Scenari ( Poetici )Passivi… di Giancarlo Fattori ( http://scenaripassivi.blogspot.it/ )
la fulgida veggenza della tua scarna vita,
il silenzio tuo di donna rotta, frastornata,
la cicatrice fulgida d’eterna tua ferita:
l’amore risvegliasti, tra i punti di sutura,
dell’uomo dai taglienti tratti d’un asceta.
E accarezzò il tuo volto, di bianca velatura.
I bambini metti a letto, oh piccola mia Sylvia,
che riposino sui campi maturi d’innocenza,
che sognino di sogni e intrecci di mangrovia:
che tu ci sia o no, non fa molta differenza.
Getta via i veleni, la corda, la pistola,
i semi d’una vita che è verosimiglianza:
l’ansia non la plachi, se non scrivi una parola.
Potremmo prolungare a piacimento, questa notte,
scriver versi audaci alla tetra genitrice
tenendoci per mano, a scalare alte vette:
una donna, quando è sola, non è detto sia infelice.
E il corpo mio carnale, come turgida scultura,
dalle ceneri rinato d’una splendida fenice,
si adagia sul tuo corpo letterario, di scrittura.
*Versi ricevuti direttamente dall’Autore ©2014
**Foto postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da: http://www.poets.org/poetsorg/poet/sylvia-plath