Archive from ottobre, 2013

Rosanna Affronte… versi per il dinanimismo!!!

 

  IL SENSO DEL CAMMINO
Di Rosanna Affronte ( Tutti i diritti riservati )

 speranza-300x267.jpgE mentre cala l’ombra
 avida di sole
 aleggia nell’attesa
 il senso del cammino,
stanca la bianca luna
ondeggia sulla neve
scavando rughe nel vento,
altalenanti tormenti
ingarbugliati nella rete,
la pioggia non tintinna più
si sbriciolano i dettagli,
si leva frammentata la speranza
chiudono lentamente gli orizzonti
 e alla luce di una fievole lanterna
 mi adagio sugli affanni degli anni.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice.

**Foto postata dalla redazione e liberamente tratta da:http://www.frasiaforismi.com/aforismi/il-cammino-3/attachment/speranza-7/

Testardaggine di Carlos Sanchez

 

Testardaggine 

 

di

 

Carlos Sanchez

 

 

 

3903_Kopia-Kopia-7011.jpgDa grande ho imparato che gli uccelli volano guidati dalla necessità che gli amori si dissolvono nel vento del tempo che le rivoluzioni finiscono annegando nei fiumi della storia che l’eternità non dura. Ma non mi dispero continuo a cantare.

 

Folignano City, 2013

 


 

Tozudez De grande aprendí que los pájaros vuelan guiados por la necesidad que los amores se disuelven en el viento del tiempo que las revoluciones terminan ahogándose en los ríos de la historia que la eternidad no dura. Pero no me desespero continúo a cantar.

 

GUERRA E PACE- scritto ricevuto direttamente dall’Autore tramite social-network –

*Foto postata dalla redazione del blog e liberamente tratta da:http://www.fotoplatforma.pl/it/cd/uccelli_in_volo/?foto=3903

Padroni e formiche: Giovanna Mulas contro il PecoraPensiero

PADRONI E FORMICHE

Giovanna Mulas

Prise_de_la_Bastille.jpgDiciamo che non c’e’ niente di meglio, per il padrone, di una generazione incolta e individualista; dara’ vita ad intere generazioni di incolti individualisti. Ingrassera’ con una patata anche se gli spetta, di diritto, il pranzo completo. Migliaia di formiche in ordinata fila tra un formicaio non scelto da loro e montagne di vomito
emesso da terzi, storicamente: colorati insetti gonfi di briciole vomitate da televisione e giornali del sistema con le quali si esprimono, avvalorano pseudo concetti dal vuoto a perdere. Quando e se le formiche escono dalla fila vengono violentate, schiacciate: eppure viene fatto, si dice, per il bene loro e delle altre formiche. Non c’e’ niente di meglio, per il padrone, di un popolo borioso, plagiato,
formattato inconsapevole: persuaso di sapere sputera’ su i germogli delle nuove idee, accettera’ di buon grado il controllo di ogni sua azione. Vorra’ vegetare e morire nello stesso luogo in cui e’ nato; non gl’importera’ di conoscere il mare, mai lo sfiorera’ la supposizione di poterlo attraversare, anche se vive in un’isola. Si accontentera’ di spezzare la schiena per una moneta, e di crepare sui
campi aridi: servira’ e ringraziera’ quel padrone che lo abbonisce presente (soffiandosi il naso) al suo funerale da mulo da soma. Si commuovera’, il popolo, per la preghiera del prete che, col padrone, siede a pranzo e a cena. In effetti, il nostro buon prete interpreta letteralmente il vento descritto da Cristo: “Soffia ove gli pare e nessuno puo’ dire da dove venga e dove vada” (Giovanni 3,8). Nulla e’ meglio, per il padrone, di un popolo ignorante: chi si rendera’ conto della profonda ignoranza del padrone? Fantoccio mosso da alti padroni.
Concordo con Shakespeare: siamo fatti di sogno, immaginazione: occhi e orecchi sono canali di trasmissione, adeguati oppure no, delle impressioni sensoriali. Solo nel cervello il mare e’ blu, l’arancia
profuma. E’ la qualita’ dell’immaginazione che puo’ rendere la merda centro dei sogni piu’ romantici. Forse il dolore nella sua sottigliezza, in quella sua lama che squarcia e divide, e’ l’unica verita’; epifania in grado di strappare il velo dagli occhi dell’uomo.
Il resto e’ vanita’, inganni dell’occhio, della mente. Per il popolo ignorante e’ vitale l’apparenza: la lavanda che nasconde il marcio e le pulci, il brillio, la superficialita’, la preghiera dimostrata: il manifestare di avere, il resto non conta. Continuino a glorificare, certi fantocci, l’ignoranza del popolo.

*Scritto ricevuto direttamente da Ufficio stampa Isola Nera per Giovanna Mulas

**Leggi da Giovanna Mulas, il Blog ufficiale:
http://giovannamulas.baab.it/2013/10/07/padroni-formiche/

***Quadro “la presa della bastiglia” postata dalla redazione del blog e liberamente tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Prise_de_la_Bastille.jpg

Il dinanimismo segnala:… “Diversi Dentro” il primo libro di Poesie di Maria Capozzoli

untitled.pngNon pensateci troppo!!!

Tutti siamo diversi dentro.

Alcuni belli, altri brutti, ma pur sempre diversi e, che vi piaccia o no, anche di-versi ( per giocare con le parole ).

Per questo motivo, essenziale e non banale, vi suggerisco di farvi un giro su “ilmiolibro” e di sfogliare la versione on-line di “Diversi Dentro”, prima raccolta di poesie della scrittrice Maria Capozzoli .

Un libro che, “sballottandovi” tra umane virtù e divine miserie, vi sorprenderà.

Io, di seguito, visto che sono magnanimo 🙂 , ve ne regalo un estratto… il resto lo trovate qui: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=1024028

ZF

“Passi ai bordi della vita
Diversi dentro lo siamo tutti, e di versi dentro ne abbiamo tutti. Magari mancano di parole, ma sensazioni, emozioni, dolori hanno i propri versi a rappresentarli, con o senza parole. Così la rabbia muta,il pianto, un gesto vago, il silenzio, sono versi che si lasciano leggere e che ci raccontano nostro malgrado.

LA MIA STAGIONE

Mi fermo qui

Sull’uscio chiuso della mia stagione

Senza più occhi capaci di guardare oltre la

soglia

Senza pensiero che possa attraversarla

Senza battiti per scandirne lo scorrere

Senza fiato per respirarne i giorni

Non lacrime

Non rimpianti

Non anima

Non una parola per farsi raccontare”


*Segnalazione di lettura liberamente postata dalla Redazione del blog

L’UOMO CHE ……SORRIDE AL TEMPO di Fausta Dumano, una nuova amica del dinanimismo!!!

935887_588172394559539_1370893932_n.jpgE’ con immenso piacere che oggi presentiamo nella ” sez. collaboratori e sostenitori del dinanimismo ” un micro-racconto di Fausta Dumano, artista “sognatrice, viaggiatrice instancabile del corpo e della mente”

Oggi  pomeriggio l’ insognata camminava distratta, sempre in fuga da qualcuno, da qualcosa, sempre alla ricerca di qualcuno, di qualcosa,mentre masticava l’ ansia delle ansie con i vestiti sporchi di sabbia,quella sabbia che si frantuma dei suoi castelli , costruiti durante la notte, meno male che non fa l’ architetta…..altrimenti ogni mattina un crollo di edifici, distratta come è si è inciampata in un uomo, che procedeva nel senso contrario.L’uomo l’ ha guardata e”LE OFFRO UN CAFFè?????…….l’ INSOGNATA stava per dire no”ENGAGE”,MA INCREDIBILE IL TURBINIO COMBINATORIO………conosceva quell’uomo,l’ aveva smarrito nella corsa del tempo…..Si è fermata, lui ha presa per mano,guidandola nei luoghi invisibili della città, che sfuggono all’ occhio frenetico, mentre esplodeva una miscela deflagrante di odori,nello scoprire i nomi delle piante , che sprigionavano profumi.Un esperto non solo di archeologia,ma anche di botanica,il famoso archeologo,il topo di archivi, dal linguaggio aulico ed erudito,lontano dalla società dei consumi,che beve ancora la ”STREGA” non corre dietro al tempo con violenza, ma sorride al tempo…….Nel suo sorridere al tempo, si ferma ad aspettare i tempi dell’ insognata,la guida nei ricordi……quella noce mangiata insieme  sulle scale di una chiesa sconsacrata,la invita a schiacciare una noce, sforzo necessario per trovare il nucleo essenziale e nutriente per una sognatrice. Scompaginata nel tempo e nello spazio,l’ insognata piange, ma sorride nell’ osservare quell’ uomo che sorride al tempo,,,,che non ha fretta.Da quanto tempo l’ insognata non stava così bene con il suo dentro,,,,una noce, guscio duro e legnoso, un frutto gustoso, profumato e nel dentro quello che deve essere scoperto.Un macrocosmo che si nasconde nel microcosmo…..trovare il nucleo per rispondere ai problemi, per scoprire le qualità.La noce forma semicircolare divisa in due parti le sembra il suo cervello.Per incanto arriva nella notte di SAN GIOVANNI……le streghe che danzano ,gli antichi romani facevano piovere noci sugli sposi, noce simbolo di morte e di rigenerazione…….Non  corrrete……altrimenti non vi inciampate nell’ uomo che sorride al tempo e vi dona la noce……


Fausta Dumano,insegnante di lettere al liceo artistico di frosinone, ha pubblicato  diversi libri, tra cui ”un dritto e un rovescio”.
Vincitrice di alcuni concorsi letterari, tra cui i ”racconti di sabaudia” e il  premio lidia serenari.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice.

IO, OLTRE… dispersioni di Rosanna Affronte

 

   nebbia.jpg IO,OLTRE

  DI

    Rosanna Affronte


Raccolgo essenze di ogni granello
e poi vagabondo negli abissi
porto memorie negli occhi della luna
e la malinconia nel profumo
di una rosa appassita,
solchi ineluttabili nei giorni di risacca
 velano i versi del tramonto
e dentro l’anima si annida la foschia.
Io che di quei vuoti nutro la speranza
Io che nell’invisibile mi adagio
Io che al disincanto mi disseto
Io che nel buio della notte
scavalco confini di un paese oltre
lì, dove un mondo lontano tace e nulla sente.

*Versi ricevuti direttamente dall’Autrice (Tutti i diritti riservati )
Ulteriori notizie biografiche si possono avere accedendo al seguente link  http://blog.libero.it/CASADELVIANDANTE/view.php?nocache=1379861809 ( Blog personale dell’Autrice )

**Foto postata dalla redazione e liberamente tratta da: http://digilander.libero.it/meteo_ercolano/nebbia.html

Il Pánta rhêi (πάντα ῥεῖ‎ ) di Carlos Sanchez…

488px-Hendrik_ter_Brugghen_-_Heraclitus.jpgDove andremo a finire? Tutto cambia cambiano gli scenari gli interpreti l’acqua del rubinetto è un’altra acqua i tuoi pensieri cambiano i suoi concetti cambiano le stazioni cambiano le speranze cambiano gli dei. Niente è uguale Si trasformano i passi i cammini le montagne le frontiere la pelle e il cuore di questa terra rotonda. Cambia l’universo gli uccelli, i bruchi l’impiegata delle poste i proprietari del bar cambiano i governi le guerre. Io cambio tu cambi egli cambia. E l’ingiustizia?



Dónde iremos a parar Todo cambia cambian los escenarios los interpretes el agua del grifo es otra agua tus pensamientos cambian sus conceptos cambian las estaciones cambian las esperanzas cambian los dioses. Nada es igual se trasforman los pasos los caminos las montañas las fronteras la piel y el corazón de esta tierra redonda. Cambia el universo los pájaros, las orugas la empleada de correos los propietarios del bar cambian los gobiernos las guerras. Yo cambio tú cambias él cambia. ¿Y la injusticia?


*Dal libro “Ricordati che non sai ricordare”Librati, Ascoli Piceno 2010, Autore: Carlos Sanchez


**Scritto ricevuto direttamente dall’Autore tramite social-network


***Quadro “Eraclito, olio su tavola di Hendrick ter Brugghen, 1628, Rijksmuseum” postato dalla redazione del blog e liberamente tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Eraclito