Archive from maggio, 2014

Omaggio del Dinanimismo al Pittore Vincenzo Carofalo… piccola galleria d’arte virtuale

 

“ Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.”  frase di G.G. Marquez

“ La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.” frase di P. Picasso 

… PER CONTATTI E PER AMMIRARE LE OPERE DELL’ARTISTA BRINDISINO:

   https://www.facebook.com/carofalo.vincenzo?fref=ts

     http://www.carofalovincenzo.com/                                                                                                                                                                                                                       57db8e935a0

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Riflessione inedita di Carlos Sanchez…

Non so se posso chiamarla riflessione

di

Carlos Sanchez

spilled_paint_384845Vedo che tutto si somiglia tanto 
questa double face della vita 
inutile separare il tuorlo dalla chiara 
la morale di uno 
della morale dell’altro.
Le cose sono così mischiate
che di tante parole veloci 
la realtà rimane sola.
È un dramma 
la memoria selettiva 
il psicologo 
che giustifica 
e tratta di rattopparlo tutto.
Un po’ di saggezza 
non starebbe male
cambiano gli scenari 
ma l’Opera 
si deteriora sempre di più.
Non so a che servono i musei 
i papiri 
i testi della storia
le poesie 
le teorie plausibili del big bang 
lo Spirito Santo.
Più gli faccio girare 
alle idee 
più le vengono capogiri.

maggio 2014

No sé si puedo llamarla reflexión 

Veo que todo se parece tanto
esta doble faz de la vida
inútil separar 
la yema de la clara
la moral de uno
de la moral del otro.
La cosas vienen tan mezcladas
que de tantas palabras veloces
la realidad se queda sola.
Es un drama 
la memoria selectiva
el psicólogo
que justifica 
y trata de emparcharlo todo.
Un poco de cordura
no estaría mal
cambian los escenarios
pero la Obra 
se deteriora siempre más.
No sé a que sirven los museos
los papiros
los textos de la historia
las poesías
las teorías plausibles del big bang
el Espíritu Santo.
Más le doy vueltas
a las ideas
más las mareo.

mayo 2014

**Versi ricevuti direttamente dall’Autore tramite social network.

*Immagine postata dalla redazione di questo blog e liberamente tratta da: http://www.focus.it/ambiente/natura/24012011-0948-667-terra-mozzafiato_5_C38.aspx

Da ” Zero alle stelle ” ultimo libro di Maria Giovanna Farina

Martedì – 27 maggio 2014 – ore 21

 

“Presentazione numero zero”

del nuovo libro Da zero alle stelle – Eden Editori

di Maria Giovanna Farina, filosofa e consulente filosofico

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Un’autobiografia musicale e filosofica ispirata da

 Renato Zero, Alberto Fortis, Mariella Nava, la pianista Cristiana Pegoraro

 e il filosofo Renato Cartesio.

 

Dalla IV di copertina:

«Musica e parole possono rendere migliore la nostra vita, Maria Giovanna Farina lo vuole affermare dal suo punto di vista filosofico con uno stile sciolto, dove non manca emozione ed ironia. Un percorso autobiografico e terapeutico che, giungendo alla musica delle stelle, sa ritornare continuamente, toccando l’anima, all’origine del viaggio.»

 

c/o Spazio Rusconi Spreafico Expo

via XXV Aprile 15 – Cinisello Balsamo (Mi)

 

– saranno esposti i disegni della copertina di Roberto Rossi –

 

Evento organizzato da libreria Gulliver, via Frova 3, Cinisello Balsamo

 

Ingresso libero

*Comunicato ricevuto direttamente dall’Autrice

Roma, Pierfranco Bruni ripropone Giuseppe Berto al Salone del libro di Torino… da lanotiziah24

Pierfranco-Bruni-427x350Al Salone del Libro di Torino il Giuseppe Berto curato da Pierfranco Bruni. La letteratura e la necessità di raccontare la vita. Giuseppe Berto dalla sua guerra d’Africa al mare della Calabria. Un centenario per raccontare la letteratura italiana del secondo Novecento. “Giuseppe Berto, sottolinea Pierfranco Bruni,  resta uno scrittore che ha attraversato precisi generi letterari. Dalla ‘forma’ neorealista, che tale non è alla luce di una rilettura estetica, ad uno scavo che è chiaramente psicologico.

 

Ma in tutto questo attraversamento ci sono tre aspetti rilevanti: il linguaggio, la struttura dei testi, il suo confrontarsi con una visione metafisica della vita. Nonostante la storia sia presente viene completamente attraversata e superata perché alla fine restano i personaggi a raccontare il tutto. Da ‘Anonimo veneziano’ a ‘La Gloria’. Uno scrittore importante in un Novecento che si appresta a rileggere la sua temperie e la sua letteratura”.

Un Centenario per riaprire un dibattito sulla figura di uno scrittore che attraversato generazioni ed epoche. Giuseppe Berto a cento anni dalla nascita. Su questo autore il Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, diretto da Pierfranco Bruni, e il Sindacato Libero Scrittori Italiani, pubblicheranno un saggio dedicato allo scrittore nato Mogliano Veneto il 1914 e morto a  Roma il 1978 dal titolo: “Giuseppe Berto. La necessità di raccontare”.

 

Il saggio, curato e con scritti di Pierfranco Bruni, apre un dibattito sul ruolo dello scrittore e l’importanza della metafora tra linguaggio e forme narranti.

 

Pierfranco Bruni si occupa del rapporto tra Berto e il Novecento letterario e  le sue eredità con Albert Camus, Gerardo Picardo si sofferma sugli aspetti “teologici” ed eretici del Giuda in Berto, Gennaro Malgieri affronta gli elementi storico – politici e letterari intorno a “Guerra in camicia nera”,  Marilena Cavallo traccia un profilo tra “La cosa buffa”, “Il male oscuro” e i “Racconti”, Mauro Mazza porta una sua testimonianza inedita e il suo incontro con Berto, Claudia Rende traccia un profilo sul legame tra Berto e il cinena e Micol Bruni raccorda la dimensione calabra in Berto oltre a coordinare una bibliografia ragionata.

 

 “Riproporre Giuseppe Berto a cento anni dalla nascita, sottolinea Pierfranco Bruni, curatore dello studio,  significa anche contestualizzare un profilo del Novecento letterario e culturale tout court attraverso libri che hanno segnato generazioni. È  necessario rileggere romanzi che hanno fatto discutere in anni di transizione come: Anonimo veneziano e La gloria.  Due libri che ancora oggi propongono una chiave di lettura anticonformista”.

 

“In Giuseppe Berto, dichiara ancora Bruni, si vive un intreccio non solo letterario, ma anche esistenziale e psicologico tutto giocato tra amore e morte. Ovvero tra la capacità dell’amore di farsi definizione ancestrale di un modello di vita, che ha in sé il senso del destino, e la realtà della morte che diventa, nei suoi scritti, sempre più consapevolezza di un andare nel di dentro della vita stessa senza la paura della perdita….

…CONTINUA SU: http://lanotiziah24.com/2014/05/roma-pierfranco-bruni-per-giuseppe-berto-al-salone-del-libro-di-torino/#