Ipazia D’Alessandria… di Giancarlo Fattori
IPAZIA D’ALESSANDRIA
di
Giancarlo Fattori
Scorticare il pensiero, il corpo a brandelli,
spalmarne il sangue sulle mie labbra smorte,
usarti le chiome per farne flagelli
è gesto d’amore tra le fiamme contorte
dei libri che ardono come grandi lapilli,
dell’afrore lasciato di polvere e morte.
Inalare gli odori delle carni bruciate
come fossero droga, oh Ipazia adorata:
che non furono gli occhi, ma parole inchiodate
alla mia mente in volo -una vela gonfiata-
e che dentro i silenzi delle lande sognate
mi risuonano ancora come anima alata.
*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Fattori, ©2013
**Foto Ipazia Di Alessandria postata dalla redazione e liberamente tratta da da: http://it.wikipedia.org/wiki/Ipazia