna, Michelangelo, Raffaello e Cimabue, Van Gogh, Munch, Modigliani, Dalì, Picasso, Balla, Boccioni, Prampolini e Depero… pensate all’emozione che a distanza di tempo provocano ancora oggi. Non esistono confini temporali, geografici, culturali. Emozionano e basta. Hanno qualcosa da dire oggi e a tutti. Questa è contemporaneità.. L’Arte, non deve essere spiegata, deve essere l’espressione di un sentimento universale, tradotto in linee, colori e forme. Deve essere la traduzione di un sentire comune nonostante le differenze individuali. Comprensibile, accessibile, stimolante e anticonformista. Oggi come oggi c’è più conformismo in una pornostar che in una natura morta. E pornografica è l’Informazione: Ogni tanto fanno, come noto, grande manifestazioni per la libera stampa e la libera informazione. Ma è un bluff, un simulacro. Libera ..da che cosa? Un gatto che si morde la coda- Le persone libere non hanno bisogno di gridare e urlare… Il controllo dei Media è assoluto, ma in forme meno primordiali di quanto dicano giornalisti di sinistra e anche di destra cosiddette… Libertà di stampa e d’informazione da Berlusconi o Monti o Letta o Renzi, per sostituirlo con un altro big Brother? In realtà, i quotidiani sono sottomenu del potere editoriale e quest’ultimo delle Banche, in Italia comandano le Banche…. Il vero Regime esoterico e segreto (ma alla luce del Sole!). In realtà quando si è liberi di urlare e gridare in televisione o in piazza per la libertà di parola, stampa, informazione è anche un controsenso evidente…. In profondità il conflitto è individuale.. tra l’Imbecillità e la Creatività
Come magari anche a Roma: Nulla di nuovo sotto il Sole Romano, altro che libero e giocondo… I giovani a Roma sono costretti ad una esistenza virtuale, praticamente non esistono. La cultura è tornata nelle catacombe! Roma è soltanto una capitale abitata da fantasmi di Pietra. Come magari anche le…. celebrazioni del centenario futurista del 2009, almeno parzialmente :Molte celebrazioni istituzionali o accademiche doverose, appunto celebrazioni, anche positive se si vuole, ma tutte anche ovattate, per edulcorare il senso tutt’oggi rivoluzionario del futurismo; centenari tipo bricolage, o puzzle dell’ultimo saldo…. Il buon Bondi (e non il peggiore, meglio lui di Bonito Oliva) che raccoglie il centenario francese del Centre Pompidou, lo importa a Roma all’ultimo minuto, perché Veltroni si era dimenticato! E così via. Appunto per congelare la persistente vitalità del futurismo e di Marinetti.Vitalità contemporanea come, invece, abbiamo dimostrato io e gli amici futuristi di Ferrara, ( l’abbiam portato su Rai Due nello speciale più importante sul centenario trasmesso alla vigilia); i futuristi stessi transumanisti di Riccardo Campa e Stefano Vaj . Oppure anche altri compleanni e non celebrazioni son state fatte a Catanzaro, Bergamo- i Connettivisti fantascientifici- e pure a Cagliari dai giovani Netfuturisti del web, ancora, a Roma e Lecce dal gruppo di Antonio Fiore e Luigi Tallarico (del giro eroico post1944 fino agli anni novanta di Futurismo Oggi e Enzo Benedetto, quando i futuristi erano azzerati per stupidi motivi ideologici).
La Fontana Rossa, invece è ancora una grande evento, se ne parla ancora, nonostante oggi, era elettronica, 1 anno equivalga a 10; ogni anno ad esempio aumenta del 30% circa la pubblicazione di ricerche scientifiche Purtroppo, anche per quanto sopra, persino il Medioevo sarebbe già scenario ottimista: temo ancor più indietro, oltre Aristotele, oltre Platone (anzi, magari, qua!): politicanti ed economisti dovrebbero invece rivedere 100 volte 2001 Odissea nello spazio di Kubrick, genio futurista! L’ouverture con l’homo neppure erectus che lancia in cielo un osso di mammut o simile… Questo è il probabile futuro…. Come sempre l’unica speranza sono i giovani, magari alla luce di Internet, futurismo non stop!: morte le ideologie soltanto nuovi slanci vitali, l’ideale del sopra-vivere e non del pur comprensibile sopravvivere (magari pianificano tutto a 20 anni, lavoro pensione e tomba a rate già prenotata).
Il futurismo scientifico offre le Macchine e le Idee per una nuova Igiene del Mondo aggiornata…. Purtroppo lo stato delle cose e lo status quo, ora, sono altri; un poco come l’autore che ha affermato in un libro… frase straordinaria e agghiacciante: “meglio godersi la guerra: la pace è molto + dura!” Ma chissà: magari, altre guerre puramente virtuali, voglio dire certa moda giovane di certi video games, in tal senso, indicano una speranza, un altro futuro, un vero futurismo sociale. Come sognava persino Gramsci che aveva ben capito l’essenza del futurismo, finalmente se ne parla:“I futuristi hanno avuto la concezione netta e chiara che l’epoca nostra, l’epoca della grande industria, della grande città operaia, della vita intensa e tumultuosa, doveva avere nuove forme, di arte, di filosofia, di costume, di linguaggio”. Ecco il mio futurismo: ha la stessa concezione, la stessa forza. Il futurismo di domani non parlerà + di futurismo,… sarà il futurismo.

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